Team Piacentini

Piunno: “Il nostro anno passato a cambiare la PA: i traguardi e il futuro”

Tempo di bilancio per il Team di Piacentini. Si racconta ad agendadigitale.eu e delinea le speranze future. Obiettivo, un team digital in ogni ente pubblico

Pubblicato il 15 Dic 2017

Simone Piunno

CTO del Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri

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È dicembre e, dopo l’articolo pubblicato a luglio, è di nuovo tempo di bilanci.  In questa seconda parte del 2017 si sono mosse molte cose nella giusta direzione e cominciano ad arrivare i risultati di quanto abbiamo seminato all’inizio del nostro mandato come Team per la Trasformazione Digitale.

Cominciamo da ANPR: dopo che lo scorso luglio abbiamo preso formalmente il controllo del progetto (attraverso una delega che il Ministero dell’Interno ci assegna ufficialmente), c’è stata una costante accelerazione molto evidente nelle statistiche, che potete vedere sul nostro sito, sempre aggiornate. È vero che abbiamo solo 33 comuni per una copertura di 850mila abitanti (il comune più grande è Modena) ma abbiamo aggiunto 400 mila cittadini nell’ultimo mese e ci sono più di 900 comuni (per una copertura di 7 milioni di cittadini) in fase di test avanzato quindi, tranne durante l’inevitabile pausa per la preparazione delle liste elettorali, siamo confidenti che durante il 2018 si possa procedere spediti.

C’è ancora tantissimo da fare ma siamo impressionati nel vedere quanto i Comuni già subentrati siano felici di aver fatto questa mossa. Ad esempio è stato un piacere vedere lo scorso 5 dicembre, durante un evento organizzato dal Politecnico di Milano, il rappresentante del Comune di Cesena (subentrato nel mese di aprile) elencare all’audience i vantaggi di ANPR, raccontare come le pratiche di cambio residenza vengono ora completate in 5 minuti quando in passato richiedevano fino a 10 giorni di lavorazione, ed auspicare una ulteriore accelerazione sul progetto.

Poi c’è PagoPA, dove ci accingiamo a chiudere l’anno con quasi cinque volte il volume di transazioni rispetto al 2016 e, grazie alla recente totale adesione di ACI, attendiamo un grosso picco di transazioni per il rinnovo del bollo a gennaio.  È un grande passo in avanti e ciò nonostante ci lascia insoddisfatti perché con un po’ di ottimismo e forse ingenuità ci eravamo auto-assegnati un obiettivo interno di 10 milioni di transazioni nel 2017 e non lo raggiungeremo, ci fermeramo a quota 5.  Abbiamo scoperto, durante il percorso, una serie di ostacoli che rendono più difficoltosa del previsto la conversione a PagoPA delle multe e dei tributi pagati con F24 ma non ci siamo dati per vinti e abbiamo lavorato a soluzioni che speriamo ci fanno raggiungere la soglia di 10 milioni nella prima metà del 2018.

Comunque, a parte il tema dei volumi, negli ultimi mesi è stata rilasciata la nuova UX che ha portato una grande semplificazione nell’usabilità, sono stati aggiunti Paypal, Jiffy e Satispay tra i metodi di pagamento ed aperte delle API pubbliche, che permettono una più facile integrazione con ulteriori player del mercato.   Tra i tanti enti che hanno completato l’integrazione, vale la pena portare l’esempio dei Comuni di Milano dove, grazie a PagoPA, i cittadini hanno scelto di pagare la TARI in anticipo sulla scadenza, (+46% nel mese di Settembre, rispetto al 2016), sfruttando massicciamente la possibilità di pagare la sera o nei weekend, comodamente seduti sul divano di casa.  Il Comune di Gallarate addirittura, visto i forti risparmi che si possono ottenere nella gestione dei pagamenti, ha deciso di ribaltare il risparmio sui cittadini offrendo 10 euro di sconto sulla TARI.  Ci auguriamo che il modello Gallarate sia presto imitato da tanti altri Comuni e amministrazioni!

Anche SPID prosegue la sua diffusione e quest’anno ha raddoppiato il numero di identità rilasciate, che sono ormai due milioni. Ormai nessuno dubita più della solidità del sistema e, da pochi giorni, l’Italia ha ufficialmente iniziato il processo di certificazione che renderà SPID valido a livello europeo, per eseguire il login anche sui siti delle Pubbliche Amministrazioni degli altri stati.  Non siamo i primi ma questa operazione fino ad ora era stata eseguita solo dalla Germania e ci vede quindi all’avanguardia tra i 28 paesi dell’Unione.

Ci sono tante altre cose che stanno bollendo in pentola e che potrebbero vedere la luce a giorni, ad esempio l’apertura ai servizi online dei privati e l’adozione da parte di alcuni grossi enti. A breve vedremo inoltre i primi operatori privati che accetteranno SPID per il log-in ai loro servizi.

Iniziano a nascere anche iniziative entusiaste, ad esempio il Comune di Paullo ha annunciato un programma speciale per il rilascio di SPID a tutti i suoi cittadini. Insomma si sta lentamente ma sicuramente avviando “il club delle amministrazioni virtuose”

Nel frattempo, le nostre iniziative di apertura verso le comunità di developers e di designers stanno crescendo, sul nostro GitHub abbiamo ormai oltre 130 progetti open source, il forum conta un migliaio di assidui frequentatori, alcuni veramente prolifici, fonte di ottimi suggerimenti e riscontri costruttivi per le nostre proposte.

Lo scorso ottobre abbiamo organizzato Hack.Developers, il più grosso hackathon mai avvenuto in Italia, coinvolgendo oltre 800 sviluppatori in 25 città (più San Francisco!) i quali hanno sviluppato decine di progetti open source, subito utilizzabili per l’accelerazione dei servizi della PA.

L’iniziativa è stata interamente finanziata dagli sponsor, grosse società che credono nel modello che stiamo proponendo, e ha visto la partecipazione dei tecnici di IPZS e SOGEI, che hanno messo a disposizione i loro strumenti e le loro competenze per aiutare i partecipanti a sviluppare più velocemente i progetti.  Ad esempio, IPZS ha fornito la documentazione del chip a radiofrequenza installato nella nuova Carta di Identità Elettronica (CIE), alcune carte per fare dei test e un team di tecnici che, durante il weekend, è stato a disposizione per aiutare i team partecipanti, così che alcuni hanno potuto sviluppare applicazioni innovative che leggono la CIE ad esempio per consentire l’ingresso in una palestra. SOGEI invece ha fornito documentazione e persone di supporto relativamente all’API del programma 18app, così che un team (per altro formato proprio da 18enni) ha potuto sviluppare un’applicazione nativa Android per l’erogazione del bonus cultura.   Pochi giorni fa una startup ci ha fatto sapere di avere implementato SPID nel suo software con pochissimo sforzo, usando i kit costruiti e messi a disposizione durante l’hackathon, ed è proprio quello che speravamo succedesse. Possono sembrare piccoli passi, ma si tratta di scenari di vero open government e di open innovation che fino a pochi mesi fa erano del tutto impensabili, primi vagiti di un radicale cambio di paradigma culturale.

Nello stesso hackathon è stato per la prima volta utilizzato il prototipo (versione alpha) del Data Analytics Framework che avevamo rilasciato pubblicamente online in open source pochi giorni prima. Certo è ancora in fase di sviluppo, ci sono molti bug da sistemare e diverse funzionalità da completare ma questo prototipo è già oggi utilizzato per i primi progetti pilota grazie ad alcune amministrazioni che hanno deciso di entrare nella fase sperimentale e mettere a disposizione i loro dati. Immaginiamo che nei primi mesi del 2018 possa cominciare ad erogare i primi risultati anche perché nel frattempo questo progetto con il decreto correttivo entrato a far parte del Codice dell’Amministrazione Digitale, insieme a diversi altri aggiustamenti normativi.

Il nuovo CAD va a completare le indicazioni del Piano Triennale, il quale nel frattempo è entrato pienamente in fase di attuazione.  Stiamo tenendo sotto controllo le molte linee d’azione e le relative scadenze, che nella maggior parte sono state fino ad ora rispettate, ma qui non sono tutte rose e fiori, abbiamo alcune scadenze in ritardo, specialmente sul fronte della razionalizzazione ICT.

A ogni modo chiudiamo l’anno con ottime premesse per il 2018 e una crescente confidenza nella possibilità di attuare la nostra visione del Sistema Operativo del Paese, quindi siamo ancora più carichi e determinati nel portare avanti questa trasformazione.

Tutti i giorni vediamo altri progetti che potrebbero beneficiare della nostra attenzione e riceviamo tante proposte di collaborazione su altri fronti. Ogni volta è forte la tentazione di aggiungere qualcosa all’elenco dei progetti che stiamo seguendo, ma quasi sempre siamo costretti a dire no, per rimanere focalizzati.

Il nostro team è piccolo e il lavoro da fare è tantissimo.  Come ci ricorda spesso Diego Piacentini “it’s day one” per la digitalizzazione della PA. Sarebbe fantastico se nel 2018 altre Amministrazioni decidessero di adottare il nostro modello creando team simili al nostro ad esempio in ogni Ministero e in ogni Regione.

Lo scriverò nella letterina per Babbo Natale.

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