i dati Teha

Innovazione in Italia, come siamo messi: il quadro aggiornato



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Sebbene l’Italia si collochi al 24° posto nel TEHA – Global Innosystem Index, emergono eccellenze in settori specifici come la ricerca accademica e il successo delle domande di brevetto. Le proposte della InnoTech Community mirano a potenziare l’ecosistema innovativo italiano, promuovendo investimenti e sviluppo tecnologico

Pubblicato il 14 giu 2024

Gherardo Montemagni

Consultant, Innotech Hub di The European House – Ambrosetti

Corrado Panzeri

Partner e Head of Innotech Hub The European House – Ambrosetti



Strategia italiana per l’intelligenza artificiale 2024-2026

Nell’ultimo anno il mondo ha assistito a una continua crescita delle tensioni internazionali: dall’attacco di Hamas a Israele, all’interferenza degli Houthi nel commercio internazionale attraverso attacchi alle navi commerciali in transito nel Mar Rosso, fino al proseguimento dell’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina. Questi eventi hanno contribuito a una crescente incertezza economica per il contesto mondiale ed europeo.

Per affrontare questa crescente incertezza economica, è cruciale che ciascun Paese identifichi le aree che possono sostentere maggiormente la crescita economica, investendo risorse in maniera mirata e attuando politiche di stimolo allo sviluppo.

Tra queste, l’innovazione è senza dubbio un’area strategica su cui puntare, poiché risulta trasversale a più settori e permette all’ecosistema economico-industriale di essere competitivo a livello internazionale, abilitando la generazione di valore aggiunto a vantaggio dell’intera società nel lungo periodo.

Lo stato dell’innovazione misurata dal TEHA – Regional Innosystem Index

Il TEHA – Global Innosystem Index (TEHA-GII) di The European House – Ambrosetti rappresenta uno strumento in grado di fornire una valutazione completa delle prestazioni in ambito di innovazione di un paese. Tale indice misura in dettaglio i risultati di un ecosistema dell’innovazione, concentrandosi sui fattori fondamentali che influenzano la sua performance complessiva, identificando punti di forza e aree di miglioramento utili per guidare le decisioni strategiche nel campo dell’innovazione e dello sviluppo economico.

Il TEHA-GII consente il confronto della performance degli ecosistemi dell’innovazione di 37 paesi di riferimento (OECD, BRICCS e alcuni paesi chiave a livello mondiale, come Singapore) mediante l’analisi di 30 Key Performance Indicators (KPIs) raggruppati in 5 macrodimensioni: Capitale umano, Risorse finanziarie a sostegno dell’innovazione, Ecosistema innovativo, Attrattività dell’ecosistema ed Efficacia dell’ecosistema dell’innovazione.

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Figura 1 – The European House Ambrosetti – Global Innosystem Index 2024: Classifica dei 37 paesi (punteggio da 1 a 10). Fonte: Elaborazione The European House – Ambrosetti, 2024.

I risultati del TEHA-GII mostrano Singapore al primo posto con un punteggio di 5,41 (su un punteggio max di 10), seguito da Israele con 5,21 punti e dall’Estonia con 5,17. Nell’ultima classifica disponibile, l’Italia si trova al 24° posto, con un punteggio di 3,19.

Analizzando le diverse macrodimensioni del TEHA-GII 2024, emergono differenze significative per l’Italia. Per quanto riguarda la presenza di ecosistemi innovativi, categoria dove i primi paesi a occupare il podio sono Estonia, Singapore e USA, l’Italia occupa una posizione più arretrata al 32° posto. Tuttavia, si registra una performance più promettente per l’efficacia complessiva dell’ecosistema innovativo, dove l’Italia si colloca al 10° posto. Questa differenza nei risultati sottolinea la complessità del panorama dell’innovazione italiana e suggerisce aree di miglioramento per potenziare ulteriormente il suo ruolo nell’ecosistema globale dell’innovazione.

Figura 2 – Panoramica dei Paesi leader nelle cinque dimensioni dell’Indice TEHA – Global Innosystem 2024. Fonte: Elaborazione The European House – Ambrosetti, 2024.

Il posizionamento dell’Italia nell’Indice TEHA-GII

L’ecosistema italiano dell’innovazione si distingue per alcune eccellenze. Innanzitutto, la qualità della ricerca accademica, misurata dal numero di pubblicazioni per cento ricercatori, vede l’Italia al primo posto con 85,2 documenti pubblicati ogni 100 ricercatori, rispetto ai 73,0 dei Paesi Bassi e ai 70,7 dell’Irlanda (nel periodo 1996-2023).

Inoltre, l’Italia ottiene ottimi risultati nel tasso di successo delle domande di brevetto dove l’Italia si pone tra i primi cinque paesi al mondo, con un tasso di successo del 77%, a fronte del 93% della Francia e dell’85% del Belgio.

Anche sotto il profilo del capitale umano, l’Italia mostra punte di eccellenza. I ricercatori italiani sono tra i principali vincitori dei bandi ERC (European Research Council), posizionandosi al secondo posto con 57 vincitori, subito dopo la Germania che ne conta 66.

Nonostante questi punti di forza, l’ecosistema italiano della ricerca e dell’innovazione presenta alcune aree critiche che necessitano di interventi. Ad esempio, la quota di PIL destinata alla ricerca e sviluppo è solo dell’1,33%, significativamente inferiore al 3,13% della Germania e al 2,18% della Francia, e la percentuale di laureati in discipline STEM in Italia è del 21,1%, molto distante dal 35,0% della Germania, leader in Europa.

Il Rapporto del Technology Forum contiene queste e altre analisi, oltre a confronti internazionali, con l’obiettivo di fornire esempi concreti e specifici di politiche e azioni volte a potenziare la capacità di innovazione dell’ecosistema italiano.

L’innovazione al livello regionale: il TEHA – Regional Innosystem Index

Sebbene l’innovazione e la ricerca siano fenomeni globali, il loro impatto si riflette in modo tangibile a livello regionale. I territori diventano il luogo dove si manifestano e si concretizzano le dinamiche dell’innovazione, le quali influenzano direttamente lo sviluppo economico e sociale. Pertanto, comprendere le performance e le peculiarità delle diverse regioni diventa cruciale per trarre conclusioni significative sull’efficacia delle politiche di innovazione e per identificare opportunità di miglioramento e collaborazione a livello locale e internazionale.

Per questo motivo, The European House – Ambrosetti ha sviluppato il TEHA – Regional InnoSystem Index (TEHA – RII), che valuta le performance dell’innovazione di 242 regioni europee attraverso l’analisi di 11 KPIs raggrupati in 4 macrocategorie: Sviluppo Economico, Capitale Umano, Talento per l’Innovazione e Infrastrutture e Tecnologie Digitali.

Il TEHA – RII 2024 mostra la regione dell’Île-de-France è in testa alla classifica con un punteggio di 7,37 (su un max di 10), seguita da Stoccolma con un punteggio di 6,47. Le tre posizioni successive sono occupate da Hovedstaden (Danimarca), Helsinki-Uusimaa (Finlandia) e Praha (Repubblica Ceca) con rispettivamente punteggi di 6,09, 5,91 e 5,72.

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Figura 3 – The European House Ambrosetti – Regional Innosystem Index 2024: Calissifica delle top 50 Regioni Europee (punteggio da 1 a 10). Fonte: Elaborazione The European House – Ambrosetti, 2024.

Come si posizionano le regioni Italiane

Come si posizionano le regioni Italiane in questa analisi?

Nella classifica delle prime cinquanta regioni, tre regioni italiane si sono assicurate una posizione. La Lombardia si colloca al 39° posto con un punteggio di 4,13, seguita dalla Provincia Autonoma di Trento al 48° posto con un punteggio di 3,94. Infine, al terzo posto in Italia e al 49° in Europa si colloca la regione Lazio con un punteggio di 3,93.

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Figura 4 – Classifica delle Regioni Italiane secondo il TEHA – RII del 2020 e del 2024. Fonte: ElaborazioneThe European House – Ambrosetti, 2024.

Un aspetto significativo della performance delle regioni italiane è la netta disparità tra le regioni del Nord e del Sud, evidenziata dal fatto che le regioni meridionali si collocano tutte nella seconda metà della classifica a causa della significativa differenza nelle performance in termine di innovazione tra le due aree del paese.

Le proposte per l’ecosistema italiano della ricerca e dell’innovazione

La InnoTech Community si impegna attivamente a fornire linee guida chiare per orientare le decisioni dei policy maker, attraverso la formulazione di proposte volte a sostenere l’ecosistema italiano dell’innovazione. Queste 4 proposte sono il frutto di un’analisi dei risultati dei due indici (TEHA – GII e TEHA – RII), integrati con le informazioni collezionate tramite un nuovo strumento per la valutazione delle strategie di innovazione delle imprese in Italia (TEHA Barometer on Innovation), che ha coinvolto imprese italiane di diverse dimensioni:

  • Proposta 1: Incoraggiare gli investimenti in ricerca e sviluppo, sia pubblici che privati, per massimizzare il potenziale di innovazione e l’adozione di nuove tecnologie che consentano all’Italia di competere con i top performer internazionali.
  • Proposta 2: migliorare i processi di trasferimento tecnologico e rendere l’Italia un paese più attrattivo per gli investimenti di Venture Capital e Private Equity in grado di sostenere l’imprenditoria innovativa.
  • Proposta 3: sostenere il ruolo dell’Italia nella Presidenza del G7 come Paese guida per lo sviluppo di meccanismi di governance dell’Intelligenza Artificiale, al fine di promuovere uno sviluppo sicuro e sostenibile.
  • Proposta 4: lanciare un New Deal delle competenze per preparare i cittadini e le imprese italiane di oggi e di domani a prosperare in una società digitale e sostenibile.

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