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Legge di bilancio 2020: le principali novità fiscali per innovare l’Italia

Fulcro della manovra del Governo è la lotta all’evasione fiscale, con un inasprimento delle pene. Nella Legge di bilancio 2020 sarà valorizzato l’utilizzo delle carte per i pagamenti, con iniziative quali lotteria degli scontrini e Super bonus Befana. Riconfermati incentivi Industria 4.0 come super e iper ammortamento

Pubblicato il 16 Ott 2019

Daniele Tumietto

Dottore commercialista

decreto sostegni contributo fondo perduto - opzione donna

Il 16 ottobre 2019 all’alba il Consiglio dei Ministri ha approvato i testi della Legge di Bilancio per l’anno 2020 e il relativo decreto fiscale collegato. I documenti approvati dal Consiglio dei ministri sono frutto di un complesso e complicato percorso per far quadrare i conti e, soprattutto, le coperture perché stiamo parlando di una manovra da circa 30 miliardi di euro.

Tema particolarmente sentito è il taglio del cuneo fiscale a carico dei lavoratori per il quale si è ipotizzato una sua graduale diminuzione strutturale con l’obiettivo di riformare il regime Irpef relativo ai lavoratori dipendenti dal mese di luglio del 2020. In tema di coperture esse dovrebbero essere garantite da una flessibilità sul deficit, dalla spending rewiew e dall’abolizione dei sussidi riferiti ad attività dannose per l’ambiente. Nucleo centrale è anche il pacchetto delle disposizioni relative alla lotta all’evasione fiscale, rappresentano un valore pari a 7 miliardi di euro. Ma vediamo in dettaglio quali sono le principali novità della manovra.

Lotta all’evasione fiscale

Nel comunicato di Palazzo Chigi sulla manovra ed il decreto fiscale collegato viene confermata la volontà dell’esecutivo di rafforzare la lotta all’evasione con delle pene più dure per i grandi evasori. Il nuovo regime sanzionatorio prevede che in un futuro emendamento, che sarà presentato nell’ambito dell’iter legislativo alle Camere, saranno introdotte delle norme che inaspriranno le attuali sanzioni arrivando a prevedere fino a 8 anni di carcere per chi presenti dichiarazioni fraudolenti. Dall’anno prossimo non sarà possibile compensare le eccedenze superiori alla soglia dei 5.000 euro a partire da gennaio, con riferimento ai crediti maturati nel periodo d’imposta 2019, ma si dovrà attendere l’invio delle relative dichiarazioni fiscali.

Si prevede anche che Agenzia delle entrate, INPS ed INAIL cooperino per incrementare la cooperazione rafforzata al fine di rendere più efficace il recupero dei crediti indebitamente utilizzati in compensazione tramite modello F24. Sarà anche introdotta una sanzione di 1.000 euro per ciascuna mancata presentazione delle deleghe di pagamento modello F24.

Reverse charge per gli appaltatori

Il provvedimento introduce novità anche in aree in cui è frequente l’attività fraudolenta finalizzata all’evasione ed elusione di tasse, imposte e contributi, pertanto sarà introdotto il reverse charge per gli appaltatori nei settori dove è prevalente l’utilizzo di manodopera insieme ad altre misure di contrasto all’illecita somministrazione di manodopera e l’aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da parte di cooperative o imprese fittizie, che evadono l’Iva e non procedono al versamento delle ritenute sui redditi dei lavoratori.

Legge di bilancio 2020 settore carburanti

Anche nella filiera della distribuzione dei carburanti saranno introdotte norme specifiche con l’obiettivo di prevenire la manifestazione di fenomeni di frode fiscale con particolare riferimento alle accise. Si è ipotizzata la creazione di un sistema informatico di monitoraggio telematico delle movimentazioni dei prodotti sottoposti ad accisa che consenta all’Amministrazione Finanziaria di monitorare ogni singolo trasferimento dei prodotti energetici. Per contrastare l’evasione fiscale si prevede di ridurre la soglia per l’uso del contante che scende da 3.000 a 1.000 euro, mediante una progressiva riduzione dei limiti per due anni pari a 2.000 euro e poi dal terzo anno a 1.000 euro.

Pagamento con carte: lotteria degli scontrini, Super bonus Befana e sanzioni commercianti

Saranno attivate anche sanzioni per gli esercenti che non accettano pagamenti con carte e bancomat con una sanzione amministrativa di importo pari a 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento con mezzi elettronici.

Accanto a questa sanzione ed al fine di incentivare la richiesta di rilascio di documenti di certificazione fiscale, da parte dei contribuenti, a partire dal 1° gennaio 2020 i consumatori potranno partecipare ad una lotteria che prevede l’estrazione di premi mediante la comunicazione del codice fiscale all’esercente che provvederà all’invio degli stessi all’Agenzia delle entrate. Per incentivare l’uso di strumenti di pagamento elettronici da parte dei consumatori si prevede che le probabilità di vincita dei premi della lotteria doppia rispetto a quella per chi effettua pagamenti in contanti. Per i premi della nuova lotteria lo stanziamento previsto in manovra è pari a 70 milioni di euro

Si prevede anche una sanzione amministrativa da euro 500 a euro 2.000 per l’esercente che rifiuti l’inserimento codice fiscale del consumatore ovvero non trasmetta all’Agenzia delle entrate i dati della singola cessione o prestazione. Verrà anche introdotto il “super bonus Befana”, dal 2021 per le spese effettuate pagando con l’uso di strumenti tracciabili quali carte di credito e/o bancomat nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante.

Cancellazione superticket sanità

Tra le altre misure fiscali di rilevo c’è anche la cancellazione del superticket in sanità, a partire dalla seconda metà del 2020, con un corrispondente incremento delle risorse previste per il Sistema sanitario nazionale, destinate comunque ad aumentare nel prossimo triennio.

Legge di bilancio 2020 fattura elettronica

Sempre in ambito fiscale si segnala che i file XML delle fatture elettroniche saranno memorizzati dall’Agenzia delle entrate fino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione di riferimento. Questo vale sia per le indagini fiscali da parte degli organi preposti dell’Amministrazione Finanziaria, che per i contenziosi che sono in corso di definizione o in attesa di giudizio.

Dichiarazione precompilata 2020

In tema di dichiarazione precompilata, la disciplina transitoria che riguarda i soggetti che inviano i dati al Sistema Tessera Sanitaria sarà estesa all’anno 2020. Sempre in tema di dichiarazione precompilata è stato calendarizzato l’avvio della predisposizione delle bozze dei registri IVA e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA da parte dell’Agenzia delle entrate al fine di elaborare la dichiarazione annuale IVA precompilata a partire dai dati del 2021.

In caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche inviate tramite il Sistema di interscambio, l’amministrazione finanziaria comunicherà al contribuente – con modalità telematiche – l’ammontare dell’imposta da versare nonché delle sanzioni per tardivo versamento e degli interessi.

Digital Tax

Con la manovra per il 2020 viene anche introdotta la Digital Tax mediante un’imposta sui servizi digitali che prevede un’aliquota del 3% sui ricavi da applicare ai contribuenti che siano soggetti prestatori di servizi che digitali. Si applica da gennaio alle aziende che soddisfano entrambi i requisiti: fanno ricavi non inferiori a 750 milioni e ricavi derivanti dalla prestazione di servizi digitali non inferiore a 5,5 milioni.

Previsto un gettito da 600 milioni di euro l’anno.

Industria 4.0 Legge di bilancio 2020

Con riferimento ad Industria 4.0 la manovra approvata destina risorse per il finanziamento degli incentivi Industria 4.0 e per il rinnovo dei sistemi produttivi.

In particolare, sono confermati:

  • super ammortamento e iper ammortamento,
  • rifinanziamento della legge Sabatini,
  • credito di imposta per la Formazione 4.0.

Ovviamente va ricordato che tutta la manovra è stata pensata anche per sterilizzare l’aumento delle aliquote IVA per l’anno 2020, che avrebbero pesato sui consumatori con ripercussioni significative attese principalmente su distribuzione e commercio.

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