Instaurare un dialogo costante tra i decisori istituzionali e le aziende tecnologiche è oggi fondamentale al fine di garantire un progresso responsabile e condiviso. Senza un adeguato coordinamento, si pione, infatti, il rischio che i sistemi operino con normative obsolete, incapaci di sfruttare appieno le opportunità offerte dall’innovazione.
La Digital Policy Agenda for Europe di IBM
In questa prospettiva IBM ha presentato la Digital Policy Agenda for Europe in cui propone alcune raccomandazioni per il nuovo mandato degli Organi Istituzionali dell’Unione Europea, con l’obiettivo di incoraggiare i responsabili politici a promuovere un’innovazione aperta e la competitività. Il documento, articolato in sei punti, invita i leader dell’EU a mettere in atto politiche digitali in grado di:
- Fare in modo che un’intelligenza artificiale affidabile sia una realtà in tutta Europa
- Migliorare la competitività digitale dell’Europa
- Rinforzare la resilienza attraverso la collaborazione tra partner di fiducia
- Ripristinare una politica commerciale aperta dell’UE
- Promuovere una crescita green
- Ridurre il digital gap delle competenze
Promuovere la fiducia e l’adozione responsabile dell’AI
I prossimi anni saranno fondamentali per rafforzare la fiducia nell’AI, è importante incoraggiarne un’adozione responsabile liberandone il potenziale in termini di benefici e valore economico per la società. In particolare, è necessario proseguire in modo armonico nella scia dell’AI Act, attuando un “approccio basato sul rischio” che possa coniugare la tutela dei diritti dei singoli con il giusto stimolo all’innovazione. Altro aspetto necessario è promuovere un approccio aperto all’AI dove possano convergere idee e prospettive diverse in uno sviluppo delle tecnologie di comunità, favorendo la partecipazione dei diversi soggetti e la multidimensionalità necessaria per un approccio inclusivo, etico e trasparente.
Leadership digitale e quantum computing
Al fine di favorire la leadership digitale dell’Europa, è però opportuno attivare una fattiva collaborazione sulle nuove tecnologie tra partner di eccellenza che condividono valori comuni. Un settore strategico in cui l’Europa trarrebbe grande vantaggio da questo approccio collaborativo è quello relativo al Quantum Computing, con una specifica attenzione al tema della sicurezza e della crittografia post quantistica.
Come detto, le nuove tecnologie rappresentano forze capaci di ridefinire i contorni della nostra realtà ed è indispensabile che le persone siano in grado di avere piena comprensione dell’enorme potenziale e dei rischi a esse associati.
L’importanza di formazione e competenze digitali
La formazione delle nuove competenze rappresenta quindi un impegno comune in cui ricercare e costruire un costante allineamento tra domanda e offerta in un mercato del lavoro in continua evoluzione.
Non dimenticando poi il grande contributo del digitale per quanto riguarda le sfide dell’emergenza climatica e dell’importanza di una collaborazione a tutto campo per gestire un problema globale.
L’agenda digitale italiana e la necessaria sinergia pubblico-privato: le aree chiave
La “Digital Policy Agenda per l’Europa” vuole sì fornire un contributo costruttivo al prossimo mandato dell’Unione Europea, ma riteniamo possa offrire anche spunti di riflessione in relazione alle sfide che il nostro Paese in tale ambito sta affrontando.
La nuova strategia nazionale per l’AI, il piano strategico per la cyber sicurezza, il percorso di modernizzazione della PA, il nuovo pacchetto di Industria 5.0, che pone l’accento sulla sostenibilità e il grande impegno sulla formazione, sono gli ambiti che auspichiamo siano sempre più punto di incontro tra pubblico e privato per costruire insieme la leadership digitale e la competitività dell’Italia.
Un approccio di sistema per garantire coerenza e allineamento
Un’agenda Paese a tutto campo a cui tutti sono chiamati a portare il proprio contributo; un quadro di riferimento atto a governare una trasformazione di tale complessità richiede sì una comprensione delle potenzialità offerte dalla tecnologia, ma non può prescindere dalla definizione di regole chiare, di un sistema di policy, risultato di un approccio di sistema, di un confronto e della partecipazione dei diversi stakeholder al fine di garantire coerenza e allineamento. Molte le aree di impegno che possono essere messe a sistema in questa ottica.
Un modello di intelligenza artificiale aperto, trasparente e affidabile per imprese e PA
Un modello di intelligenza artificiale aperto, trasparente e affidabile per imprese e pubbliche amministrazioni per supportare la competitività e l’efficienza dei diversi comparti e la forte integrazione con l’ecosistema in una prospetiva di co-creazione.
La leadership nel campo del calcolo quantistico, settore in cui collaboriamo con molti Paesi nel mondo per favorirne la comprensione e lo sviluppo di competenze locali capaci di accelerarne l’adozione contribuendo alla competitività del Sistema Paese.
Formazione delle nuove competenze
Ulteriore potenziale ambito di collaborazione risiede nell’impegno sul versante della formazione delle nuove competenze in cui il programma “Skillbuild” rappresenta un modello di sinergia tra partner e istituzioni per l’erogazione di corsi gratuiti che abilitano studenti e lavoratori a competere nel mercato del lavoro. A livello globale siamo impegnati a formare 30 milioni di lavoratori entro il 2030 e abbiamo recentemente annunciato, oltre a un programma specifico per l’AI, un percorso dedicato alla Cybersecurity che in Europa si prefigge di coinvolgere circa 25.000 cittadini entro il 2026.
In Italia, abbiamo investito nella creazione della CyberAcademy, punto di riferimento del sopra citato programma, che offre un luogo a disposizione della PA, di imprese e del mondo dell’Accademia e della Ricerca per creare le competenze del futuro e per affrontare consapevolmente le opportunità offerte dal digitale.
Sono tutti esempi di come la sinergia tra pubblico e privato possa accelerare la trasformazione del Paese, in un contesto favorevole all’innovazione per tutti, che non lasci indietro nessuno.