Che cosa è una marca da bollo?
La marca da bollo è un’Imposta sostitutiva all’applicazione dell’IVA, nel caso in cui quest’ultima non sia esigibile. In particolare, essa va applicata sui consumi indicati nel DPR 642/72 e riguarda generalmente (si veda la tabella che segue per i dettagli):
- le ricevute o fatture (se esenti da IVA),
- i conti correnti bancari e postali (nel caso del superamento di determinate soglie)
- le cambiali,
- la registrazione dei contratti di locazione
- gli atti, documenti e registri di cui all’Allegato A del DPR 642/72.
Nei casi previsti dalle vigenti normative fiscali e tributarie, si applica l’imposta di bollo quando l’importo totale del documento fiscale supera 77,47 euro.
Tipi di marca da bollo e quali professionisti la devono utilizzare
Le prestazioni occasionali e la marca da bollo
Sovente capita di ricorrere alle prestazioni di soggetti che rilasciano una ricevuta e non una fattura.
Tali soggetti sono coloro che fanno prestazioni occasionali, esercitando saltuariamente un’attività, per non più di 30 giorni con lo stesso committente, e che emettono ricevute fino all’importo massimo di 5.000 euro.
Per questi soggetti non esiste l’obbligo di apertura della partita Iva, e conseguentemente di emettere fattura, sostituendo quest’ultima con una ricevuta fiscale sulla quale è applicata una marca da bollo nel caso in cui il totale sia superiore a 77,47 euro.
Regime dei Minimi e marca da bollo
Anche i contribuenti rientranti nel regime dei minimi sono soggetti all’obbligo d’inserimento di una marca da bollo su tutte le fatture emesse d’importo maggiore di 77,47 euro.
La corretta dicitura da riportare in fattura è “Imposta da bollo sull’originale. ID XXXXXXXX”. Tale dato è rappresentato dal rifermento del numero del contrassegno telematico applicato sull’originale consegnato al cliente.
Marca da bollo e medici
Anche i professionisti e medici che lavorano in campo sanitario sono soggetti all’obbligo dell’imposta di bollo da € 2,00. Vale la pena ricordare che spetta al debitore, ai sensi dell’articolo 1199 del Codice Civile assolvere nel caso in cui l’imposta non sia stata pagata dal’emittente perché ne ha la responsabilità solidale (Risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 444/E del 18 novembre 2008).
Inoltre l’Agenzia delle entrate al riguardo ha precisato che il cliente che riceve la fattura o ricevuta irregolare, deve presentare tale documento entro 15 giorni dal suo ricevimento all’ufficio competente dell’Agenzia delle entrate, pagando il relativo tributo per regolare l’assolvimento dell’obbligazione tributaria, la cui sanzione sarà a carico del solo soggetto emittente.
Marca da bollo virtuale: come funziona
Dal 14 aprile 2017 la marca da bollo per i documenti rilasciati dalle pubbliche amministrazioni è entrata nell’era digitale: i cittadini possono pagarla direttamente online con addebito in conto, carta di debito o prepagata attraverso i servizi di pagamento del Sistema pagoPA. E’ infatti operativo il servizio @e.bollo, sviluppato dall’Agenzia delle Entrate con la collaborazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che consente tramite il Sistema pagoPA di versare l’imposta di bollo con modalità telematiche sulle richieste trasmesse alle PA e relativi atti.
Il primo (e per ora unico) Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) abilitato è l’Istituto di Pagamento del sistema camerale (www.iconto.infocamere.it) tramite cui è possibile acquistare con pochi click la marca da bollo digitale: con carta di credito per tutti gli utenti oppure con addebito diretto per i titolari di conto corrente dell’Istituto di InfoCamere.
Il nuovo servizio è al momento disponibile solo per l’invio di pratiche al SUAP – Sportello Unico per le Attività Produttive – di alcuni comuni della Lombardia e del Veneto tra i circa 750 che si avvalgono della piattaforma del sistema camerale italiano www.impresainungiorno.gov.it. e che sono già accreditati al servizio pagoPA. Per la cronaca, la prima marca da bollo digitale è stata acquistata a Rovigo e applicata all’istanza inviata da un’impresa del settore agroalimentare al SUAP del Comune di Treviso. Successivamente, la possibilità di acquistare le marche online attraverso l’Istituto di Pagamento di InfoCamere verrà progressivamente estesa agli altri SUAP aderenti alla piattaforma camerale e attivi su pagoPA.
Inoltre, l’Istituto di Pagamento InfoCamere sta fornendo supporto a tutte le Pubbliche Amministrazioni nelle fasi di collaudo del processo di abilitazione al servizio @e.bollo.
Efficienza e innovazione. Quando si parla di agenda digitale non si dovrebbe mai dimenticare che, a guidare ogni intervento normativo o realizzazione applicativa, sono questi i riferimenti da tenere fermi all’orizzonte di una Pubblica Amministrazione che punti ad essere moderna. Efficienza sul piano della riduzione di costi e tempi legati all’uso dei propri servizi, innovazione nella capacità di offrire risposte che vanno incontro alle esigenze dei propri utenti, integrando sempre meglio funzioni e procedure nel vissuto quotidiano – ormai sempre più digitale – di cittadini e imprese.
La nascita del nuovo servizio @e.bollo segue questa linea, segnando un nuovo traguardo verso un Paese più a misura di futuro.
La sperimentazione di InfoCamere sulle marche da bollo
La scelta del SUAP come ambito di sperimentazione del nuovo servizio ci è parsa la più naturale e in linea con le attese delle imprese e degli intermediari, professionisti che ogni giorno si interfacciano con la Pubblica Amministrazione per conto dei propri clienti. InfoCamere, per conto del sistema camerale italiano, svolge da tempo il ruolo di intermediario tecnologico per l’accreditamento alla piattaforma PagoPA dei 3.400 Comuni che utilizzano il servizio SUAP offerto dalle Camere di Commercio. Per questi Comuni, InfoCamere gestisce i servizi di front-end, l’interconnessione a pagoPA e può garantire il pagamento da parte degli utenti, tramite il proprio Istituto di Pagamento IConto presso il quale sono registrati ad oggi circa 8.800 titolari di conti di pagamento, in prevalenza professionisti e società di servizi.
Secondo una stima, sono circa 11.000 le pratiche SUAP soggette ogni anno a imposta di bollo nei 750 comuni attivi sulla piattaforma www.impresainungiorno.gov.it e già connessi a pagoPA, con una media di due marche da bollo da 16€ per ogni pratica. Allargando la stima all’intera platea dei 3.400 comuni serviti dalla piattaforma SUAP camerale, si arriva ad un volume complessivo di circa 50.000 pratiche telematiche potenziali all’anno che, sempre con due marche da bollo da 16€ in media per pratica, portano la stima del valore totale di marche da bollo digitali potenzialmente attivabili dai servizi SUAP gestiti dalle Camere di commercio a circa 1,5 mln di euro.
Dai primi riscontri dall’avvio del servizio, abbiamo potuto rilevare una grande attenzione da parte di molte pubbliche amministrazioni verso la nostra sperimentazione. Anche per questo, oltre a rendere possibile l’acquisto della marca digitale per gli adempimenti verso i SUAP su piattaforma camerale, l’Istituto di Pagamento di InfoCamere è pronto a rendere disponibile la propria infrastruttura (in ambiente di collaudo) anche ad PA che volessero attivare il pagamento dei bolli digitali tramite nodo pagoPA. Convinti come siamo che la condivisione delle soluzioni sia la via maestra per avvicinare il traguardo di un Paese più digitale e più moderno.
Come funziona il servizio @e.bollo
L’acquisto della Marca da bollo digitale oggi è possibile esclusivamente sui siti internet delle Pubbliche Amministrazioni che offrono servizi interattivi di dialogo con gli utenti per la richiesta telematica e il rilascio dei documenti elettronici e che hanno aderito al Nodo dei Pagamenti dell’Agenzia per l’Italia Digitale (pagoPA). Successivamente, saranno attivate anche le procedure di pagamento della Marca da bollo digitale per le richieste e per i relativi atti scambiati via posta elettronica tra cittadini e Amministrazioni.
Il processo della fase di acquisto da parte del cittadino della marca da bollo digitale può essere riassunto come segue:
- il cittadino si collega al sito istituzionale dell’amministrazione presso la quale deve presentare un’istanza o richiedere un atto in bollo, compila i dati richiesti e sceglie – fra quelli che offrono il servizio di vendita della marca da bollo digitale – il PSP con cui effettuare l’operazione;
- attraverso il portale della PA, invia al PSP prescelto il messaggio di Richiesta di Pagamento Telematico (RPT), contenente le informazioni per la generazione della marca da bollo digitale.
- con i servizi del Nodo dei Pagamenti-SPC, l’utilizzatore finale viene portato sul sito del PSP sul quale, con gli strumenti messi a disposizione da quest’ultimo, completa l’operazione di acquisto della marca da bollo digitale che viene quindi veicolata verso il sito della PA come allegato della Ricevuta Telematica (RT).
Per lo svolgimento del servizio l’Agenzia delle Entrate si avvale dei prestatori di servizi di pagamento, tramite accordi convenzionali per la vendita al cittadino delle marche da bollo digitali a valle della emissione degli identificativi da parte dell’Agenzia delle Entrate e della “vendita” degli stessi al prestatore stesso.
In sintesi il prestatore di servizi di pagamento acquista dall’Agenzia lotti di marche da bollo che metterà a disposizione, attraverso il nodo pagoPA, ai cittadini che ne fanno richiesta sui siti istituzionali delle pubbliche amministrazioni. Ad ogni amministrazione è richiesta la verifica dei bolli acquistati tramite nodo.
La marca da bollo in Italia oggi (2018-2019)
A poco più di un anno dall’avvio del servizio @e.bollo, l’Istituto di Pagamento InfoCamere (www.iconto.infocamere.it) è ancora l’unico PSP abilitato alla vendita di marche da bollo digitali attraverso il sistema pagoPA.
Oggi, rispetto all’avvio del servizio quando la marca da bollo poteva essere acquistata solo dai titolari di un conto corrente, l’Istituto di Pagamento del Sistema Camerale consente il pagamento della marca anche con carta di credito, novità che rende di fatto il servizio fruibile a tutti i cittadini.
Inoltre, l’Istituto di Pagamento InfoCamere sta fornendo supporto a tutte le Pubbliche Amministrazioni nelle fasi di collaudo del processo di abilitazione al servizio @e.bollo.