la strategia

Industry 4.0, cosa possiamo imparare dalla Germania

In Germania Industria 4.0 è nata muovendosi verso lo sviluppo di una collaborazione di tutti gli stakeholder. Ora è partita una nuova fase che punta a scavalcare i confini nazionali ed instaurare nuove collaborazioni internazionali, soprattutto a livello europeo

Pubblicato il 08 Feb 2017

Daniele Tumietto

Dottore commercialista

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Si è parlato molto in Italia di Industria 4.0 dopo il recente incontro bilaterale Italia Germania, con le rispettive delegazioni guidate dai capi di Governo Gentiloni e Merkel, in cui si è parlato di crescita industriale ed in particolare di standard dell’Industria 4.0, di competitività delle PMI (piccole e medie imprese), di sostegno per le startup innovative, di formazione professionale e della normativa di supporto alla digitalizzazione.

Ma la Germania cosa ha fatto e come si sta muovendo? Rispondere a questa domanda forse ci aiuta a capire come possiamo imparare da loro, anche per migliorare le nostre proposte.

Il Governo Federale Tedesco con il piano di azione “Hightech-strategie” ha adottato nel 2010 come progetto principale nel suo piano di azione “Industrie 4.0”. Questo ha stimolato alcune tra le principali associazioni di operatori economici tedeschi (BITKOM, VDMA e ZVEI) a definire nel 2013 una piattaforma comune per il piano d’azione Industrie 4.0 che ha preso il nome di “Plattform Industrie 4.0”.

Nel 2015, la Plattform Industrie 4.0 è stata ampliata con il supporto del Ministero per gli Affari Economici e l’Energia ed il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca partendo da alcune semplici domande. Come può la Germania:

– diventare il principale fornitore di soluzioni per la fabbrica di Industria 4.0?

migliorare ulteriormente la propria competitività e la produzione attraverso Industria 4.0?

– svolgere un ruolo determinante nella definizione delle normazioni tecniche relative a Industria 4.0?

– far beneficiare dell’evoluzione verso Industria 4.0 anche le persone appartenenti al mondo del lavoro?

Per dare risposta a questi quesiti è nata Plattform Industrie 4.0 che ha lo scopo attivare un dialogo con tutti gli stakeholder interessati, quindi le aziende ed i loro dipendenti, i sindacati, le associazioni imprenditoriali, la ricerca universitaria e scientifica e la politica per fare un fondamentale impatto positivo per il paese nello sviluppo di Industria 4.0.

Sono quindi state condivise ed individuate raccomandazioni che hanno costituito la base per avviare, all’interno della Plattform, la scrittura degli standard necessari che servono come base per un quadro coerente e affidabile, cercando d’identificare (e dimostrare) gli effetti della produzione in rete ed il relativo valore, nonché i benefici di nuovi modelli di lavoro e di business. Ad oggi sono presenti nella Plattform Industrie 4.0 oltre 300 soggetti in rappresentanza di 159 enti pubblici e privati.

Da un punto di vista operativo la predetta piattaforma si occupa di sviluppare alleanze per la fase precompetitiva, al fine di far partire l’evoluzione della capacità imprenditoriali in Germania. Successivamente si vuole definire, attraverso l’individuazione delle tendenze più innovative di produzione del settore manifatturiero, un modello su come operare proattivamente per avviare e supportare una nuova modalità di produzione, con particolare focalizzazione su una visione e comprensione comune degli standard utili ad Industrie 4.0.

La piattaforma non scriverà le norme tecniche, non potendolo fare, ma ha il proposito identificare dove è necessaria un’azione per realizzare degli standard e, in tale contesto, esprimere attivamente le raccomandazioni al competente ente nazionale di normazione, che a sua volta li potrà portare all’interno dei competenti organismi europei (CEN, CENELEC ed ETSI) e internazionali (ISO).

Il lavoro all’interno della Plattform Industrie 4.0, è guidato dal Ministro Federale per gli affari Economici e dell’Energia e dal Ministro Federale dell’Istruzione e della Ricerca, e partecipano rappresentanti dell’industria, della scienza e dei sindacati. In esso sono presenti diversi gruppi di lavoro tematici in cui sono coinvolti esperti di produzione, industria e ricerca, tecnici di associazioni e sindacati che lavorano insieme nei seguenti gruppi di lavoro:

– di riferimento architetture, standard e le norme,

– per la ricerca e l’innovazione,

– sulla sicurezza dei sistemi in rete,

– sul quadro giuridico,

– sul lavoro, istruzione e formazione.

Inoltre è presente un ulteriore gruppo di lavoro che ha come obiettivo lo sviluppo della strategia per l’attuazione tecnica dei risultati dei vari gruppi di lavoro, in cui sono presenti oltre ai predetti rappresentanti, anche i funzionari dei dipartimenti del Governo Federale e gli Stati Federali per fornire una leadership politica forte, generando effetti di positivi nello sviluppo del dibattito socio-politico sugli effetti della “Industrie 4.0”. In questo contesto è naturalmente un vantaggio competitivo essere “first mover”.

La sfida è quella di utilizzare standard, normazione e regolamentazione tecnica per diffondere il modello tedesco “Industrie 4.0” mediante la cooperazione con altri paesi e le istituzioni sovranazionali, partendo dalla considerazione che il valore aggiunto della produzione digitale è generato nelle reti e pertanto esso non può essere circoscritto ai confini nazionali.

Fondamentale, come già detto, è la collaborazione con gli enti internazionali che si occupano di standard, ed in tal senso è stato creato il “Consiglio di Standardizzazione Industrie 4.0” che come obiettivo quello di indirizzare lo sviluppo di standard per la produzione digitale e coordinarle a livello nazionale ed internazionale, per accelerare i processi di standardizzazione secondo le effettive esigenze e, quindi, rafforzare la competitività internazionale della industria tedesca.

Ed è per questo che “Plattform Industrie 4.0” ha avviato da tempo collaborazioni internazionali a cominciare dalla stretta collaborazione con la Commissione Europea ed i paesi appartenenti al G20, ed in particolare anche con l’Industrial Internet Consortium (USA), l’Alliance Industrie du Futur (Francia) e la Robot Revolution Initiative (Giappone). Da ultimo è stato definito anche un memorandum d’intesa con la Cina per sviluppare un piano d’azione comune.

La settimana scorsa si è svolto ad Essen il First Stakeholder Forum Digitising European Industry, evento promosso dalla Commissione Europea ed organizzato dal Ministero per gli affari Economici e dell’Energia che ha avuto un grandissimo successo in termini di partecipazione e di temi trattati.

Sono state tracciate le principali linee di sviluppo di Industria 4.0, ora sta all’Italia stabilendo collegamenti con l’iniziativa tedesca e con quelle presenti in altri paesi, cercando di identificare passi futuri intrapresi con decisione e determinazione dal Governo e da tutti gli stakeholder interessati, partendo da standard e normazione tecnica settore dove grazie al lavoro dei Comitati Tecnici di Uninfo, l’Italia ha già dimostrato capacità di innovazione e leadership in Europa. A tal proposito il 23 febbraio prossimo partiranno i lavori della Commissione UNINFO UNI/CT 519 “Tecnologie IT per Industry 4.0”, un altro importante segnale del fatto che l’Italia vuole contare sugli standard futuri dell’industria.

Il Governo con il Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, il Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale Diego Piacentini ed il Responsabile Affari Regolamentari nazionali ed europei del Team per la trasformazione digitale Guido Scorza sono attesi ad una sfida importantissima e fondamentale per l’industria e l’economia Italiana: far recuperare il tempo perduto su Italia 4.0 e sviluppare un modello da esportare anche attraverso accordi internazionali che coinvolgano tutti gli stakeholder.

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