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Elevator pitch: ecco le regole d’oro per presentarsi in tre minuti

Comunicare tematiche importanti in maniera innovativa e sintetica: è l’obiettivo dell'”elevator pitch” ed è stato il metodo al centro della “Three Minutes Thesis Competition” organizzata dall’Università di Padova. Ecco una serie di consigli per presentare il proprio business o se stessi o la propria azienda

Pubblicato il 25 Mar 2019

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Noi tutti sappiamo più o meno – cos’è un pitch. Anzi il termine corretto sarebbe elevator pitch, un breve discorso utilizzato per catturare l’attenzione di vari interlocutori riguardo un nostro progetto o una nostra idea di business.

Solitamente un pitch dura dai 30 ai 120 secondi. Il nome (ovviamente nato in Silicon Valley) descrive l’idea per cui ogni startupper dev’essere in grado di presentare la propria idea nel tempo di una corsa in ascensore. L’aneddoto riguarderebbe veramente un fatto accaduto, in cui un ragazzo si è trovato (caso unico mai successogli prima) a salire nel famoso ascensore con il suo boss e nel tempo di arrivo all’ultimo piano dover condensare la sua idea di business.

Ora, si è svolta all’Università di Padova, nell’Archivio Antico un evento a mio avviso straordinario (rispetto ai soliti format di hackaton e contest) perché in linea con il più puro stile elevator pitch .

Si è trattato della finale della terza edizione organizzata dall’Università di Padova della “Three Minutes Thesis Competition”, iniziativa realizzata nell’ambito del Coimbra Group (le 12 Università più antiche d’Europa) che mira a coinvolgere i dottorandi di tutte le università partner. Hanno gareggiato quattordici dottorandi, che hanno dovuto presentare il loro lavoro di ricerca in 180 secondi, col supporto di una sola slide senza animazioni, facendo leva sulle loro capacità di sintesi ed efficacia comunicativa.

Un esempio unico di sintesi ed internazionalizzazione della conoscenza!

Il vincitore, scelto da una giuria tecnica, ed un ulteriore vincitore scelto dalla giuria popolare, sono poi stati premiati con un regalo “tecnologico”. Inoltre il vincitore sarà invitato alla finale della competizione al meeting annuale del Coimbra Group, previsto in luglio, quest’anno presso la Jagiellonian University a Cracovia.

Ma al di là dei contenuti vale la pena approfondire il metodo, per suggerire come si possa oggi comunicare tematiche importanti in maniera innovativa e sintetica.

Intanto queste erano le regole base fissate nel regolamento: consentita una singola diapositiva di PowerPoint statica (nessuna transizione di diapositive, animazioni o “movimento” di alcuna descrizione, la diapositiva deve essere presentata dall’inizio dell’orazione). Non sono consentiti ulteriori supporti elettronici (ad esempio file audio e video). Non sono ammessi altri oggetti di scena (ad esempio costumi, strumenti musicali, attrezzature di laboratorio).

Le presentazioni sono limitate a 3 minuti al massimo e i concorrenti che superano i 3 minuti sono squalificati. Si ritiene che le presentazioni siano iniziate quando un presentatore inizia la propria presentazione attraverso il movimento o la parola. La decisione della giuria è definitiva.

Ma entriamo nel dettaglio andando a vedere i criteri di giudizio, affidati alla Giuria tecnica:

Innanzitutto la comprensione e contenuto con una serie di domande: la presentazione ha fornito una comprensione dello sfondo della domanda di ricerca che viene affrontata e del suo significato? La presentazione descriveva chiaramente i risultati chiave della ricerca incluse conclusioni e risultati? La presentazione ha seguito una sequenza chiara e logica? L’argomento della tesi, i risultati chiave e il significato della ricerca e gli esiti sono stati comunicati in un linguaggio appropriato per un pubblico non specializzato? L’oratore ha evitato il gergo scientifico, ha spiegato la terminologia e fornito informazioni di base adeguate per illustrare i punti? Il presentatore ha trascorso un tempo adeguato per ogni elemento della presentazione – o ha elaborato troppo a lungo su un aspetto o la presentazione è stata affrettata?

Parallelamente tra i criteri di giudizio veniva chiesto alla Giuria tecnica di valutare anche la capacità di ingaggio, con ulteriori domande: l’orazione ha fatto sì che il pubblico volesse saperne di più? Il presentatore stava attento a non banalizzare o generalizzare la sua ricerca? Il presentatore ha espresso entusiasmo per le sue ricerche? Il presentatore ha catturato e mantenuto l’attenzione del pubblico L’altoparlante ha una presenza scenica sufficiente, il contatto visivo e la gamma vocale; mantenere un ritmo costante e avere una posizione sicura? La diapositiva di PowerPoint ha migliorato la presentazione: era chiara, leggibile e concisa?

Per la cronaca, alla fine, ha vinto di un’incollatura Francesca Benetti, della facoltà di Storia, Critica e Conservazione dei Beni Culturali.

Ecco quindi, da queste poche righe, una serie di consigli utili che possono servire a ciascuno di noi quando presenta il proprio business o se stesso o la propria azienda. Sono infatti convinto che un vero elevator pitch sicuramente può attrarre i nostri interlocutori meglio di lunghi e verbose presentazioni.

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