La competenza su cui le imprese dichiarano che bisogna puntare maggiormente è la capacità di definire un piano di adozione delle tecnologie per il miglioramento dei processi produttivi, ma solo il 46% si ritiene sufficientemente preparata in questo senso. Il dato è contenuto nella Ricerca 2017 dell’Osservatorio 4.0 della School of management del PoliMi, che identifica cinque macro aree aziendali (Operations, supplay chain, product service development, industrial data science, e integrazione fra IT e OT (information tecnology e operational technology), e per ognuna di esse cinque famiglie di competenze (all’interno di queste vengono poi identificate le skill, in tutto ne sono state individuate 100). E indaga anche su quello che stanno facendo e intendono fare le imprese nel 2018.
Le competenze Industry 4.0
Ci sono due modi per acquisire le competenze: formarle oppure assumere personale. L’8% delle imprese intende percorrere questa seconda strada, soprattutto per ricercare le seguenti competenze:
- Definire un piano di azione per Industria 4.0
- Analisi, modellazione e simulazione dei dati di produzione provenienti da sensori e dispositivi
- Sensoristica e piattaforme Iot per il monitoraggio dei flussi materiali
- Progettare un prodotto smart e connesso e progettazione dei servizi collegati.
Per la formazione, invece, sono in corso o sono pianificate nel prossimo anno azioni concentrate soprattutto nella gestione della produzione. Vediamo per ogni area aziendale quali sono le skill richieste, e su quali le imprese intendono concentrare maggiormente la formazione nel prossimo anno.
Area operations: Le famiglie di competenze individuate:
- Miglioramento dei processi
- Pianificazione e coordinamento
- Gestione di risorse smart
- Tecnologie accrescitive e di processo
- Analisi dei dati
- Modellazione e simulazione
Le skill che verranno privilegiate per la formazione 2018:
- Definizione piano di adozione tecnologie per il miglioramento dei processi produttivi
- Analisi, modellazione, simulazione dei dati di produzione
- Progettazione di un sistema di manutenzione predittiva
Supply chain: le famiglie di competenze individuate:
- Innovazione di business
- Gestione smart
- Computer science and data analytics
- Utilizzo di piattaforme software
Le skill che verranno privilegiate per la formazione 2018:
- Integrazione digitale dei processi di business con clienti e fornitori
- Sviluppo di una strategia IT per la gestione della supply chain
Product service development: famiglie di competenze
- Innovazione di prodotto – processo
- Progettazione smart
- Utilizzo di digital e virtual
- Ingegneria del servizio
Skill che verranno privilegiate per la formazione 2018:
- Utilizzo di materiali e processi innovativi
- Uso di tecnologie digitali e virtuali nel processo di sviluppo del nuovo prodotto e servizio
Industrial data science: famiglie di competenze:
- Data architecture
- Data management
- Computer science
- Data analysis
- Visualization
- Conoscenze di dominio
Integrazione IT-OT: famiglie di competenze:
- Allineamento IT – OT
- Business architecture – piattaforme e componenti
- Modellazione e simulazione
- Embedded computing – comunicazione – device fisici – HMIù
- Protocolli e standard
- Cybersecurity
Viceversa, le skill su cui le imprese non intendono compiere nessuna azione specifica (né di formazione né di assunzioni) sono soprattutto le seguenti:
- Realtà virtuale e aumentata per la manutenzione
- Uso di stampanti 3d
- simulazione avanzata per la pianificazione e l’analisi di scenari futuri
- integrazione di fonti di innovazione eterogenee interne ed esterne all’azienda.
Attenzione: non significa che su queste skill le imprese non intendano puntare, anzi per quanto riguarda in particolare quelle più avanzate spostano in avanti nel tempo il momento in cui iniziare la formazione.
Fra le cinque aree aziendali, le imprese si concentrano leggermente di più sulla supply chain. Come detto, la competenza che risulta fondamentale è la capacità di gestire il piano di adozione delle tecnologie 4.0. Una competenza, si legge nel report, che «richiede di contemperare la prospettiva strategica di business con la prospettiva tecnica», considerando una serie di aspetti (sicurezza del personale, cybersecurity, privacy, proprietà dei dati, aspetti legali).
Al secondo posto, nella classifica che risulta dalle risposte delle imprese, la capacità di integrare i processi con clienti e fornitori lungo la supply chain. Qui, il 54% delle aziende si ritene preparata ma spesso è previsto un piano di potenziamento tramite programmi di formazione.
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