Domanda
Buongiorno,
sono un impiegato di una PA che ha ricevuto diverse fatture da parte di una società telefonica che contengono more per ritardato pagamento non dovute.
Posso rifiutare la fattura, indicando le motivazioni del rifiuto e la richiesta di riemissione di una nuova fattura o, essendo la fattura formalmente corretta, sono costretto ad accettarla e a richiedere una nota di credito?
Saluti
Giuseppe Z.
Risposta
L’allegato “C”, punto 3.2, intitolato ASPETTI PROCEDURALI, del “Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche ai sensi dell’articolo 1, commi da 209 a 213, della legge 24 dicembre 2007, n. 244” (Decreto 3 Aprile 2013, n.55), così recita:
“La disponibilità completa delle informazioni, anche non obbligatorie ove contenute nelle fatture a seguito di accordi con il fornitore, consente inoltre di gestire in modalità automatica l’intero processo della supply-chain, dal contratto al pagamento. In particolare i dati di pagamento permettono la tempestiva attivazione dei canali di estinzione dell’obbligazione debitoria. La completezza dei dati relativi agli ordini e contratti contenuti nelle fatture consente una verifica immediata della coerenza delle informazioni e della regolarità del documento contabile, e mette quindi in condizione gli uffici competenti di procedere con solerzia all’accettazione o al disconoscimento della fattura (così come indicato dall’art. 1988 codice civile).”
Pur essendo non pacifica la questione riguardo il valore giuridico della accettazione della Fattura Elettronica, (ossia se l’accettazione esplica o meno l’effetto di ricognizione del debito, che esonererebbe il creditore dall’onere di provare il rapporto fondamentale) ritengo che sarebbe prudente, ove l’ENTE riscontrasse errori nella negli importi addebitati, rifiutare la fattura.
Cordiali saluti
Salvatore De Benedictis
Dottore Commercialista