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PNRR, verso il turismo 4.0: ecco le misure e gli obiettivi

Il decreto PNRR2 di attuazione del PNRR punta a concretizzare anche gli indirizzi previsti per il settore turistico, da valorizzare in ottica 4.0 grazie alla digitalizzazione dei servizi: approfondiamo il tema vedendo quali sono le misure previste

Pubblicato il 12 Mag 2022

Chiara Ponti

Avvocato, Privacy Specialist & Legal Compliance e nuove tecnologie – Baccalaureata

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Il nuovo decreto PNRR2 di attuazione del PNRR, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022, si occupa di prevedere misure per concretizzare gli indirizzi del Piano nazionale di ripresa e resilienza anche in materia di turismo. Infatti, la strada da intraprendere è sempre di più quello di un turismo 4.0.

Ogni misura prevede il rispetto di un cronoprogramma finalizzato alla sua implementazione: vediamo i dettagli.

PNRR2, i bonus per imprese turistiche e agenzie di viaggio

Il PNRR2 si preoccupa di modificare gli stanziamenti relativi ai bonus per le imprese del settore turistico, e in particolare stabilisce che «le risorse stanziate a favore del credito d’imposta per la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e dai tour operator, […] pari a 98 milioni di euro, sono destinate ad incrementare la dotazione finanziaria del credito di imposta dell’80% e del contributo a fondo perduto a favore delle imprese turistiche per la riqualificazione delle strutture» e che «l’importo di 100 milioni di euro […] viene destinato a finanziar anche le domande presentate per l’ammissione al suddetto credito d’imposta per la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e dai tour operator»

Il turismo 4.0, le misure

Il Pnrr prevede anche misure per il settore turistico. Si tratta di una riforma e di tre investimenti che rientrano, secondo la relazione del Mitur, nella voce omnicomprensiva “Turismo 4.0”.

Tra gli obbiettivi della riforma:

  • innovare e connettere digitalmente l’offerta e la promozione turistica del Paese attraverso la realizzazione di un una piattaforma digitale, unica e integrata (cd “Digital Tourism Hub”), in grado di bilanciare i flussi turistici investendo nel turismo sostenibile, nel patrimonio culturale e nel paesaggio;
  • rafforzare la competitività delle imprese turistiche, grazie al sostentamento degli investimenti finalizzati alla riqualificazione eco-sostenibile e al miglioramento degli standard dei servizi di ospitalità nonchè all’aumento dei processi di integrazione e unificazione tra imprese volte a migliorare la qualità dei servizi, riducendo le “diseconomie” dovute alla frammentazione del settore;
  • incentivare la nascita, crescita e sviluppo del settore attraverso il sostentamento della capacità competitiva, della resilienza e sviluppo delle PMI turistiche attraverso l’innovazione digitale e l’uso di nuove tecnologie da parte degli operatori;
  • sostenere la transizione verde del settore turistico al fine di sostenere e accelerare la riduzione dell’impatto ambientale delle attività e dei servizi turistici.

Circa gli investimenti, questi si suddividono in tre voci:

  1. competitività delle imprese del settore per un valore complessivo di circa 1,8 miliardi;
  2. supporto di iniziative legate ai grandi eventi con uno stanziamento pari ad euro 500 milioni;
  3. creazione di un portale nazionale dedicato al turismo con uno stanziamento pari ad euro 140 milioni.

Decreto PNRR 2, le novità in materia di turismo (artt.38-40)

Tra le novità attuative, troviamo al Capo VI le misure (da attuare) nel turismo.

Digitalizzazione agenzie e Tour Operator (art. 38)

Circa la digital trasformation che interessa e impatta sui tour operator, le risorse finanziarie per l’attuazione della linea progettuale M1C3 e l’importo di 100 milioni di euro stanziato, sono destinate a finanziare anche le domande di agevolazione presentate dalle agenzie di viaggio e tour operator.

Garanzie per i finanziamenti nel settore turistico (art. 39)

Circa le garanzie per i finanziamenti nel settore turistico, nel dl attuativo cd PNRR2 si stabilisce che «il consiglio di gestione del Fondo opera anche nelle more dell’adozione del modello di valutazione del rischio adeguato alle specificità economico-finanziarie delle imprese turistiche».

La sezione speciale è finalizzata ad agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese alberghiere, delle strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla legge n. 96/2006, e dalle pertinenti norme regionali, delle strutture ricettive all’aria aperta, delle imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, nonché, i giovani fino a 35 anni di età che intendono avviare un’attività nel settore turistico.

Le garanzie possono essere rilasciate su singoli finanziamenti o su portafogli di finanziamenti finalizzati a:

  • interventi di riqualificazione energetica e innovazione digitale, nel rispetto del principio del principio “non arrecare un danno significativo” di cui alla Comunicazione della Commissione europea 2021/C58/01;
  • assicurare la continuità aziendale delle imprese del settore turistico garantendo il fabbisogno di liquidità e gli investimenti del settore.

Grandi eventi turistici (art. 40)

Sempre in ottica di Pnrr gli obiettivi sono:

  • Aumentare il numero dei complessi culturali restaurati e resi accessibili per creare valide e qualificate alternative turistiche e culturali a quelle più note;
  • aprire e rendere accessibili nuovi parchi e ville storiche;
  • accrescere l’occupazione di nuovo personale qualificato per la gestione della nuova offerta turistica;
  • valorizzare i siti minori e il cd «turismo in periferia»

Il tutto in vista delle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica che si terranno nel 2025.

Tutte le opportunità

Ricordiamo che nel Pnrr le misure destinate allo sviluppo e al miglioramento del comparto del turismo ammontano a circa 2,4 miliardi di euro; fondi tali da poter fornire un decisivo stimolo a investire nel Bel Paese.

Tre le principali direttrici:

  • sostenibilità ambientale
  • innovazione
  • digitalizzazione

individuate dal Governo al fine di innalzare la qualità dell’offerta turistica italiana e di conseguenza aumentare la capacità competitiva delle imprese del ramo. Tra le azioni principali da attuare si annoverano senz’altro, il miglioramento delle strutture ricettive e dei servizi collegati, una maggiore fruibilità del patrimonio turistico;  sostegno al credito per il comparto  e incentivi fiscali.

I dati

Volendo tradurre i precedenti dati, ecco che vediamo come la digitalizzazione di agenzie e tour operator ammonti a 98 milioni; il sostegno alla nascita e al consolidamento delle PMI ammonti a 358 milioni; il Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo a 150 milioni; la valorizzazione, competitività e tutela del patrimonio ricettivo a 180 milioni.

Insomma, tante “ghiotte” opportunità da qui al 2026 volendo coglierle e per chi opera nella filiera.

L’hub del turismo digitale

Tra le misure l’hub del turismo digitale: si tratta della piattaforma web in grado di collegare l’intero ecosistema turistico. In pratica, l’Italia mira a valorizzare il suo patrimonio turistico grazie all’uso di data analytics e intelligenza artificiale e soprattutto a digitalizzare l’offerta, supportando/utente il turista nella pianificazione ottimale del viaggio.

L’obiettivo della piattaforma/hu è quella di «consentire l’integrazione dell’intero ecosistema turistico composto da operatori turistici, imprese e stakeholders istituzionali al fine di innovare e connettere digitalmente l’offerta e la promozione turistica del paese».

Non di meno si prevede di arricchire/ampliare/migliorare i servizi offerti e supportare le scelte del turista nella pianificazione della destinazione e del viaggio.

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