i ritardi

Processi penali più veloci, ecco l’opportunità (digitale) che stiamo perdendo

Abbiamo la maglia nera per durata dei processi. Il digitale potrebbe accorciarli. Ma nel penale resta sotto utilizzato

Pubblicato il 26 Set 2017

Giustizia digitale

La Giustizia italiana – si sa – è sempre in affanno: ritardi, rinvii, inefficienze, personale inadeguato e tanti altri problemi allungano i tempi del contenzioso in non pochi casi già smisuratamente dilatati.

Eppure alcune soluzioni sono già disponibili. Mi riferisco, principalmente, a quelle tecnologiche che se è vero che da sole potrebbero non bastare, corrisponde parimenti a verità che sono ignorate.

La tecnologia ha cambiato il corso delle cose in ogni periodo storico, è un dato di fatto.

Nella giustizia civile il processo “telematico” è già una realtà a pieno regime.

In poche, semplici, parole, processo telematico è quel processo che si può celebrare, salvo gli inevitabili momenti di oralità, a distanza, appunto per il tramite della telematica.

Il processo telematico, consiste, per esempio, in documenti firmati digitalmente, notificazioni via PEC, deposito atti, disponibilità remota di un fascicolo telematico liberamente consultabile da giudice e parti nella comodità delle propria postazione, ecc.

I settori amministrativo e tributario sono gli ultimi arrivati, ma hanno beneficiato dell’esperienza maturata nelle aule civili.

Purtroppo, la giustizia penale è, ancora una volta, la Cenerentola del gruppo. Credo vi siano molte ragioni per questa costante maglia nera. Penso siano, come sempre, fattori umani di resistenza alle novità – un diffuso misoneismo – sui quali occorre la consapevolezza di dover lavorare parecchio.

Tuttavia, c’è chi non demorde e ritiene che un processo telematico penale sia non soltanto qualcosa di “pratico” ed “economico”, ma costituisca un efficace mezzo per il raggiungimento dei fini costituzionali.

L’art. 3 fissa il principio di eguaglianza, dove tutte le parti sono sullo stesso piano. Attualmente, certi strumenti (es.: notificazioni via PEC) sono legittimamente utilizzabili soltanto dalla magistratura (dapprima per interpretazioni favorevoli, poi per regole ad hoc), mentre sono totalmente inibiti alle parti private e pure ai loro difensori. Eppure, basterebbe poco più di qualche richiamo alle regole vigenti per il civile.

Ricordiamo anche il diritto di difesa sancito dall’art. 24 Cost. La difesa, nel concreto, deve avere pieno e più semplice accesso agli atti, quando legalmente disponibili, laddove troppo spesso il quotidiano ci parla di indisponibilità, di fatto, degli atti.

Un esempio per tutti: copiare un CD (qualunque sia il contenuto) costa euro 320,48 di diritti di copia.

Infine, l’art. 111 Cost. impone la ragionevole durata del processo (l’Italia “vanta” plurime condanne per le lungaggini imputabili ai tribunali) e non v’è chi non veda che la tecnologia è in grado di comprimere nettamente i tempi processuali.

Il processo penale telematico è, dunque, improcrastinabile. L’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI) ha voluto dare un chiaro segnale di fronte a tali inerzie, scendendo in campo con la costituzione di una Commissione per l’informatizzazione del Processo Penale.

Dapprima, un’occasione di ascolto degli operatori del diritto, ma anche del privato cittadino, il sempre trascurato ”utente giustizia”.

In seconda battuta, per porsi come interlocutore con le Istituzioni per la realizzazione di una giustizia migliore, anche tecnologica.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati