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Extended reality e metaverso: la nuova frontiera dell’innovazione industriale in Italia



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Le tecnologie di extended reality (XR) e il metaverso stanno rivoluzionando vari settori, con un crescente impatto nel mondo B2b/B2e. In Italia, progetti nel Manifatturiero e nella Sanità sfruttano XR per migliorare operazioni, formazione e collaborazione. Nonostante le sfide, queste tecnologie promettono significativi benefici in termini di efficienza e innovazione

Pubblicato il 11 giu 2024

Claudio Conti

Ricercatore dell’Osservatorio Realtà Aumentata & Metaverso del Politecnico di Milano

Marta Valsecchi

Direttrice dell'Osservatorio Extended Reality & Metaverse del Politecnico di Milano



metaverso

Le tecnologie Extended Reality (XR) e il concetto di metaverso stanno prendendo piede con una velocità impressionante, rivoluzionando il modo in cui percepiamo e interagiamo con il mondo digitale. Queste tecnologie, che combinano realtà virtuale, realtà aumentata e realtà mista, stanno modificando non solo l’esperienza dei consumatori ma anche le dinamiche operative delle aziende.

In questo scenario in costante evoluzione, l’Italia si sta posizionando come un attore chiave nel panorama internazionale. Le applicazioni di XR e metaverso stanno trovando terreno fertile nelle imprese italiane, soprattutto nell’industria manifatturiera, dando vita a nuovi modelli di business centrati sulla digitalizzazione.

Dal marketing alle vendite, le opportunità offerte da queste tecnologie sono molteplici: vediamo come questi sviluppi stiano plasmando il futuro dell’industria italiana e quali siano le prospettive per gli anni a venire.

Introduzione alle tecnologie XR e al Metaverso

Le tecnologie di XR, ossia realtà aumentata, mista e virtuale, permettono di arricchire la realtà fisica di elementi digitali o di implementare ambienti virtuali a sé stanti. Queste tecnologie consentono di creare esperienze di ingaggio degli utenti fortemente interattive e immersive. Non si tratta di tecnologie completamente nuove, ma le evoluzioni (in termini sia di hardware sia di software) degli ultimi anni e quelle previste nel prossimo futuro fanno intravedere un ampio numero di scenari di applicazione, in tanti settori differenti.

Parallelamente, tali tecnologie potrebbero costituire la base per lo sviluppo del metaverso, di cui si è tanto parlato, in particolare nel corso del 2022, a valle del rebranding di Facebook in Meta. Il metaverso può essere definito come un “ecosistema immersivo, persistente, interattivo, sincrono e interoperabile di mondi virtuali che possono essere connessi anche con il mondo fisico, in cui gli utenti hanno la possibilità di replicare o potenziare le proprie attività (es. collaborare, socializzare, lavorare, giocare) e di creare e possedere asset, accessibile grazie alle tecnologie di Extended Reality”[1].

Anche se l’interesse dei media generalisti su questo tema si è spento, l’attenzione degli operatori del settore è rimasta elevata. Sono molti i segnali in questa direzione: gli investimenti delle Big Tech a cui si è aggiunta Apple; l’interesse della Commissione Europea a conoscere e regolamentare il fenomeno; la presenza del tema al secondo posto, dopo l’intelligenza artificiale, nei report di technology foresight pubblicati dal 2023 in avanti; la presenza di importanti centri di ricerca a livello internazionale. L’intento è lavorare per costruire le fondamenta di una nuova frontiera dell’interazione fisico-digitale, indipendentemente dal nome che poi prenderà.

I progetti XR nel contesto internazionbale

A livello internazionale, a partire dal 2018, all’interno dei mondi virtuali (che quindi, se interconnessi, potrebbero andare a costituire il Metaverso) sono stati annunciati pubblicamente 736 progettualità. Di queste, 589 progetti (80%) sono focalizzati sul consumatore finale mentre 147 sono dedicati al mondo business (B2b) o ai dipendenti delle imprese (B2e).

Se in passato queste tecnologie sono spesso state utilizzate dalle aziende in ottica B2c, ad esempio con l’obiettivo di fornire nuovi servizi ai propri consumatori o di trovare modi alternativi per relazionarsi con essi, nel 2023 è cresciuta, anche lato industriale, la consapevolezza delle opportunità offerte da queste tecnologie, per il potenziamento dei processi interni e per la collaborazione e cooperazione da remoto tra dipendenti: nell’ultimo anno è diminuito il numero di nuove progettualità rivolte al consumatore finale (-50% rispetto al numero di nuovi progetti lanciati nel 2022) mentre sono cresciuti i nuovi progetti in ottica B2b/B2e (+84%).

Focalizzando l’attenzione sul contesto italiano e allargando l’analisi non soltanto ai progetti sviluppati all’interno dei mondi virtuali (71 in Italia rispetto ai 736 complessivi) ma, più in generale, a tutti i progetti che sfruttano le tecnologie di Extended Reality (che comprendono quindi la Realtà Aumentata, la Realtà Mista e la Realtà Virtuale), troviamo 482 progetti (301 progetti in ambito B2c e 181 in ambito B2b/B2e), attivi in Italia a partire dal 2020.

Le applicazioni dell’extended reality e del metaverso per il mondo industriale in Italia

Per quanto riguarda il mondo B2b/B2e i principali settori in Italia che sviluppano progetti con queste tecnologie sono il Manifatturiero e il mondo Sanità/Pharma, con rispettivamente 55 casi (30% del totale) e 34 (19%). Altri settori rilevante sono quello del Training&Consulting che, nel 2023, ha visto una crescita del 50% delle nuove progettualità, arrivando a contare 20 progetti (11%) e il mondo Energy&Utility 16 progetti (9%). Più marginali i progetti in ottica B2b/B2e sviluppati da altri settori come il Retail (6%), la PA (6%) e il mondo Logistica e Trasporti (3%). Nel 2023 aumentano però aumentano anche gli altri settori (16% del totale) che sperimentano queste tecnologie (es. real estate, professionisti).

Operations

Il primo ambito, quello maggiormente rappresentato, è quello delle Operations. Il 43% dei casi B2b/B2e individuati in Italia risiede in questo ambito e, in particolare, la quasi totalità dei casi riguarda il supporto alla forza lavoro, iniziative che utilizzano l’Extended Reality per assistere sul campo i dipendenti: attraverso la realtà aumentata e la realtà mista, ad esempio, gli operatori industriali possono accedere a istruzioni dettagliate e ricevere supporto in tempo reale mentre eseguono compiti di manutenzione (come nel caso di Tecnogen, Ferrovie Nord) o di controllo qualità dei prodotti (es. ABB, Coca Cola). Cominciano, inoltre, a svilupparsi progetti per la collaborazione anche nella prototipazione e nella progettazione dei prodotti (es. CNH Industrial).

Organizzazione

Il secondo ambito di applicazione riguarda l’Organizzazione (42%), in particolare con applicazioni legate alla formazione della forza lavoro interna all’azienda (es. Enel, Edison), con le tecnologie XR che offrono un ambiente sicuro e controllato per la formazione del personale, consentendo di simulare situazioni complesse e ridurre i rischi associati alla formazione pratica. Un’altra tipologia di progetti particolarmente sviluppata riguarda la creazione di spazi per la collaborazione (es. Ferroli, Ospedale Gemelli di Roma), offrendo un ambiente virtuale in cui i team possono collaborare in tempo reale, consentendo una comunicazione più efficace e una condivisione immediata delle idee. Infine, un altro utilizzo di queste tecnologie in ottica organizzativa riguarda i processi di selezione (come ad esempio la possibilità di svolgere colloqui in ambienti virtuali), o onboarding dei nuovi ingressi, per consentire loro di familiarizzare fin da subito con i luoghi di lavoro e i colleghi (es. Pwc, Accenture).

Marketing&Sales

Il terzo focus è il Marketing&Sales (14%) con progetti che si suddividono tra il supporto alla forza vendita e l’arricchimento dell’esperienza agli eventi (es. Iveco, Bosch), come ad esempio le fiere di settore. Le aziende possono utilizzare queste tecnologie per creare esperienze immersive per i clienti, consentendo loro di visualizzare, interagire e testare i prodotti in modi innovativi prima dell’acquisto.

Da ultimo, sono stati individuati pochi casi di Logistica (1%), in cui l’obiettivo è una migliore pianificazione e del layout degli spazi all’interno di un nuovo impianto, attraverso la progettazione della disposizione dei vari macchinari (es. FCA).

La prospettiva futura dell’XR e del metaverso nell’industria

Nonostante le sfide, l’adozione dell’Extended Reality e del metaverso nell’industria è destinata a crescere rapidamente nei prossimi anni. Se fino al 2020, a causa, in particolare di un’offerta tecnologica non ancora pienamente pronta (es. tecnologia immatura o troppo costosa), i progetti sviluppati sia nel B2c sia nel B2b/B2e erano prevalentemente stand-alone, ossia non integrati nei sistemi aziendali, e con obiettivi generici, negli ultimi anni l’approccio delle aziende è diventato più consapevole e strutturato, portando in diversi casi a ottenere a significativi benefici sia di efficacia (aumento di ricavi) sia di efficienza (riduzione dei costi). Nell’industria le tecnologie adottate, ad esempio, hanno avuto impatti su diversi ambiti: in ambito manutenzione hanno ridotto i costi delle trasferte, permettendo anche a operatori meno esperti di intervenire su macchinari sofisticati; in ambito produzione hanno diminuito gli errori con un aumento della produttività dell’impianto; in ambito formazione hanno aumentato l’efficacia del processo di apprendimento (riducendo di conseguenza le ore e i costi per queste attività).

Conclusioni

In conclusione, l’Extended Reality e il Metaverso rappresentano una nuova frontiera per l’innovazione, anche in contesti business e industriali. Sfruttando appieno il potenziale di queste tecnologie, le aziende possono trasformare i loro processi, migliorare le prestazioni e creare esperienze utente fino a prima non realizzabili. Tuttavia, è essenziale affrontare le sfide in modo proattivo e strutturato per garantire risultati tangibili.

Note


[1] Osservatorio Extended Reality & Metaverse, 2024

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