DOMANDA
Buongiorno, sono amministratore di una srl che ha iniziato a fatturare alla PA alcuni anni or sono e si avvale (poiché si tratta di meno di 10 fatture annue) di un servizio messo a disposizione di una software house.
L’Agenzia delle entrate, di concerto con quella delle Dogane e sentito il ministero dello sviluppo economico, ha licenziato il provvedimento direttoriale (prot. n. 106701), di cui al comma 2, dell’art. 2, dlgs. 5/08/2015 n. 127, come modificato dal comma 909, art. 1, legge 205/2017 (legge di Bilancio 2018).
Dal prossimo primo luglio 2018 (a meno di proroghe) dovremo procedere alla fatturazione elettronica a decine di clienti ogni mese. La nostra software house sta procedendo all’acquisizione di un pacchetto software che permette la generazione, l’invio attraverso una società mediatrice che conserverà digitalmente i documenti emessi. Il servizio risulterà con un costo di cui ancora non conosciamo.
Ho visto sul sito dell’agenzia delle entrate la possibilità di generare e conservare le fatture elettroniche. Vorrei capire se posso usare tale servizio per la generazione di fatture elettroniche da inviare oltre che alla PA anche ai clienti della nostra attività?
Ringrazio per la risposta che gentilmente ci invierà.
Distinti saluti
Giuseppe Iovino
Milana Carburanti s.r.l. a socio unico
RISPOSTA
Il problema da Lei posto ha una latitudine un po’ più ampia rispetto ai termini con la quale è posta.
Infatti, vero è che l’Agenzia delle Entrate ha messo gratuitamente a disposizione dei contribuenti un software per la generazione, l’invio e la conservazione delle fatture elettroniche ma c’è da considerare che la gestione delle fatture elettroniche tramite i servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate è stata realizzata per soddisfare le esigenze di utenti di modeste dimensioni, non per quelle dei clienti medio/grandi, per i quali sarebbe molto più razionale ed efficace una integrazione della fatturazione elettronica, della trasmissione al sistema di interscambio, della gestione degli esiti e della conservazione delle fatture elettroniche emesse e ricevute col suo software gestionale.
Fattura elettronica, software e web, i servizi “istituzionali” per l’obbligo 2019
Mi permetto inoltre suggerirle di porre attenzione non solo al ciclo attivo, ma anche a quello passivo, e. in particolare, alla scelta del “canale di ricezione” delle fatture elettroniche che i suoi fornitori Le invieranno, tenendo presente che tale evenienza non si verificherà solo quando scatterà l’obbligo posto dalla legge, ma anche molto prima.
Dobbiamo infatti aspettarci che molte imprese avvieranno quanto prima la Fatturazione elettronica sia per ragioni di efficienza gestionale e organizzativa, sia per non arrivare impreparati al primo gennaio 2019 o, comunque, al giorno in cui decorrerà l’obbligo.
A tal fine, l’Agenzia delle Entrate, come anticipato nel provvedimento del 30 aprile 2018, consentirà ai soggetti passivi IVA di scegliere il “canale telematico” e l’eventuale “indirizzo telematico” per la ricezione delle fatture elettroniche. Nella ipotesi in cui il canale telematico da Lei prescelto sarà quello di un intermediario “accreditato”, Lei avrà la possibilità, tramite una apposita procedura di registrazione disponibile a breve, di associare la sua partita IVA all’identificativo del suo intermediario, in modo che lei possa ricevere tutte le fatture dei suoi fornitori presso l’intermediario prescelto; ciò le consentirà un accesso alle fatture, emesse e ricevute e una gestione molto più efficace ed efficiente rispetto a quanto potrebbe avvenire se lei ricevesse le fatture elettroniche con la posta elettronica certificata.
Mi permetto infine di suggerirle un rapido avvio della procedura di fatturazione elettronica e della adozione del canale di ricezione al fine di non farsi trovare impreparato al primo gennaio 2019.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu