La blockchain è considerata oggi un paradigma tecnologico che non rappresenta solo un sistema integrabile nei processi aziendali per renderli più veloci, sicuri ed efficienti, ma anche un valido abilitatore di nuovi modelli di business. Il Blockchain forum Italia di novembre 2021 è stata l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte di questa innovazione nel nostro Paese e le possibili applicazioni, oltre a fare il punto sul mercato degli NFT, presentando una piattaforma di token ecosostenibili.
Nella cultura popolare infatti l’associazione mentale della blockchain al Bitcoin è fin troppo semplice e immediata, visto che è proprio la tecnologia alla base di Bitcoin e criptovalute. Inoltre sono cresciuti l’interesse e l’attenzione della gente comune – non solo investitori e addetti ai lavori – per le valute virtuali scaturiti anche dalle continue notizie relative al raggiungimento di nuovi valori massimi (all time highs).
Ma in realtà la blockchain negli ultimi anni ha superato questi confini e viene quotidianamente applicata con successo in diversi altri ambiti e settori: partendo dal mondo finanziario e assicurativo, che si è attivato per primo, è sbarcata nell’agrifood, advertising, logistico, fino alla sanità e alla Pubblica Amministrazione. La portata della blockchain risulta infatti rivoluzionaria: è uno dei Digital Enablers della trasformazione digitale in tutto il mondo e le sue applicazioni si intrecciano con quelle del cloud, della cybersecurity, dell’Intelligenza Artificiale e dell’IoT, che pure stanno attraendo sempre più investimenti e guidando la crescita del digitale.
I numeri del settore
Nonostante alcune recenti stime registrino che il mercato della Blockchain in Italia genera volumi ancora modesti (26 milioni di euro nel 2020, fonte: Anitec-Assinform), a dire il vero i dati riportati dall’Osservatorio Blockchain del Politecnico di Milano testimoniano un quadro attuale molto incoraggiante: 30 milioni di investimenti già a fine 2019, poi un leggero freno nel 2020 a causa della pandemia e nel 2021 un trend che risulta in netta crescita, grazie anche al consolidamento di diversi progetti che sono passati a fasi più mature.
Il mercato globale della tecnologia blockchain è stato invece stimato intorno ai 3,67 miliardi di dollari nel 2020 con previsioni che indicano un’espansione a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’82,4% dal 2021 al 2028. (fonte: Grand View Research).
Non fungible token (NFT): così la blockchain cambia il mercato dell’arte
Le nuove applicazioni della blockchain e gli aspetti normativi
Sempre più aziende private in settori tradizionali e amministrazioni pubbliche si stanno avvicinando alla tecnologia blockchain, attratte anche dalla popolarità degli NFT (Non-fungible token), tra le applicazioni più promettenti del settore. Celebrità, artisti, atleti e imprenditori milionari hanno fatto un gran parlare di questa tipologia di asset, con il risvolto positivo di aver spinto anche industrie tradizionali ad avvicinarsi alla tecnologia che ne sta alla base. Questo rinnovato interesse, seppur contraddistinto da una limitata conoscenza e consapevolezza, sta guidando l’evoluzione tecnologica verso soluzioni sempre più facilmente utilizzabili dal grande pubblico, dai “Normies”, termine con cui ci si riferisce alla maggior parte delle persone che devono ancora esplorare l’universo crypto e blockchain.
Lo sviluppo delle nuove applicazioni blockchain, però, dovrà procedere parallelamente all’evoluzione della normativa, che spesso è ancora un ostacolo allo sviluppo delle soluzioni più innovative. Un tentativo di fare chiarezza è stato a livello europeo il regolamento Markets in Crypto Asset Regulation (“MiCA”). Un anno dopo la pubblicazione della proposta, al Blockchain Forum Italia 2021 si è approfondito proprio questo tema, come quello degli sviluppi e delle implicazioni identificate da quel documento. Si è dibattuto anche degli strumenti che aiutano la sperimentazione seppure in un contesto regolamentare ancora poco chiaro; e ancora dell’argomento dei “sandbox” e di come, quantomeno in ambito finanziario, il “recinto di sabbia” possa aiutare aziende e startup a sviluppare applicazioni che fanno fatica a essere inquadrate in un preciso perimetro poiché le norme non possono prevedere le continue evoluzioni di business in atto.
Tra le applicazioni principali che stanno guidando la crescita del settore va incluso senza dubbio un altro tema caro al Blockchain Forum Italia 2021, quello della Finanza Decentralizzata, o DeFi, che vede il Total Value Locked (ovvero il valore totale degli asset “bloccati” nei diversi protocolli DeFi – la metrica più utilizzata per misurare la crescita dell’industria) arrivare a ottobre 2021 a 243.26 miliardi di dollari. Oltre all’aumento del Total Value Locked, l’ecosistema DeFi ha anche visto crescere il numero di nuovi utenti attivi sulle piattaforme. Ma cos’è la finanza decentralizzata? È un insieme di applicazioni che girano su blockchain e che creano un ecosistema attraverso cui alcuni prodotti finanziari diventano disponibili a chiunque direttamente, senza la presenza di intermediari, come per esempio le banche. Così prestiti peer-to-peer, exchange, ecc. non avranno più bisogno di terze parti.
Il mercato degli NFT: lo stato dell’arte
Nonostante il mercato degli NFT, “non-fungible tokens” di cui tanto si è sentito parlare negli ultimi mesi, sia in leggera flessione, l’interesse delle aziende continua ad aumentare. Mentre molti brand e attori privati hanno iniziato a entrare nel settore, anche i social media tradizionali si stanno avvicinando a questo mondo dalle moltissime potenzialità: Twitter per esempio sta integrando una funzione che permetterà agli utenti di mostrare i propri NFT come immagini del profilo verificandone il possesso su blockchain, mentre TikTok ha annunciato una collezione ispirata dai suoi top creators chiamata TikTok Top Moments.
La loro applicazione va ben oltre l’arte statica o gli articoli da collezione: gli NFT sono token che hanno introdotto un nuovo modo per dimostrare in modo verificabile la proprietà di qualsiasi cosa attraverso la blockchain. Mentre la maggior parte degli attuali NFT si presenta sotto forma di JPEG o GIF, il settore si sta evolvendo in modo tale che l’NFT stesso diventi un mezzo per raggiungere un fine. In altre parole, la proprietà di una NFT può concedere al proprietario dei diritti.
NFT ecosostenibili: come funzionano
Durante il Blockchain Forum Italia è stata organizzata una tavola rotonda con esperti del settore per discutere di questo fenomeno e analizzarne gli aspetti pratici, tecnici e tecnologici senza tralasciare i risvolti giuridici. La tecnologia della blockchain di Bitcoin, infatti, ha subito diverse critiche riguardo al suo impatto ambientale: le stime riportano che per minare la criptovaluta (i cosìddetti “miners”) consumano in un anno una quantità di energia elettrica maggiore della Finlandia. Nonostante sia un consumo necessario alla sicurezza della blockchain, che permette di far funzionare il meccanismo di consenso tra i nodi, non si può certo affermare che questa tecnologia basata sulla Proof of Work (o p”rova di lavoro”, il nome tecnico del meccanismo di consenso di Bitcoin) sia ecosostenibile.
Ed è per questo che al Forum è stata presentata una nuova piattaforma di NFT ecosostenibili. Si tratta di MUSA, marketplace italiano di NFT a impatto zero, creato con il supporto tecnologico di Blockchain Italia. La blockchain su cui MUSA crea (o meglio “mina”, in gergo tecnico) gli NFT è Algorand, che invece è da considerarsi una tecnologia altamente ecologica, perché il suo meccanismo di consenso permette ai nodi partecipanti alla rete decentralizzata di validare le transazioni con un consumo energetico pressoché nullo.
Un contest per presentare MUSA
Per far conoscere ai brand del fashion, dell’arte e a molti altri la nuova piattaforma è stato lanciato un contest rivolto a content creators e artisti attivi sulle piattaforme social TikTok e Instagram che prevede la creazione del maggior numero possibile di NFT ad impatto zero sull’ambiente. In pratica I partecipanti dovranno creare un token NFT sotto forma di video, foto o reel mirato a comunicare e pubblicizzare il lato “green” di un brand e successivamente pubblicarlo sui propri profili social taggando Musa e riportando l’url nella descrizione del post, entro il 31 gennaio 2022. I vincitori avranno quindi la possibilità di vendere i propri NFT a un’asta finale, in cui gli acquirenti potranno essere proprio i brand pubblicizzati dai partecipanti. Gli NFT saranno scelti in un processo decisionale che coinvolge i propri follower, che possono votare e sostenere i loro creator preferiti registrandosi sul sito di Musa e mettendo like al contenuto preferito. Parte del punteggio dipenderà però anche dal processo selettivo da parte del team di Musa, che voterà sulla base di due metriche: creatività del contenuto, chiarezza nella comunicazione della sostenibilità del brand.