Patente digitale, e non solo, disponibile per tutti gli italiani dal 4 dicembre.
ITWallet
Patente digitale su app IO, si parte: come averla, come funziona
Dal 4 dicembre tutti i cittadini possono mettere patente, tessera sanitaria e e certificato di invalidità sullo smartphone. Nel 2025 altri documenti. Tutto all’interno dell’app IO, che diventa così wallet universale. Vediamo cosa significa di preciso e le implicazioni
Project Manager – Digital Transformation

I vantaggi dei documenti digitali, patente e non solo
I documenti digitali hanno una serie di vantaggi:
- non si perdono: essendo digitali sono nello wallet digitale
- saranno sempre accessibili tramite cloud anche in caso di smarrimento dello smartphone
- i dati da loro presentati verranno aggiornati in tempo reale
- i dati in loro contenuti saranno condivisi facilmente
- i dati in loro contenuti sono gestiti dall’utente finale, in caso di wallet
- minor rischio di falsificazione
- maggiore comodità: tutto nel proprio smartphone
A quanto si conosce ad oggi, verrà comunque data la possibilità anche di stampare i documenti, in modo da poterli utilizzare anche in maniera analogica, soprattutto per chi ha meno dimestichezza con gli strumenti digitali.
Nei prossimi mesi vedremo gli sviluppi tecnologici associati alla digitalizzazione di questi documenti, all’analisi dei progetti a loro associati, alla roadmap di App IO e alla definizione dell’EU Wallet.
App IO, il digital wallet universale
App Io si sta quindi evolvendo velocemente andando ad inglobare progressivamente tutte le caratteristiche di Digital Wallet.
Un wallet digitale è un portafoglio digitale. Immaginando app Io come un portafoglio digitale, al suo interno sarà possibile avere la patente (digitale non fisica) e la tessera sanitaria. Essendo in digitale queste saranno una rappresentazione certificata, con valore legale e accesso a tutti i dati a esse associate.
Se si immagina il proprio portafoglio fisico, IO sta diventando l’equivalente digitale. Conterrà i documenti sopra indicati, gli strumenti di pagamento e le nostre informazioni, E’ accessibile con SPID e CIE, avrà un repository di documenti e una firma elettronica qualificata.
Aggiunge anche una nuova funzionalità, se diventerà uno wallet a tutti gli effetti.
Le informazioni salvate in IO è possibile condividerle digitalmente con altre entità, governando il proprio dato. Mentre oggi i dati che vengono inseriti in un sito diventano del sito (previo aver cliccato sui vari permessi associati alla privacy da GDPR), i dati nello wallet rimangono del cittadino e vengono condivisi solo per lo scopo specifico (oltre che poter essere revocati in ogni momento).
Patente e wallet digitale, cosa resta da fare
Si tenga infatti presente che non basta decidere di digitalizzare un oggetto di plastica per poterlo digitalizzare.
Va anche valutato tutto il processo a monte. Un esempio comune a tutti è la tessera elettorale: digitalizzarla significa anche capire come cambiare il processo di votazione.
Un primo passo e una prima ipotesi potrebbe essere dotare i seggi di un sistema di verifica qr code (come il green pass).
Il cittadino arriva, ha il “voting pass”, viene riconosciuto e quindi può votare (nel caso del green pass invece poteva entrare). Meccanismo simile, contesto diverso. Sull’esperienza del green pass, sarà importante quindi valutare tutto il processo di cui il voting pass è solo un pezzo.
Nel caso della patente resterà da vedere come procedere alla sua verifica, da parte delle forze dell’ordine ad esempio.
In ogni caso dovremo aspettare, per quest’anno, le norme e le regole tecniche dell’IT Wallet per capire meglio cosa succederà.
Eidas 2.0
Il portafoglio digitale italiano fa parte dell’iniziativa del Wallet europeo prevista dal regolamento Eidas 2.0 che entra in vigore il 20 maggio 2024.
Con Eidas avremo un sistema di identità digitali – qui compreso il portafoglio – unico e valido in tutta l’Europa.
eIDAS 2.0 è la revisione della normativa europea originariamente nota come eIDAS, che sta per Electronic Identification, Authentication and Trust Services. Questa regolamentazione è stata introdotta per creare un ambiente sicuro e affidabile per le transazioni elettroniche tra i paesi membri dell’Unione Europea, facilitando l’identificazione elettronica e i servizi fiduciari.
La versione originale di eIDAS è stata attuata nel 2014 per supportare lo sviluppo del mercato digitale unico in Europa, garantendo che le persone e le imprese potessero utilizzare i propri metodi di identificazione elettronica e firmare documenti digitalmente in modo sicuro attraverso le frontiere europee.
La revisione eIDAS 2.0 si propone di aggiornare e rafforzare la regolamentazione per rispondere meglio alle nuove sfide tecnologiche e di mercato. Tra i principali aggiornamenti previsti ci sono:
- Estensione della portata: eIDAS 2.0 mira a integrare nuove tecnologie e a espandere l’uso dell’identificazione elettronica e dei servizi fiduciari oltre i confini tradizionali.
- Maggiore sicurezza e fiducia: rafforzamento delle misure di sicurezza per i servizi di identificazione elettronica e per i servizi fiduciari, come la firma digitale.
- Interoperabilità migliorata: facilitare una maggiore interoperabilità tra i sistemi di identificazione elettronica dei diversi stati membri.
- Inclusione di nuove tecnologie: introduzione e regolamentazione dell’uso di nuove tecnologie come blockchain e intelligenza artificiale nei servizi fiduciari.
Cosa è App IO
App IO è la piattaforma ideata dal Team Digitale, ora in sviluppo ad opera del Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Il progetto è tecnologicamente gestito da PagoPA S.p.A. App IO vuole diventare l’unico punto di accesso telematico ai servizi, alle informazioni e alle comunicazioni della pubblica amministrazione. Ad oggi, essendo in concreto un’app, ha oltre 32 milioni di download, oltre 12 mila PA che hanno caricato servizi, oltre 170.000 servizi esposti, 17,4 milioni di messaggi inviati ogni mese, 16 milioni di strumenti di pagamento inseriti con 11.000 pagamenti al giorno.
Nasce come app di comunicazione per inviare messaggi da ogni PA al cittadino in modalità push ovvero notifica. I messaggi possono essere di semplice informazioni, di pagamento o di promemoria.
Evolve grazie al cashback. Il cashback permetteva di ricevere denaro in restituzione (cashback) nel caso di raggiungimento di alcune soglie di pagamento digitale effettuato tramite carte di credito o debito collegate ad IO. Questo ha permesso di far caricare ai cittadini in app IO i propri strumenti di pagamento. E’ l’equivalente del portafoglio fisico dove teniamo le nostre carte di credito o debito di plastica.
App IO, si fa conoscere ulteriormente con il green pass in periodo Covid. il Green pass veniva inviato in tempo reale sugli smartphone dei cittadini al momento del vaccino. Questo era fondamentale per accesso a diversi luoghi e quindi averlo in tempo reale era fondamentale.
Nella roadmap di app IO sono previsti l’introduzione del salvataggio dei documenti e la possibilità di effettuare una firma elettronica.
Il suo ruolo sta diventando sempre più centrale nel rapporto tra PA e cittadino. La comunicazione tra PA e cittadino è permessa dalla chiave del codice fiscale, con cui viene univocamente individuata una persona. Al momento non si prevedono sviluppi per soggetti giuridici.
Articolo pubblicato nel 2023. Aggiornato con gli ultimi annunci e traguardi
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