LA SCHEDA

Industry 4.0, tutte le misure sul lavoro

Pubblicato il 28 Mar 2017

Le norme del piano Industria 4.0 sono inserite nella Legge di Stabilità 2017. Ecco una breve sintesi di quelle che riguardano il capitolo lavoro:

  • Incentivo produttività (comma 160 legge di Stabilità): vengono alzati i tetti a cui si può applicare la tassazione agevolata al 10% sul premio di produttività. Il premio di produttività è alzato a 3mila euro (dai precedenti 2mila), che possono arrivare a 4mila (dai precedenti 2mila 500 euro) nel caso di partecipazione dei lavoratori all’organizzazione del lavoro. Si applica a redditi fino a 80mila euro (prima il tetto era 50mila euro). E’ possibile trasformare l’incentivo alla produttività in strumenti di welfare aziendale (contributi alle forme pensionistiche complementari, contributi di assistenza sanitaria, azioni della società, mensa e buoni pasto, servizi di trasporto collettivo, servizi di educazione per i familiari), che non concorrono alla formazione del reddito (e ai quali di conseguenza non si applica la tassazione agevolata del 10%). Si tratta di: contributi alle forme pensionistiche complementari, contributi di assistenza sanitaria, azioni della società, mensa e buoni pasto, servizi di trasporto collettivo, servizi di educazione per i familiari.
  • Alternanza scuola lavoro (comma 308): incentivo contributivo per le imprese private per le assunzioni a tempo indeterminato, anche in apprendistato, entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio, di studenti che hanno svolto un periodo di alternanza scuola lavoro presso lo stesso datore di lavoro per almeno il 30% delle ore previste. L’incentivo è al 100%, fino a 3mila250 euro annui, è utilizzabile nel 2017 e 2018, con durata triennale.

Per quanto riguarda invece lo smart working, non si tratta del piano Industria 4.0 ma di un provvedimento legislativo indipendente, il cosiddetto Jobs Act del lavoro autonomo, che contiene le norme sul lavoro agile e nuove regolamentazioni per il lavoro autonomo. La legge è stata approvata alla Camera lo scorso 9 marzo, e deve tornare in seconda lettura al Senato per l’approvazione definitiva.  Lo smart working è definito come una forma di lavoro subordinato, senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici, la prestazione lavorativa viene eseguita in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno, entro i limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale.

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