La tecnologia è lo strumento attraverso cui dare propulsione alla Sanità digitale. Mezzi come firme digitali, Peppol e software gestionali sono in grado di supportare le aziende sanitarie nell’ottimizzazione dei propri processi, per raggiungere obiettivi in termini di semplificazione e velocizzazione. La conseguenza è maggiore efficienza, oltre a un miglior impatto sui cittadini che si approcciano alla PA per usufruire dei servizi. Analizziamo la situazione e vediamo quali sono le prospettive future della Sanità digitale e quali le strategie da adottare.
Sanità digitale, a che punto siamo
La Sanità digitale in Italia si sta evolvendo in modo discontinuo a seconda delle regioni. Per fare un esempio utile a rappresentare la situazione, si pensi al caso del fascicolo sanitario elettronico: secondo i dati AgID, è presente in diciotto regioni (su venti, le eccezioni sono Campania e Calabria), mentre le regioni che hanno aderito all’interoperabilità sono undici.
In generale, nelle aziende sanitarie italiane, il livello di utilizzo della tecnologia è inferiore al 50%: sono tante le azioni ancora da intraprendere. Bisogna comprendere che la priorità per dare slancio al settore è lavorare sull’ottimizzazione dei processi nelle aziende e per far ciò serve un’accelerazione dall’alto, adottando misure capaci di spingere i processi digitali. Per raggiungere questi obiettivi, però, serve innanzitutto un cambiamento culturale che riguardi le persone coinvolte nell’ambito.
Il fattore umano
Il coinvolgimento umano infatti è fondamentale per abbracciare le tecnologie nelle aziende sanitarie e permetterne il radicamento e lo sviluppo. La comprensione dell’importanza di innovare è già in atto: nella quotidianità ci si rende conto che le tecnologie aiutano a facilitare il lavoro, a risparmiare tempo e risorse. Tuttavia, se i processi vengono mal organizzati non si apporta alcun beneficio al proprio contesto, pur utilizzando gli strumenti più innovativi.
Dare visibilità ai vantaggi operativi immediati che la digitalizzazione offre, fare informazione, insegnare che la tecnologia è pensata per semplificare, e non per rendere ulteriormente complessi i processi, sono azioni utili. I processi decisionali infatti possono essere in capo a persone legate ad abitudini datate, che trovano difficile immaginare nella propria realtà nuove soluzioni. Non si tratta ovviamente di un fenomeno generalizzato, ci sono tante realtà dove si punta all’innovazione, ma la “resistenza” al nuovo è una problematica presente in diversi ambienti aziendali sanitari. Eppure, bisognerebbe accogliere con serenità che il processo di digitalizzazione ormai è in corso e riguarda ogni settore, pubblico e privato. La tecnologia ormai fa parte della quotidianità, sia nel lavoro che nel personale. Non bisogna far altro quindi che coglierne le opportunità e capire quali sono i vantaggi che porta.
I vantaggi della digitalizzazione dei processi in Sanità
Questi vantaggi, in Sanità possono essere riassunti come:
- risparmio di tempo: la velocizzazione dei servizi è garantita attraverso l’automatizzazione dei sistemi;
- risparmio di denaro: con le tecnologie si possono contenere le spese (il digitale costa meno) e ottenere anche maggiore trasparenza negli acquisti, in un’ottica di razionalizzazione;
- competitività: la digitalizzazione dei processi comporta la possibilità di offrire servizi innovativi e all’avanguardia, creando all’azienda anche nuove opportunità di business.
I benefici si riflettono non solo sull’azienda stessa, ma anche sui cittadini che sfruttano i servizi sanitari pubblici.
Per capire come raggiungere questi obiettivi, è decisivo avvalersi di fornitori che possano aiutare la trasformazione digitale in azienda, suggerendo i giusti strumenti per attuarla al meglio. Bisogna infatti ripensare i processi interni, affinché si comprenda come e a che pro introdurre tecnologie utili per orchestrarli e semplificarli, come le firme digitali o i software gestionali.
Le tecnologie per la Sanità digitale
Proprio l’esempio delle firme digitali è calzante, in quanto sono un utile abilitatore di compliance normativa per la digitalizzazione dei processi.
Un altro indispensabile strumento sono i software gestionali, sia in ambito documentale che in un’ottica di business project management, per aiutare l’azienda sanitaria ad automatizzare – e ottimizzare – burocrazia e procedure interne.
Tra le innovazioni, attualmente si sta imponendo anche Peppol: si tratta di un protocollo standard per lo scambio di documenti fiscali. Nel comparto sanitario, al momento viene usato solo parzialmente; alcune regioni, fra cui l’Emilia-Romagna, ne hanno sperimentato l’utilizzo nella trasmissione di tutta la documentazione di business. Tuttavia, in futuro tutta la Sanità nazionale se ne potrà servire, vista l’imminente entrata in vigore dell’obbligo di utilizzare il Nodo Smistamento Ordini per trasmettere gli ordini d’acquisto del settore.
Anche l’intelligenza artificiale è una tecnologia applicabile in Sanità. Attualmente, si stanno diffondendo gli assistenti virtuali: strumenti che possono essere impiegati nell’ambito della Sanità digitale, per svolgere attività di supporto al personale. Si pensi, per esempio, al loro impiego come strumento di supporto al medico e al paziente nel corso di una visita, per raccogliere dati in modo automatizzato.
Il settore è in evoluzione e non manca l’ipotesi di utilizzare anche tecnologie considerate più di frontiera come la blockchain. Insomma, strumenti e stimoli non mancano e appare evidente come il futuro della Sanità sarà sempre più digitale.
Lo scenario futuro
Tutti i segnali lasciano intendere che stiamo andando sempre di più verso un sistema sanitario iperconnesso, dove il pubblico e il privato dialogano tra loro. Un contesto fortemente tecnologico, nel quale assumerà rilevanza anche l’aspetto della sicurezza, in particolare legato alla privacy e all’identificazione personale.
L’adozione delle tecnologie e la trasformazione digitale della Sanità faciliteranno la riduzione delle perdite di tempo e il contenimento delle risorse, con conseguente beneficio del pubblico e del privato.
L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando
con il partner Westpole.