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Def, Sacco: “Tante cose positive sul digitale, ma manca una strategia chiara per il futuro”

Il Def riassume i provvedimenti in materia di digital già fatti dal Governo. Tanti gli aspetti positivi, ma la percezione è che manchi un quadro d’insieme ben definito e una strategia per il lungo periodo, di cui tuttavia gli imprenditori e tutto il Paese avrebbero bisogno in questo momento

Pubblicato il 10 Apr 2019

Francesco Sacco

docente di management consulting all'Università Bocconi di Milano

humandigital

Il Def richiama provvedimenti già fatti sul digitale. È un riassunto ed è quindi un momento utile per fare il punto sulla strategia del Governo sul tema. È il caso del provvedimento sulla blockchain, che è positivo e del quale entro maggio aspettiamo le linee guida Agid. Oppure le nuove regole del procurement pubblico per favorire le startup e pmi innovative: molto positive. Idem l’Innovation Act.

Un quadro complessivo poco chiaro

Per Industria 4.0, gli incentivi cloud sono vera novità, il ritorno del super ammortamento è una cosa intelligente. Ma tutte queste cose sono episodiche: un imprenditore non riesce a programmare gli investimenti. Il credito d’imposta non c’è più per le grandi aziende e per le piccole è stato ridotto.

Il problema del digitale in Italia è l’adozione, l’implementazione. Emblematico il caso dei voucher per sovvenzionare gli abbonamenti alla banda ultralarga. I voucher – 1,2 miliardi di euro – non arrivano ancora eppure sarebbero utili per spingere il settore. Sono partiti in Regno Unito, Grecia; noi abbiamo avuto l’idea per primi, con il governo Renzi, e ora siamo sorpassati da tutti. Il def richiama gli investimenti fatti sul Wi-Fi pubblico, ma bisogna capire quanto serva davvero all’Italia in un momento in cui bisognerebbe forse aiutare gli operatori a sviluppare il 5G e la fibra.

Sempre sull’aspetto dell’implementazione, mi sono sembrati demotivati – da incontri pubblici recenti – il dg dell’Agid e il commissario dell’Agenda digitale. Perché è complicato far partire la trasformazione digitale nella PA. In generale: tante cose positive, nel piano del Governo per l’innovazione, ma il quadro è poco chiaro. E soprattutto per il lungo periodo non si riesce a capire quale sia la strategia complessiva. Ma è proprio ciò di cui gli imprenditori e l’Italia hanno davvero bisogno ora.

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