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Copilot 365 Wave 2: guida a novità e miglioramenti



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La nuova “Wave 2” di Copilot 365 introduce miglioramenti nelle applicazioni di Microsoft 365. Excel beneficia di avanzate capacità di analisi dati, mentre “Pages” e “Copilot agents” potenziano l’automazione dei processi. L’integrazione si estende a Teams, OneDrive e PowerBI, migliorando la produttività e l’interazione collaborativa

Pubblicato il 23 ott 2024

Antonio Cisternino

Università di Pisa



microsoft copilot (1)

Recentemente Microsoft ha rilasciato la cosiddetta “Wave 2” di Copilot 365, la soluzione di AI generativa integrata all’interno di Microsoft 365. È normale chiedersi quali siano le novità di questa nuova versione e soprattutto se molte delle attese deluse dalla prima iterazione ora siano soddisfatte almeno in parte.

Copilot Wave 2: migliorate le integrazioni con le app di produttività

Tutte le integrazioni con le applicazioni di produttività sono state migliorate anche se Word e PowerPoint hanno ricevuto miglioramenti incrementali mentre Excel è sostanzialmente migliorato rispetto alla prima versione rilasciata.

Questa nuova ondata di funzionalità include anche una nuova funzione chiamata “Pages” per supportare le analisi incrementali collaborative dell’informazione e “Copilot agents” un editor per l’automazione di processi di business aziendali. Copilot 365 è ora integrato non solo con Microsoft Teams ma anche con altri servizi Microsoft 365 come OneDrive e PowerBI.

Alcune funzionalità sono solo in parte o saranno presto disponibili, come la funzione di prioritizzazione della inbox di Outlook che promette di aiutare a dare priorità ad alcuni messaggi di posta elettronica a seguito dell’analisi di tutti i messaggi.

La funzione Pages

Già dal primo rilascio Copilot 365 non era semplicemente disponibile nelle applicazioni Office ma aveva anche una sua pagina all’interno del portale o dell’applicazione Microsoft 365. La sua prima incarnazione era quella di aggregare i dati di un utente presenti nella piattaforma aggregandoli con l’ausilio del large language model.

La nuova iterazione rende Copilot un’applicazione a se stante sia per chi usa Copilot 365 che per chi si limita ad usare Copilot Web senza l’integrazione dell’AI nelle applicazioni e con i propri dati.

Immagine che contiene testo, schermata, software, schermoDescrizione generata automaticamente

La funzionalità Pages viene proposta in questa interfaccia al termine di una risposta dell’assistente, e cliccando sul tasto “Modifica in pages” si apre un pannello che richiama molto OneNote e che consente di modificare e annotare il risultato e di condividerlo con altri utenti.

Immagine che contiene testo, schermata, CarattereDescrizione generata automaticamente
Immagine che contiene testo, schermata, Carattere, documentoDescrizione generata automaticamente

Sebbene Microsoft usi in alcune presentazioni il termine “canvas” per riferirsi a Pages le sue funzioni e il suo ruolo sono completamente diversi dalla funzione Canvas di OpenAI.

L’idea che l’interazione con l’AI sia un dialogo piuttosto che un’interazione magica in cui un sistema risolve un problema con una sola domanda rende necessario poter memorizzare i semilavorati delle interazioni e modificarli in modo da poter capitalizzare sul lavoro già svolto. Si tratta di una tendenza che stanno seguendo tutti i big.

Il processo creativo richiede inoltre strumenti semplici senza troppe funzioni, non è un caso che stiano nascendo queste interfacce essenziali prive di molte funzioni che serviranno solo in una fase successiva. La memorizzazione di una chat sembra sempre più inadeguata per supportare questo modo di operare ecco quindi la necessità di questi nuovi strumenti. Allo stesso tempo l’uso di strumenti come OneNote che in parte svolgono lo stesso ruolo non è altrettanto naturale anche se Copilot è in grado di interagire anche con esso.

Excel potenziato dall’AI

La prima iterazione di Copilot in Excel era decisamente deludente. La nuova iterazione invece svolge molti dei compiti che uno si attenderebbe da un assistente intelligente in Excel incluso poter manipolare i dati nei fogli che non siano già tabelle. È possibile richiedere analisi sui dati che portano Excel a proporre la generazione di visualizzazioni come, ad esempio, tabelle Pivot. L’integrazione è però più potente: per alcune analisi Excel è capace di generare codice Python ed eseguirlo in modo analogo a quanto fa il Data Analyst di OpenAI.

I programmi Python generati non sono solo eseguiti ma possono essere modificati direttamente all’interno del foglio di lavoro come se si trattasse di una cella standard di Excel. Questa integrazione, seppur specialistica, è forse la caratteristica più importante poiché porta l’analisi dati in Excel ad un nuovo livello, aprendo potenzialmente all’accesso di librerie e modelli AI capaci anche di eseguire in locale come la famiglia Phi sviluppata da Microsoft. La funzione potrebbe aprire a nuovi usi locali dell’AI sfruttando le capacità dei processori AI PC che sono ottimizzati per eseguire reti neurali.

Un esempio pratico con gli OpenData del Miur

Giocando con gli OpenData del Ministero dell’Università e della Ricerca sono riuscito ad analizzare i fogli CSV ponendo domande a Copilot. Il funzionamento è sorprendente anche se contrariamente alle promesse non sempre si riesce ad ottenere grafici o previsioni scritte in Python. In ogni caso adesso si tratta di uno strumento molto utile che accelera molto il processo di analisi in Excel.

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I miglioramenti in Word e Powerpoint

Copilot in Word e PowerPoint è migliorato anche se si tratta di un’evoluzione delle funzionalità e non una rivoluzione come per excel. Sono meno le volte in cui uno fa una domanda e rimane deluso da risposte che si scusano per non riuscire a soddisfare una richiesta.

In PowerPoint spicca il narratore, un’interfaccia che consente interattivamente di preparare lo scheletro di una presentazione su un certo argomento.

Nello spirito di sviluppo incrementale dei contenuti è possibile modificare la lista chiedendo inserimenti o riordinando le varie sezioni. Il narratore propone quindi le slides della presentazione seguendo lo storyboard concordato con l’utente.

L’integrazione in Word è stata migliorata consentendo di richiedere cambi di tono nell’esposizione, e migliorando il generatore della prima bozza del documento. Rimane il grande disappunto di non poter richiedere modifiche alla formattazione del documento anche se è comprensibile la riluttanza ad abilitare azioni che richiederebbero potenzialmente molte modifiche all’autore per verificarne la corretta esecuzione.

L’integrazione in OneDrive

La possibilità di chiedere direttamente dall’interfaccia Web di OneDrive informazioni su un documento con Copilot è una novità degna decisamente di nota. Accelera il processo di verifica di file e consente di avere azioni semplici come “genera domande frequenti dal documento” a portata di mano senza dover aprire i documenti stessi.

Ho scoperto che ho più spesso di quanto credessi bisogno di fare domande semplici sui miei file ed ho quindi apprezzato di non dover seguire il rituale di aprirne uno alla volta. Assolutamente da provare l’abilità di selezionare più file per chiedere un riepilogo o addirittura un confronto tra di essi.

Un passo avanti verso l’assistente personale integrato

La nuova “ondata” di Copilot 365 è sicuramente un passo avanti nella visione di avere un assistente personale integrato con i propri dati. L’AI spinge anche per l’introduzione di nuovi strumenti come Pages e nuovi pannelli nelle applicazioni a cui siamo abituati. Le capacità di analisi e sintesi sono decisamente migliorate, mancano ancora delle azioni all’interno degli applicativi office che sembrerebbero naturali, ma penso che sia solo questione di tempo e di sviluppo.

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