Nel 2024, le imprese che sanno sfruttare al meglio il potenziale dei dati si trovano di fronte a opportunità senza precedenti. Secondo un recente report del Capgemini Research Institute, Data-powered enterprises: The path to data mastery, in questo senso l’AI gioca un ruolo cruciale, perché permette alle aziende di trasformare i dati in valore reale. Tuttavia, nonostante i progressi tecnologici, emergono nuove sfide legate all’integrazione, alla gestione della sicurezza e all’etica, richiedendo competenze sempre più avanzate e un approccio strategico integrato.
La trasformazione dei dati: uno sguardo comparativo tra il 2020 e il 2024
Il nostro report rileva che, nel 2020, solo il 50% delle organizzazioni intervistate descriveva il proprio processo decisionale come guidato dai dati. Oggi questa percentuale è cresciuta fino al 60%, a dimostrazione che le imprese sono sempre più consapevoli del valore dei dati nel migliorare le loro operazioni e i risultati di business: un cambiamento che non riguarda solo la quantità di dati utilizzati, ma anche la qualità delle analisi che le imprese sono in grado di condurre grazie all’adozione di tecnologie avanzate come l’AI e il cloud.
Dal 2020 al 2024, il tasso di adozione del cloud per la gestione dei dati è passato dal 51% al 60%, permettendo alle organizzazioni di migliorare la scalabilità, la flessibilità e la rapidità di decisione. Questo progresso ha portato a un aumento degli investimenti in piattaforme e strumenti per la raccolta, l’esplorazione e l’analisi dei dati, con una crescita dal 54% al 76% nello stesso periodo.
Il ruolo centrale dei dati non strutturati
Se da una parte l’aumento dell’uso dei dati è evidente, dall’altra le organizzazioni si trovano a dover gestire una crescente quantità di informazioni non strutturate. Si stima che entro il 2025 la quantità di dati creati e gestiti globalmente sarà quasi tre volte superiore rispetto al 2020, e l’80-90% di questi dati sarà di natura non strutturata, ponendo le aziende di fronte a significative sfide.
Dalla nostra ricerca emerge come, ad oggi, solo il 49% dei dirigenti in ambito data (CDO) ritiene che le proprie organizzazioni siano ben preparate a gestire questo tipo di dati.
IA generativa: un potenziale ancora da sbloccare
La GenAI rappresenta una delle maggiori innovazioni nell’ambito dell’impiego aziendale dei dati. Circa il 60% delle aziende ha già avviato proof-of-concept per sfruttare la GenAI, e il suo potenziale di trasformazione è evidente. Tuttavia, il 75% dei dirigenti intervistati afferma che la vera sfida è riuscire a scalare questi progetti su larga scala.
Il sistema chatPG di Procter & Gamble
Un esempio di applicazione concreta è il sistema chatPG di Procter & Gamble, che ha introdotto oltre 35 casi d’uso per sfruttare i dati aziendali interni. Questa innovazione ha permesso all’azienda di migliorare l’efficienza e generare nuovi modelli di business, dimostrando come l’AI generativa possa essere utilizzata non solo per ottimizzare i processi esistenti, ma anche per creare nuove opportunità.
Nonostante ciò, solo il 42% delle organizzazioni dispone dei dati necessari per addestrare modelli di AI generativa.
Le vulnerabilità legate all’IA generativa
L’adozione della GenAI porta con sé nuove sfide in termini di sicurezza, etica e protezione dei dati. Secondo il report, il 48% dei dirigenti aziendali esprime preoccupazioni legate alla privacy e alla protezione dei dati, mentre il 46% segnala la vulnerabilità agli attacchi informatici come un problema critico. Inoltre, il 40% evidenzia il rischio di violazioni della proprietà intellettuale e del copyright, particolarmente preoccupante quando l’AI generativa utilizza dati sensibili o modelli di linguaggio esterni non controllati.
Questi rischi richiedono alle aziende di adottare misure di sicurezza avanzate e di sviluppare una governance robusta per garantire che i dati utilizzati per l’AI siano protetti da accessi non autorizzati e che i modelli AI non siano soggetti a manipolazioni o abusi.
Data Master: le organizzazioni leader nel panorama data-powered
Secondo i dati del nostro report, il 17% delle organizzazioni analizzate può essere classificato come “Data Master”, ovvero imprese che eccellono nell’uso dei dati per guidare il proprio business. Queste organizzazioni non solo hanno infrastrutture avanzate per la gestione dei dati, ma possiedono anche una cultura aziendale incentrata sui dati, con un forte allineamento tra la strategia aziendale e quella dei dati.
I Data Master ottengono risultati finanziari superiori rispetto ai loro concorrenti, con un incremento del 28% nella crescita dell’utile operativo rispetto alla media, e un miglioramento del 42% nella crescita dell’utile netto. Queste imprese hanno dimostrato una capacità superiore di monetizzare i dati, utilizzandoli per sviluppare nuovi prodotti, migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi.
La monetizzazione dei dati: un’opportunità in crescita
L’uso dei dati non si limita a migliorare i processi interni. Sempre più organizzazioni stanno monetizzando i propri dati, offrendo nuovi prodotti e servizi basati su di essi. Nel 2024, il 53% delle aziende dichiara di monetizzare i propri dati attraverso prodotti e servizi, un notevole aumento rispetto al 43% del 2020.
L’esempio di Walmart
Un esempio è Walmart, che ha lanciato Walmart Luminate, un servizio che analizza il comportamento e le percezioni dei clienti per fornire insights a marchi e fornitori. Il successo di Walmart Connect, la sua divisione pubblicitaria basata sui dati, ha contribuito a una crescita del 28% nel 2023, generando 3,4 miliardi di dollari.
Il ruolo delle infrastrutture cloud e l’adozione dell’IA
La modernizzazione delle infrastrutture cloud continua a essere una priorità per le organizzazioni che cercano di diventare data-powered. Nel 2024, il 60% delle imprese ha adottato strumenti di analisi dei dati nel cloud, e il 76% ha investito in piattaforme di analytics, rispetto al 54% del 2020. Questi investimenti non solo migliorano la capacità delle aziende di gestire grandi volumi di dati, ma facilitano anche l’adozione e lo sviluppo di modelli di IA più avanzati.
Sostenibilità e dati: una nuova priorità aziendale
Oltre alle questioni tecnologiche, le organizzazioni stanno prestando sempre maggiore attenzione alla sostenibilità legata alla gestione dei dati. Il 72% delle aziende ha stabilito obiettivi per ridurre l’impronta di carbonio generata dai dati, e l’83% dei dirigenti considera la sostenibilità una componente fondamentale della propria data strategy. Questo include la riduzione dei dati non necessari e l’ottimizzazione delle infrastrutture cloud per limitare l’impatto ambientale delle operazioni aziendali.
L’evoluzione delle imprese data-powered è in pieno sviluppo e rappresenta una delle trasformazioni più significative del panorama aziendale moderno. Le organizzazioni che sapranno sfruttare al meglio il potenziale dei dati e dell’AI non solo miglioreranno le proprie performance, ma saranno anche in grado di innovarsi, sviluppando nuovi modelli di business e prodotti in linea con le esigenze del mercato. Tuttavia, la strada verso il successo richiede investimenti costanti nelle infrastrutture tecnologiche, competenze avanzate e una forte attenzione alla sicurezza, all’etica e alla sostenibilità. Solo così sarà possibile superare le sfide attuali e diventare veri leader nel mondo data-powered.