l’intervento

Ascani (PD): “Intelligenza artificiale, investiamo nella scuola italiana”



Indirizzo copiato

Il dibattito politico e pubblico sull’IA si accende. Anche in Italia. Bisogna investire nella formazione, fin dalla scuola, per prepararci alla rivoluzione. L’Europa sia faro ora anche della ricerca e innovazione, non solo delle regole. In corso le audizioni sull’IA alla Camera, presiedute da Anna Ascani

Pubblicato il 4 set 2023

Anna Ascani

Vicepresidente della Camera dei Deputati



intelligenza artificiale ascani scuola

L’intelligenza artificiale è un elemento sempre più presente nel dibattito pubblico e politico. Anche in Italia.

Lo scorso 20 luglio le maggiori società impegnate a sviluppare software di intelligenza artificiale generativa e conversazionale – Amazon, Anthropic, Google, Inflection, Meta, Microsoft e OpenAI –  hanno assunto alcuni importanti impegni con il presidente USA, Joe Biden, per dare risposta ai principali rischi dell’intelligenza artificiale individuati da esperti e legislatori.

Pochi giorni dopo, il 26 luglio, Anthropic, Google, Microsoft e OpenAI hanno annunciato la creazione del Frontier Model Forum, ossia un gruppo di lavoro per garantire uno sviluppo sicuro e responsabile dei modelli di Intelligenza Artificiale.

Intelligenza artificiale alla Camera

Il tema ha attirato, a livello nazionale, l’attenzione della Camera dei deputati che, attraverso il suo Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione – che ho l’onore di presiedere – ha promosso un ciclo di audizioni con alcuni esperti di etica dell’IA e con i principali operatori del settore a livello mondiale. Un processo di ascolto nel quale hanno trovato spazio molte voci diverse fra loro che hanno individuato tuttavia un punto di convergenza nella necessità di fissare regole chiare per limitare i rischi e massimizzare le opportunità.

Necessario limitare gli abusi di AI

Ho più volte sostenuto, senza alcuna tentazione neo-luddista, che è assolutamente necessario agire per limitare i principali pericoli derivanti dall’applicazione incontrollata di una tecnologia che ha dimostrato di poter avere applicazioni pressoché infinite. Che questo elemento sia evidente anche a coloro i quali investono somme esorbitanti sulle applicazioni di intelligenza artificiale generativa e conversazionale è un elemento confortante.

Tuttavia, alla responsabilità che si richiede ai grandi sviluppatori, in particolare nel garantire trasparenza nella catena dei dati e sul fronte della privacy e a quella delle istituzioni nella loro funzione regolatrice, si aggiunge la necessità di una reale presa di coscienza dei rischi e delle opportunità dell’IA da parte dei singoli cittadini, da parte di ciascuno di noi.

Le applicazioni dell’intelligenza artificiale rappresentano strumenti sempre più potenti e diffusi nell’ambito dell’informazione, tanto da influire in modo rilevante ed evidente sulla nostra democrazia. La moderazione delle conversazioni e la supervisione dei contenuti avvengono spesso attraverso una procedura automatizzata, con algoritmi che determinano sia se un contenuto debba essere rimosso sia a chi debba essere proposto e distribuito. Fare in modo che tutti i cittadini siano adeguatamente formati o, almeno, consapevoli dell’esistenza di algoritmi che condizionano la tipologia delle informazioni che ci vengono sottoposte diventa una questione vitale per le nostre democrazie. Si tratta di un’alfabetizzazione digitale la cui promozione non è più rinviabile.

Necessaria la formazione dalla scuola

Abbiamo bisogno che il processo di formazione inizi a scuola e perché questo avvenga serve anzitutto fare in modo che tutti gli insegnanti siano accompagnati nel compito sempre più arduo dell’educare in una società permeata e condizionata dalla tecnologia.

Mai come oggi educare non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco: le nozioni perdono di importanza a fronte della possibilità non solo di rintracciarle facilmente online, ma addirittura di combinarle in modo creativo attraverso l’intelligenza Artificiale generativa. E allora la scuola non serve più? Niente di più falso. Occorre sempre più supportare gli studenti nella comprensione del mondo che li circonda e attraverso questo sforzo prepararli alla cittadinanza attiva e a spendere i propri talenti nel mondo del lavoro. La tecnologia richiede consapevolezza e competenze e dunque una formazione profonda, non necessariamente specialistica ma comunque non superficiale in ambito tecnologico.

Che i ragazzi o addirittura i bambini sappiano utilizzare strumenti innovativi non significa che possiedano la conoscenza dei rischi e delle opportunità che da quegli strumenti derivano. Occorre dunque investire sulla scuola, sulla preparazione degli insegnanti, su sperimentazioni ad hoc che diano agli studenti la possibilità di comprendere che ciò che pare neutrale perché governato da un algoritmo matematico, in realtà ha origini determinate dagli sviluppatori e funziona secondo istruzioni definite. Per poter utilizzare la tecnologia al meglio senza esserne dominati occorre saper leggere quelle istruzioni.

Vantaggi e rischi

Se implementata in modo responsabile, l’Intelligenza Artificiale può certamente apportare benefici alla nostra società in vari modi, per esempio migliorando la sicurezza sul lavoro e semplificando la vita dei cittadini anche nel rapporto con la pubblica amministrazione: il PNRR investe molto su questo ed è importante che tale sforzo non si disperda nel cambio di governo e maggioranza intervenuti tra la sua stesura e la fase di realizzazione.

Tuttavia, vi è anche un reale rischio che tali tecnologie abbiano un impatto negativo sulle libertà fondamentali: esistono realtà nelle quali il controllo pervasivo è esercitato attraverso telecamere e altri dispositivi collegati fra loro in modo da alimentare un vero e proprio “social credit system”, un sistema che attribuisce punteggi ai cittadini sulla base del loro comportamento, costantemente monitorato e sorvegliato attraverso la tecnologia.

L’approccio europeo all’IA

Anche per questo motivo, è molto importante il passo avanti fatto dal Parlamento europeo nel definire alcune categorie di rischio nelle quali rientrano diversi generi di applicazioni di Intelligenza Artificiale. In Europa – se il Regolamento verrà applicato adeguatamente a livello nazionale – nessuno potrà pensare di utilizzare il controllo facciale – ad esempio – per implementare un sistema di controllo di questo tipo.

E non è poco.

Ricordiamo che con il voto del Parlamento europeo sul “Regolamento europeo per l’intelligenza artificiale” (AI Act), si è concluso un percorso iniziato tre anni fa, partito dal “Libro bianco sull’intelligenza artificiale” e dalla risoluzione del Parlamento europeo sugli aspetti etici dell’intelligenza artificiale, della robotica e delle tecnologie correlate. Un quadro complesso e articolato, che ha messo in evidenza l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro e delle professioni, sull’arte e la cultura e, più in generale, sulla società.

Inoltre, il Parlamento europeo ha confermato quell’approccio ‘Human Centered’ che è sempre stato al cuore delle sue deliberazioni in ambito tecnologico: l’IA è un prodotto dell’intelligenza umana e la sua applicazione deve essere orientata al miglioramento delle condizioni di lavoro, all’’efficienza dei servizi pubblici, al benessere dei cittadini. In sostanza, deve migliorare la nostra qualità della vita, mettendo al centro l’uomo e non la tecnologia in quanto tale.

Queste regole sono pensate correttamente perché non si propongono di ostacolare lo sviluppo attraverso dei paletti ma di funzionare da guard rail in un’autostrada che fin qui ne era del tutto sguarnita. Ora è importante che l’Italia, così come gli altri paesi che stanno valutando le modalità di applicazione del Regolamento, non perdano di vista questa impostazione.

Europa: da leader delle regole a leader dell’innovazione

Vi è poi un’altra questione fondamentale, ovvero quella relativa alla necessità che l’Europa (e con essa l’Italia) passi da essere il luogo delle regole al luogo dello sviluppo di nuova tecnologia. Per fare questo occorre – dato il costo elevatissimo degli investimenti in ricerca e sviluppo nell’ambito dell’IA – unificare gli sforzi dei singoli paesi, ad esempio sostenendo sempre più progetti europei e non semplicemente nazionali, attraverso il finanziamento sempre maggiore di borse ERC, uno strumento importantissimo per la ricerca.

Se l’Europa riuscirà a tornare ad essere un punto di riferimento globale nella ricerca e conseguentemente nello sviluppo della tecnologia anche il dialogo con altri attori globali diventerà più semplice e sarà più facile far prevalere l’approccio human centered che ci caratterizza e che abbiamo il dovere di tenerci stretti. Si tratta di una questione fondamentale per il futuro dell’umanità e dalla capacità che avremo di governarla oggi dipende, senza esagerazioni, il futuro delle prossime generazioni.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4