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Export per le imprese artigiane: ecco come renderlo un successo



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Crescono il turismo, la domanda internazionale del food, l’export dei settori della moda, legati al Made in Italy, spesso artigianali. Ecco come avviene l’internazionalizzazione delle imprese artigiane, anche grazie al digitale e all’AI

Pubblicato il 24 ott 2023

Marco Accornero

Segretario generale di Unione Artigiani e consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi



L'export per le imprese artigiane: i fattori che ne determinano il successo

L’importanza dell’export per le imprese artigiane è determinata da alcuni fattori. Da un lato, la caratteristica delle nostre imprese è di poter crescere grazie a una domanda estera, dunque “export led”. Dall’altro lato, la possibilità di modificare i mercati di riferimento e poter trovare in momenti anche difficili nuove imprese in Paesi meno esplorati in precedenza, rafforzando la capacità di reazione dell’impresa alle contingenze più locali o connesse ai mercati più tradizionali.

Oggi le strutture sociali tradizionali si trovano impegnate con un particolare sostegno e con risultati alla fine positivi, in un mondo che cambia, grazie soprattutto all’innovazione. Anche nei rapporti internazionali è importante essere in grado di sviluppare queste capacità.

L’internazionalizzazione delle imprese del nostro territorio è sempre più caratterizzata dalla connotazione ambientale ed energetica e dalla capacità digitale insieme all’intelligenza artificiale. Si tratta di fattori destinati a incidere profondamente sulla capacità delle imprese, in particolare quelle artigiane, di presidiare i mercati esteri. Ecco come.

Italian Export Forum in NYC. Video integrale

L’export delle imprese artigiane: la forte vocazione delle Pmi

Nell’artigianato, troviamo spesso imprese che hanno una forte vocazione internazionale. Pur avendo dimensione generalmente piccola o media, sono capaci di presidiare un patrimonio di valore inestimabile.

Ognuna si può identificare per il fatto di avere una propria storia da raccontare, una produzione artigiana particolare e difficilmente imitabile, proprio perché si è formata in una bottega impegnata a realizzare una propria linea caratteristica da decenni o in alcuni casi da tempi ancora più antichi, che affonda le radici in un passato di arte, di storia d’impresa e di esecuzioni manuali, nonché creazioni uniche e di grande livello.

Si tratta di elementi che accomunano diverse situazioni, che esprimono una tipicità nella realtà imprenditoriale dei nostri territori, percorsa dalle proposte che resistono nel tempo di imprese storiche conosciute da generazioni.

A queste aziende artigianali si aggiungono certamente nuove imprese, realtà imprenditoriali in evoluzione, spesso capaci di legarsi al substrato storico esistente, attraverso reti che creano una serie di intrecci aziendali, che si incrociano e si sommano in un mercato, attento alle proprie origini e tradizioni e che insegue incessantemente il cambiamento.

L’attenzione alla sostenibilità delle imprese artigiane

In particolare la domanda internazionale emergente oggi è legata all’ambiente, in un pianeta sempre più a rischio, che richiede comportamenti e prodotti sempre più responsabili da parte di imprese e persone. In questo contesto, gli imprenditori artigiani si stanno portando avanti su questo fronte, con il vantaggio di essere in molti casi attenti all’ecosistema già dal passato, in quanto nell’artigianato si nota in molti casi un’attenzione particolare alla natura, per esempio per la scelta dei materiali o in un’organizzazione aziendale tesa a valorizzare le persone e le loro conoscenze specifiche, che rappresentano la vera forza della competitività, in un’azienda attenta ai valori in modo naturale.

Il ruolo di una nuova classe di manager

Centrali anche nelle operazioni di scambio sono le stesse persone, con la loro particolare propensione all’estero. Ci sono infatti imprenditori pronti più di prima a guardare ai mercati esteri anche con una nuova formazione e attraverso gli avvicendamenti, anche familiari, alla guida delle imprese esistenti, con l’affiancamento e l’ingresso di nuovi responsabili ai vertici aziendali.

Fare rete: un fattore che spinge l’export delle imprese artigiane

Oggi, infatti, ancora più che in passato, occorre per la nuova impresa costruire una rete e si conferma, accanto alle tecnologie, la centralità dei valori umani, della persona, delle famiglie nel caso delle imprese di famiglia.

Come settori maggiormente propensi agli scambi, crescono i servizi alla persona, che sono spesso attività artigianali, fondate sulla cura e quelli per le imprese. In parallelo, per aiutare le aziende a gestire il nuovo corso, crescono le attività di direzione aziendale e consulenza.

L’esempio del turismo

Il turismo continua a fare da traino. Le persone sono tornate a viaggiare e i nostri territori offrono delle bellezze con una forte capacità attrattiva anche a livello internazionale. Di conseguenza a questo ambito si rivolge la capacità di esportare, nel turismo, nei trasporti e nella mobilità, grazie alla nascita di nuovi sistemi per gli spostamenti locali e a lungo raggio.

Made in Italy: una domanda in crescita nel food e nella moda

Positiva la domanda internazionale nel food, grazie all’offerta di prodotti locali di qualità, con ricette radicate nella tradizione.

Crescono poi i settori della moda, legati al Made in Italy, conosciuti nel mondo, spesso artigianali, come la sartoria e confezione di abbigliamento, la creazione di articoli in pelle.

Per quanto riguarda le imprese artigiane in particolare, siamo impegnati in aree di intervento, grazie al potenziamento delle informazioni, dell’attività divulgativa, un rafforzamento delle attività di sensibilizzazione, una diffusione dei progetti già in atto, anche per far conoscere le buone pratiche e i migliori esempi. Si tratta di sviluppare una crescente competitività delle nostre imprese.

Conclusioni

Per diventare attrattivi sui mercati esteri è importante rafforzare le nuove tecnologie come 4.0 e l’intelligenza artificiale, a cui occorre affiancare formazione e nuovi modelli di business.

Abbiamo infatti evidenza dei risultati positivi che possono ottenere imprese anche antiche e storiche, pronte ad aprire ad una logica di innovazione 4.0 e di attenzione all’intelligenza artificiale, in quanto possano attualizzare il proprio modello di business su queste basi.

Sono proprio queste imprese che raggiungono una capacità di esportare maggiore rispetto alle altre. In questa logica possiamo dire che la modernizzazione dell’impresa viene anche trainata dalla sua capacità di esportare e dalle richieste dei partner esteri che sono anch’esse concentrate su valori innovativi e ambientali, elementi e valori sempre più importanti nel quadro del mercato globale.

Trainano negli scambi internazionali alcuni territori, come nel caso di Milano, punta avanzata nel Paese, con benefici per le imprese che toccano anche donne e giovani, in un contesto di rapida crescita tecnologica. I

n sintesi, la capacità di esportare per le imprese artigiane rappresenta una grande opportunità per allargare i propri mercati di riferimento e per avere una crescente domanda, che possa emergere da nuovi Paesi.

Ora occorre uno sforzo di notevole entità e l’acquisizione delle capacità necessarie per poter mettere in atto queste relazioni internazionali e per la gestione degli scambi.

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