Lo scenario

PA digitale, come migliorare la condivisione di informazioni: il caso Ebocs

Il progetto EBOCS – European Beneficial Ownership and Control Structures punta a individuare una soluzione per una gestione più efficiente dello scambio di informazioni nell’ambito della pubblica amministrazione: ecco i risultati

Pubblicato il 28 Gen 2022

Marco Vianello

Relazioni internazionali – InfoCamere

digitale2

Uno dei compiti delle pubbliche amministrazioni nazionali è quello di dare risposte certe a chiunque abbia un titolo legittimo a conoscere una o più delle informazioni che essa detiene, sempre facendo salvi gli obblighi di riservatezza dei dati oggetto di richiesta. Per far questo, molto spesso non serve nemmeno lo scambio di dati: basta la formulazione di domande fondate e la comunicazione di una risposta certa.

Nel progetto EBOCS – European Beneficial Ownership and Control Structures, cofinanziato dalla Commissione Europea, a cui ha partecipato InfoCamere in qualità di “gestore” del Registro Imprese italiano, l’architettura alla base del pilot è stata pensata proprio per garantire in modo più efficiente, sicuro e sostenibile flussi in cui a viaggiare non sono i dati, ma appunto le informazioni. In questa prospettiva, che i dati siano organizzati in un modo piuttosto che in un altro in una singola nazione, ha poca rilevanza.

PA e cittadinanza digitale, la svolta (con il PNRR) è davvero possibile

Condivisione delle informazioni, il contesto

È ormai ampiamente riconosciuto che l’utilizzo di strutture societarie complesse e non trasparenti è uno degli strumenti utilizzati dalla criminalità organizzata. La mancanza stessa di una forte interconnessione dei Registri Imprese nazionali aiuta tali organizzazioni a nascondere trasferimenti di denari di dubbia provenienza, e a mascherare la reale proprietà di imprese a assets societari.

Le banche dati pubbliche, come i registri Imprese nazionali, rappresentano il punto di partenza per rispondere a questo tipo di sfide, per smascherare comportamenti devianti, e per combattere il crimine finanziario e non. L’idea di fondo nasce da un fatto: i Registri Imprese, come tutti i dati pubblici, contengono dati ed informazioni che certificano “stati” relativi alla vita delle imprese stesse. Avere un ruolo in un’impresa, avere un certo fatturato, svolgere una certa attività, sono solo alcuni delle migliaia di “stati” in cui ogni impresa – secondo la prospettiva da cui viene vista – si trova in un dato momento della propria vita. Qualunque procedura amministrativa (pubblica o privata che sia) ha bisogno di informazioni per accertare situazioni o “stati”; ha bisogno, cioè, di risposte a domande cosiddette “legittime” in modo da concludere un procedimento con un “sì” o con un “no”.

Gli obiettivi del progetto EBOCS

Obiettivo del progetto EBOCS è lo studio, l’analisi e la realizzazione di un pilot con l’obiettivo di verificare la fattibilità, e soprattutto l’efficacia, di un servizio che partisse dai dati ufficiali dei Registri Imprese nazionali e che evidenziasse, in modo semplice ed intuitivo, i legami tra le imprese stesse e i cosiddetti Officers & Owners, cioè i direttori, i soci, i membri del CdA. Il focus quindi non è tanto sui dati, sui report d’impresa o sui bilanci, quanto sulle informazioni che si possono desumere da tali dati ufficiali, sui legami esistenti tra imprese di nazioni diverse, sulla presenza della stessa persona in quote societarie di imprese di registri diversi.

Nell’ultima fase del progetto (maggio 2019 – gennaio 2021) l’organizzazione coordinatrice EBRA (l’associazione dei Registri Europei), d’accordo con la Commissione, ha allargato lo scope del progetto stesso, sviluppando uno strumento di visualizzazione ancora più evoluto in grado di catturare ed evidenziare i legami societari, allargando il numero di Registri Imprese collegati (Irlanda, Italia, Spagna, Romania, Estonia, regno Unito e Lettonia), assicurando l’accesso al servizio a più di cento operatori provenienti dalle Counter Crime Agencies, e collegando la piattaforma anche a due registri nazionali del Titolare Effettivo – Ultimate Beneficial Owner (Spagna e Irlanda).

I risultati

Nel periodo che va da gennaio 2020 a gennaio 2021 gli operatori/investigatori che hanno testato il servizio, hanno potuto avere accesso ad una enorme mole di informazioni provenienti da registri nazionali ufficiali, che comprendeva 22 milioni di imprese e 50 milioni di persone. E grazie al visualizzatore grafico è risultato particolarmente semplice e veloce evidenziare i legami, non solo a livello nazionale, ma soprattutto a livello internazionale.

La ricerca di una persona iniziata per esempio nel Regno Unito, nello spazio di qualche click poteva rivelare legami, di proprietà o di rappresentanza, con imprese in altre nazioni, aiutando l’investigatore a ricostruire un quadro informativo esaudiente, ideale quindi per un’indagine solida e completa. La presenza dei due registri ufficiali del Titolare Effettivo tra le fonti collegate ha di fatto reso le strumento stesso ancora più potente.

Conclusione

Il report finale del progetto EBOCS è stato consegnato alla Commissione in settembre 2021 con l’obiettivo di gettare le fondamenta per costruire uno “strato” di intelligenza digitale da stendere tra imprese e Istituzioni, capace di dare vita ad un sistema in cui i Registri forniscono “informazioni” sulla base dei propri dati. Una soluzione in questo caso dedicata a tutte le Counter Crime Agencies e a tutte le Financial Investigation Units, a livello europeo ma anche a livello nazionale, per rendere i processi più rapidi, sicuri e trasparenti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati