la guida

Pec obbligatoria per gli amministratori di società, ecco le indicazioni del Mimit



Indirizzo copiato

Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha pubblicato le indicazioni pratiche relative alla pec obbligatoria per gli amministratori di società, adempimento in vigore dal primo gennaio 2025

Pubblicato il 19 mar 2025

Carlo Cunto

QLT Law&Tax Studio legale e tributario associato

Francesco Fiore

QLT Law&Tax Studio legale e tributario associato

Mariagiusy Portogallo

QLT Law&Tax Studio legale e tributario associato



Immagine che contiene interno, vestiti, arredo, persona, pec obbligatoria amministratori di società

A seguito dei numerosi dubbi interpretativi, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fornito le prime indicazioni operative sull’obbligo introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 per gli amministratori di società di comunicare il proprio domicilio digitale, la Pec – posta elettronica certificata, al Registro delle Imprese. Tale obbligo rientra nel quadro delle misure volte a garantire maggiore trasparenza e digitalizzazione nelle comunicazioni tra le imprese e il sistema camerale.

La disposizione normativa, entrata in vigore il primo gennaio 2025, è nata con l’intento di garantire un canale di comunicazione diretto e certificato tra chi gestisce un’impresa e le autorità competenti, nonché con tutti i soggetti che abbiano interesse a entrare in contatto con gli amministratori delle società. Si tratta di un passo ulteriore nel processo di digitalizzazione del sistema imprenditoriale italiano, che si inserisce nel solco delle precedenti riforme in tema di obblighi di trasparenza per le imprese.

Comunicazione della PEC per amministratori di società, le regole

La norma, introdotta dall’articolo 1, comma 860, della Legge 30 dicembre 2024, n. 207, modifica il Decreto-Legge 18 ottobre 2012, n. 179, aggiungendo gli amministratori delle società al novero dei soggetti già obbligati alla comunicazione di un domicilio digitale. La portata applicativa della norma è ampia e coinvolge tutte le imprese costituite in forma societaria, indipendentemente dalla loro dimensione o dalla forma giuridica adottata, comprendendo sia le società di persone che quelle di capitali che esercitano una attività imprenditoriale.

WHITEPAPER

Correttivo Codice Appalti, cosa cambia per il 2025: tutti le novità in questo White Paper

Acquisti/Procurement
PA

Un tema di particolare interesse riguarda le reti di impresa: qualora queste abbiano un fondo patrimoniale comune e svolgano attività commerciale con i terzi, saranno soggette all’obbligo di comunicazione della PEC dei propri amministratori.

Termini per l’adempimento e modalità operative

Dal punto di vista operativo, le imprese costituite dal primo gennaio 2025 dovranno adempiere all’obbligo contestualmente alla loro iscrizione nel Registro delle Imprese, mentre per quelle già esistenti è stato concesso un termine di adeguamento fino al 30 giugno 2025. Ogni amministratore dovrà fornire un proprio indirizzo PEC, che non potrà coincidere con quello della società.

La ratio di questa previsione è chiara: garantire che ogni amministratore possa essere raggiunto direttamente per questioni che lo riguardano in quanto soggetto investito di un potere gestorio, evitando che le comunicazioni si disperdano all’interno delle strutture aziendali. L’obbligo si estende a tutti gli amministratori, indipendentemente dalla forma dell’organo di gestione: ciò significa che, in caso di consiglio di amministrazione, ogni singolo consigliere dovrà disporre di una propria PEC e comunicarla al Registro delle Imprese. Particolare attenzione va riservata ai liquidatori, i quali, pur assumendo un ruolo diverso rispetto agli amministratori ordinari, sono anch’essi soggetti all’obbligo, in quanto titolari della gestione della fase di scioglimento e cessazione dell’attività societaria.

Conseguenze del mancato adempimento e regime sanzionatorio

Sul piano sanzionatorio, il mancato adempimento non passa inosservato. La Camera di Commercio competente, in caso di presentazione di una domanda di iscrizione o di nomina di un amministratore priva della comunicazione della relativa PEC, è tenuta a sospendere l’istruttoria, concedendo un termine massimo di trenta giorni per la regolarizzazione. Qualora l’impresa non ottemperi entro questo termine, la domanda sarà rigettata.

A ciò si aggiunge la possibile applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’articolo 2630 del Codice Civile, con importi che vanno da 103 a 1.032 euro, ridotti a un terzo nel caso in cui l’adempimento avvenga entro trenta giorni dalla scadenza del termine. Nonostante la legge non introduca esplicitamente una nuova fattispecie sanzionatoria, l’obbligo rientra nel più generale quadro di doveri informativi previsti per le imprese e per gli amministratori, la cui violazione comporta le conseguenze tipiche delle omissioni in materia di comunicazioni al Registro delle Imprese.

Implicazioni pratiche e prospettive future

Dal punto di vista pratico, questa misura impone una riorganizzazione delle procedure aziendali. Le società dovranno assicurarsi che ogni amministratore disponga di un domicilio digitale attivo e che sia registrato correttamente presso la Camera di Commercio competente. Per coloro che ricoprono incarichi in più società, sarà possibile utilizzare il medesimo indirizzo PEC per tutte le imprese di cui si è amministratori, oppure scegliere di adottare indirizzi diversi per ciascuna società. Resta invece preclusa la possibilità di utilizzare l’indirizzo PEC della società anche per l’amministratore, poiché ciò vanificherebbe la finalità della norma, che mira a garantire la possibilità di contattare direttamente la persona fisica.

Pec obbligatoria per amministratori di società, gli obiettivi

In definitiva, questa novità normativa introduce un ulteriore tassello nel percorso di digitalizzazione e trasparenza delle imprese italiane, con l’intento di rendere più efficiente la comunicazione tra le autorità e chi ha effettivi poteri decisionali all’interno delle società. Se da un lato rappresenta un nuovo onere burocratico per gli amministratori, dall’altro offre una maggiore certezza e affidabilità nei rapporti giuridici e commerciali.

Per il momento, il consiglio per gli amministratori è chiaro: attivarsi per mettersi in regola quanto prima, evitando inutili complicazioni e possibili sanzioni.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video & Podcast
Social
Iniziative
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4