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Intesa Sanpaolo: “L’innovazione passa per l’intelligenza artificiale”



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Intesa Sanpaolo considera l’intelligenza artificiale (AI) un pilastro del piano di impresa 2022-25. Investe in competenze e tecnologie per migliorare processi e servizi, inclusa la cybersecurity e l’analisi documentale. Collabora con enti di ricerca e sottolinea l’importanza del controllo umano e della formazione continua nell’uso dell’AI

Pubblicato il 9 mag 2024

Andrea Cosentini

Responsabile Data Science & Artificial Intelligence di Intesa Sanpaolo



intesasanpaolo

Per Intesa Sanpaolo l’intelligenza artificiale – settore presidiato dall’Area guidata da Massimo Proverbio, Chief Data, AI, Innovation and Technology Officer – rappresenta uno degli asset di sviluppo più importanti previsti dal piano di impresa 2022-25.

A livello di Gruppo, è stato stimato che l’AI fornirà un contributo totale a fine piano di circa 500 milioni di euro tra riduzioni di rischi e costi e aumento dei ricavi.

Intesa Sanpaolo ha investito e continua a investire risorse sulle migliori competenze e tecnologie, con l’obiettivo di rendere più efficienti i processi e sviluppare software per l’intelligenza artificiale che spaziano dalla valutazione degli investimenti al miglioramento dei servizi, dalla cybersecurity all’individuazione di eventuali problematiche, fino ad arrivare all’ausilio nella lettura di migliaia di documenti in tempi rapidissimi.

Ellis, l’assistente virtuale di Intesa Sanpaolo

Ellis, l’Assistente Virtuale presente sulle piattaforme online del Gruppo, utilizza l’intelligenza artificiale per fornire risposte immediate ai clienti all’interno dell’app, del sito internet e del numero verde della Banca. Con la comprensione di oltre 1000 argomenti e la capacità di eseguire più di 20 attività, Ellis risponde in linguaggio naturale offrendo un supporto di primo livello avanzato 24 ore su 24, in modo semplice e secondo le modalità di contatto preferite dal cliente. La soluzione si vuole integrare con i canali di assistenza tradizionali di Intesa Sanpaolo, in un modello di supporto ibrido in cui la tecnologia si affianca alla competenza dei gestori. Ellis è stato premiato proprio in questi giorni ai Qorus Accenture Innovation Banking Awards, ricevendo il primo premio a livello mondiale nella categoria ‘Reimagining the Customer Experience’.

Lisa: il tool di Machine Learning sviluppato internamente da Intesa Sanpaolo

Lisa (Linguistic Intelligence for Supervisory Awareness) è uno strumento di Machine Learning che Intesa Sanpaolo ha realizzato “in house” per le proprie persone, che aiuta a leggere e processare rapidamente migliaia di pubblicazioni sulla Supervisione Bancaria, analizzandole per identificare pattern di significati e ricercando correlazioni in modalità oggettiva che possono anche arrivare a evidenziare con largo anticipo tendenze future.

Intesa Sanpaolo e Aptus.AI: collaborazione per l’analisi della regolamentazione

Intesa Sanpaolo è inoltre la prima banca europea a utilizzare l’intelligenza artificiale per l’analisi della regolamentazione. Grazie alla collaborazione con la start-up italiana Aptus.AI, è stato messo a punto uno strumento che rende più efficiente la lettura e l’esame di migliaia di documenti, consentendo alle persone del Gruppo di concentrarsi su attività di analisi ad alto valore aggiunto.

La sicurezza informatica in Intesa Sanpaolo: l’IA come strumento di prevenzione

Sul fronte della cybersecurity, Intesa Sanpaolo ha adottato da tempo una strategia di sicurezza informatica in cui gioca un ruolo determinante l’implementazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per il rilevamento precoce delle minacce. L’utilizzo dell’AI si affianca e non sostituisce l’elemento umano, per questo il Gruppo pone la massima attenzione all’aggiornamento continuo delle proprie regole di sicurezza, alla collaborazione con partner di fiducia e alla formazione continua delle persone.

L’Artificial Intelligence Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center e la collaborazione con CentAI

All’implementazione di questi e molti altri servizi per clienti e risorse del Gruppo realizzati dal Centro di Competenza sull’intelligenza artificiale si aggiungono le attività di ricerca applicata dell’Artificial Intelligence Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center, che esplora l’innovazione di frontiera per implementare la trasformazione digitale del Gruppo, delle imprese clienti e del Paese, e la collaborazione con centri di ricerca di eccellenza a livello mondiale, come il torinese CentAI (Center for Artificial Intelligence, il nuovo istituto di ricerca dedicato all’intelligenza artificiale), di cui Intesa Sanpaolo detiene una partecipazione qualificata, che consente di approfondire le più recenti ricerche sull’AI con l’obiettivo di anticipare i grandi cambiamenti che il suo utilizzo comporterà in più settori.

I rischi e le sfide dell’implementazione dell’AI nel settore bancario

Nel 2022 Intesa Sanpaolo è stata inoltre promotrice e parte attiva della costituzione a Torino dell’AFC Digital Hub (Anti Financial Crime Digital Hub), un consorzio che si occupa di contrastare i crimini finanziari attraverso l’impiego delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, che vede come soci Intesa Sanpaolo Innovation Center, l’Università di Torino, il Politecnico di Torino e il già citato CentAI.

Per una banca l’AI apporta benefici ma anche punti di attenzione, per i quali è necessario dotarsi di strumenti in grado di garantire l’utilizzo corretto dei dati, rendere equi i modelli utilizzati e governare la gestione dei rischi. Per gestire adeguatamente i rischi delle nuove tecnologie e anche per adempiere all’Artificial Intelligence Act dell’Unione Europea, le banche di maggiori dimensioni si stanno già dotando di diversi sistemi di presidio e controllo, ad esempio tecniche di Explainable AI, che rendono trasparenti e comprensibili i suggerimenti decisionali forniti dall’intelligenza artificiale, e controlli di fairness per proteggere il diritto alla non-discriminazione, senza dimenticare l’estrema attenzione alla human oversight, per garantire il controllo umano del processo e del risultato. Di fondo rimane l’aspetto cruciale della conoscenza e della consapevolezza di chi utilizza l’AI, e qui entra in campo la formazione continua a tutti i livelli.

Conclusioni

Intesa Sanpaolo si è quindi dotata, anche in anticipo rispetto al Regolatore, di una regolamentazione interna sull’AI e di una serie di processi e presidi a garanzia di un uso sicuro e responsabile dell’Intelligenza Artificiale. Nella progettazione, nell’implementazione e nell’utilizzo delle nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale, Intesa Sanpaolo prende sempre in considerazione il fattore umano, per garantire un attento controllo, la massima sicurezza e un utilizzo, sia da parte delle persone del Gruppo sia dei clienti, semplice ed efficace, in modo da cogliere con serenità le grandi opportunità offerte dal digitale.

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