scenari

L’intelligenza artificiale nella gestione dei datacenter: i vantaggi



Indirizzo copiato

L’IA permette di automatizzare l’intero processo di gestione di un centro di elaborazione dati, partendo dalla raccolta dei dati fondamentali, fino ad arrivare alla scoperta di nuove informazioni. Può quindi anticipare i guasti delle apparecchiature o dei sistemi e fornire un contributo nella sicurezza e nella salvaguardia della salute dei lavoratori. Il punto

Pubblicato il 8 ago 2023

Giuseppe Arcidiacono

Responsabile Sistema Informativo at ARCEA



Intelligenza artificiale e sostenibilità, un connubio possibile

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche il settore dei datacenter e delle infrastrutture dedicate alla fornitura di servizi cloud: negli ultimi anni si sono, infatti, moltiplicati gli studi, le ricerche ma anche le applicazioni concrete di soluzioni basate sull’AI per la gestione, la manutenzione, la conduzione e l’ottimizzazione dei grandi quartier generali informatici.

Grazie anche alla combinazione di numerose tecnologie emergenti ed in grado di rivoluzionare l’approccio con sistemi particolarmente complessi come i centri di elaborazione dati, quali ad esempio l’Internet delle Cose (IOC) o l’Edge Computing, l’intelligenza artificiale può consentire di elaborare in tempo reale i dati di funzionamento dell’intera infrastruttura, individuare le principali aree di intervento e, in ultima battuta, anche attuare le azioni e contromisure più opportune e maggiormente adeguate alle singole problematiche.

È possibile, in ultima battuta, automatizzare l’intero processo di gestione di un centro di elaborazione dati, partendo dalla raccolta dei dati fondamentali, attraverso ad esempio l’utilizzo di una batteria di sensori iper-tecnologici, fino ad arrivare alla scoperta di nuove informazioni, derivanti dall’interpolazione degli input ricevuti nel corso del tempo, ma anche all’attuazione di misure di prevenzione, di correzione, di contenimento o di miglioramento dell’intero sistema.

La sperimentazione condotta dal Centro di ricerca ENEA

Particolarmente interessante sotto questo punto di vista è la sperimentazione avviata dal Centro di ricerca Enea sul supercalcolatore CRESCO6 e in generale sul proprio centro di elaborazione con l’obiettivo di ridurre i guasti ed aumentare l’efficienza attraverso l’utilizzo di tecniche e metodologie basate sull’intelligenza artificiale.

Nello specifico, con la metodologia ENEA vengono preliminarmente raccolti e posti in relazione tra loro i dati inerenti agli effettivi carichi di lavoro del data center e sul consumo energetico a diversi livelli (partendo da un singolo nodo fino ad arrivare gradualmente ad un server, un armadio rack e ad un’intera stanza).

Questa mole di informazioni viene successivamente elaborata attraverso tecniche di “apprendimento supervisionato” che permettono di definire modelli previsionali in grado di predire il comportamento dei dispositivi in base alla temperatura, alle operazioni svolte, mappando eventuali fenomeni di surriscaldamento.

“Siamo partiti dalla raccolta dei dati sui consumi energetici, termici e computazionali del data center HPC di ENEA per individuare, attraverso strumenti avanzati di intelligenza artificiale, eventuali sovraccarichi di lavoro, sprechi, malfunzionamenti o ‘falle’ nel sistema di raffreddamento. Un surriscaldamento frequente e, di conseguenza, un sistema di raffreddamento poco efficace, potrebbero causare, ad esempio, il degrado dell’hardware, una ridotta affidabilità dei server nonché un dispendioso consumo energetico” spiega, in particolare, Marta Chinnici, ricercatrice di matematica con dottorato in computer science presso il Laboratorio ENEA Infrastrutture per il calcolo scientifico e ad alte prestazioni. “Grazie a questa metodologia innovativa siamo in grado di estrarre informazioni utili dai dati reali di consumo dell’infrastruttura di calcolo e di elaborare strategie di gestione che non sarebbero ottenibili con le tecniche classiche di data analysis” sottolinea, inoltre, la ricercatrice.

Il progetto di ENEA, in particolare, si basa sulla considerazione che il tema della sostenibilità ambientale sia divenuto ormai di primaria importanza anche nel campo delle tecnologie informatiche, nel quale i consumi energetici crescono a un tasso annuo del 9%.

SI pensi, infatti, che la domanda di elettricità annua imputabile al settore IT ammontava nel 2020 a circa 200-250 TWh (l’1% della domanda globale di energia) contribuendo allo 0,3% delle emissioni annue di carbonio ma, secondo le stime dell’Agenzia internazionale dell’energia, è destinata ad aumentare in maniera vertiginosa tanto che nel 2025 i data center arriveranno a consumare circa un quinto dell’approvvigionamento mondiale.

Il ruolo dell’AI nella gestione operativa del datacenter

Una delle attività principali che possono essere delegate dell’intelligenza artificiale nell’ambito dei datacenter è rappresentata dalla gestione operativa finalizzata a garantire il corretto funzionamento delle attrezzature presenti all’interno di un centro di elaborazione dati.

In tale contesto, France Datacenet, all’interno del Libro bianco sull’intelligenza artificiale nei data center, ha proposto una scala di maturità che attraverso 6 livelli esprime il livello di integrazione ed utilizzo delle tecniche di AI all’interno dei processi di conduzione operativa di un CED.

In particolare, il modello elaborato dall’organizzazione d’Oltralpe può essere così sintetizzato:

Nessuna AssistenzaAssistenza OperativaIA consultivaIA consultiva e “attiva”IA operante in autonomiaAutonomia completa
Assenza di una gestione centralizzata. Nessuna analisi dei dati fisiciGestione centralizzata del Datacenter. Nessun utilizzo dell’IAL’intelligenza artificiale del datacenter è in grado di offrire consigli per un migliore funzionamento. L’operatore umano rimane il decisore e agisce in prima persona in caso di necessità.L’intelligenza artificiale del datacenter è in grado di offrire consigli per un migliore funzionamento. Il tecnico rimane il decisore e autorizza l’IA ad agire sulle varie apparecchiature.L’intelligenza artificiale del data center sovraintende alla gestione delle operazioni e fornisce feedback al tecnico.L’intelligenza artificiale del data center sovraintende alla gestione delle operazioni

Fonte: Libro Bianco “L’intelligenza Artificiale nei data center” – France Datacenter

Secondo gli autori del documento, allo stato attuale la maggior parte dei datacenter più grandi si collocano al livello di maturità numero 3 nel quale l’AI è utilizzata come “advisor” ma non interviene direttamente nella risoluzione delle problematiche.

Anticipare i guasti grazie alla manutenzione predittiva

Un ulteriore elemento di vantaggio che l’intelligenza artificiale può apportare alla gestione di un datacenter è quello di riuscire ad anticipare i guasti delle apparecchiature o dei sistemi in base all’aggregazione e all’analisi dei dati.

In estrema sintesi, l’AI permette di superare i classici modelli di manutenzione correttiva (nel quale si interviene a seguito di un problema) e preventiva (che consiste, invece, nella sostituzione periodica, e spesso ridondante se non proprio inutile, di parti del sistema prima che arrivino alla fine del proprio ciclo vita) con quello della manutenzione “predittiva”, grazie alla quale è possibile intervenire in maniera mirata immediatamente prima che un evento anomalo possa verificarsi.

Gli algoritmi di intelligenza artificiale, infatti, sono in grado di valutare le condizioni ed il grado di stress delle singole apparecchiature attraverso un monitoraggio periodico o continuo finalizzato ad avere un quadro quanto più possibile esaustivo della situazione.

L’obiettivo di fondo è, come anticipato, quello di eseguire la manutenzione nel momento più conveniente, ossia prima che le prestazioni scendano al di sotto di una soglia predeterminata, evitando sia i tempi di fermo macchina tipici delle soluzioni “reattive” che le spese derivanti da un approccio estremamente prudenziale come quello preventivo.

Tale metodologia, invero, si basa su principi di algoritmi statistici, elemento di “machine learning” e “deep learning” che permettono di determinare quando le future attività di manutenzione saranno maggiormente redditizie, efficaci ed efficienti.

Fonte: Libro Bianco “L’intelligenza Artificiale nei data center” – France Datacenter

Fonte: Libro Bianco “L’intelligenza Artificiale nei data center” – France Datacenter

I principali vantaggi dell’AI nella gestione di un datacenter

Alla luce di quanto sopra evidenziato, è possibile ricavare il seguente quadro d’insieme relativo ai vantaggi che l’applicazione dell’intelligenza artificiale può apportare nel processo di manutenzione di un datacenter:

  • Permette di rilevare i difetti in anticipo e di intervenire nel momento migliore, evitando interruzioni del servizio, degrado delle prestazioni o attività inutili effettuate a solo scopo preventivo;
  • Consente di comprimere i tempi connessi ai processi decisionali e ad alla comunicazione interna. I sistemi di IA, infatti, fungono anche da fonte di informazioni condivisa, affidabile e sempre disponibile all’interno dell’azienda;
  • Supporta gli operatori nella classificazione degli interventi, che possono essere gestiti secondo ordini di priorità derivanti dalla quantificazione oggettiva della gravità del guasto;
  • Fornisce strumenti in grado di verificare l’impatto dell’attività di manutenzione subito dopo l’intervento. Grazie alla rilevazione costante dei parametri di funzionamento dei dispositivi, infatti, l’IA può misurare in tempo reale le prestazioni e comprendere se l’operatività del datacenter è tornata pienamente a regime a seguito dell’applicazione concreta delle contromisure.
  • Garantisce un incremento del governo del datacenter grazie, tra l’altro, alla possibilità di implementare strategie di “asset management” a lungo termine, piani di approvvigionamento, politiche di business continuity e disaster recovery, etc.

In caso di evento grave, l’AI permette anche di agire con urgenza e minimizzare il “fattore umano” a tutela della disponibilità dei siti.

Il processo di addestramento

Un elemento di fondamentale importanza nell’integrazione di sistemi di intelligenza artificiale nella gestione di un datacenter è rappresentato certamente dal processo di addestramento basato su dati reali, che è finalizzato, in ultima battuta, a garantire la pertinenza e l’efficienza dei modelli sviluppati.

Attraverso tale attività è possibile mettere l’intelligenza artificiale nelle condizioni di comprendere e apprendere le caratteristiche, i modelli e le relazioni complesse che esistono in un datacenter e, conseguentemente, di prendere decisioni informate e di fare previsioni accurate quando si trova ad affrontare situazioni similari.

È necessario, inoltre, sottolineare come l’addestramento dell’IA con dati reali si articoli in un periodo temporale certamente non breve e debba affrontare una serie di problematiche, tra le quali degni di menzione sono le seguenti:

  • L’effettiva disponibilità dei dati: per addestrare un modello di IA, è necessario disporre di un insieme di informazioni ampio e diversificato, rappresentativo della realtà. La raccolta di tali dati può richiedere molto tempo, soprattutto se gli eventi o i fenomeni studiati sono rari o stagionali. In un data center, per esempio, i dati meteorologici di agosto o gennaio hanno un impatto diretto sulla capacità di raffreddamento dell’edificio.
  • Qualità dei dati: i dati reali sono spesso incompleti, imprecisi o non perfettamente rappresentativi dei fenomeni complessivi. Per tale motivazione, è necessario ripulirli, pre-elaborarli e completarli, prima di poterli utilizzare nel contesto dell’addestramento dell’intelligenza artificiale.
  • Complessità dei modelli: i modelli di IA, e in particolare le reti neurali profonde, sono composti da un numero estremamente elevato (nell’ordine dei milioni) di parametri che devono essere calibrati per ridurre al minimo l’errore tra le previsioni elaborate dal modello e i dati reali. L’addestramento di tali modelli richiede notevoli risorse computazionali e può necessitare di un intervallo di tempo anche elevato, a seconda delle dimensioni e della complessità del fenomeno di riferimento oltre che della quantità di dati disponibili.
  • Adattamento e convalida del modello: una volta identificato il modello, è necessario convalidarlo attraverso nuovi dati per garantirne le prestazioni e la capacità di generalizzazione. Questa fase può richiedere ulteriori aggiustamenti del modello e un nuovo addestramento, prolungando ulteriormente il processo nel suo insieme.

Sicurezza e salute dei lavoratori: il ruolo dell’IA nella gestione dei data center

Nel complesso ed articolato processo di gestione di un datacenter, un aspetto non certamente poco significativo, all’interno del quale l’intelligenza artificiale può fornire un contributo di primo piano, è quello della sicurezza e della salvaguardia della salute dei lavoratori.

Per quanto attiene, ad esempio, ai meccanismi di controllo accesso, i sistemi di IA sono in grado di effettuare il riconoscimento facciale biometrico attraverso un sistema integrato di telecamere 2D, 3D e infrarossi che permette di elaborare le immagini e identificare i soggetti in movimento da più angolazioni ed in tutte le condizioni di illuminazione.

Questa soluzione avrà anche l’effetto di limitare notevolmente i tentativi di furto di identità anche perché gli algoritmi di ‘intelligenza artificiale sono in grado di tenere conto delle modifiche al viso, al taglio di capelli, agli occhiali, all’utilizzo di casco, un capello, etc.

L’intelligenza artificiale applicata ai sistemi di videosorveglianza può consentire, in estrema sintesi, di:

  • Monitorare e proteggere l’infrastruttura utilizzando i dati resi disponibili dai flussi inoltrati dai singoli dispositivi.
  • Incrementare l’efficienza degli operatori per individuare gli indizi ed esplorare i risultati della ricerca in modo più rapido e automatizzato.
  • Fornire informazioni utili e tempestive anche attraverso l’inoltro di bollettini ai responsabili della sicurezza in caso di presenze sospette.
  • Garantire un accesso rapido e sicuro al personale autorizzato grazie alla capacità di rilevare e identificare più persone che si avvicinano contemporaneamente a un punto di accesso.

L’uso dell’IA per garantire la sicurezza fisica consente ad esempio:

  • La verifica dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) incrociando immagini o video di situazioni rischiose con situazioni reali per identificare e segnalare, o anche valutare un incidente a rischio e raccomandare le misure necessarie.
  • Lo Screening termico anche tramite riconoscimento facciale con sistemi in grado di misurare la temperatura e disegnare un’immagine termica della persona. Tale utilizzo è naturalmente subordinato al rispetto delle leggi in materia di protezione dei dati personali, con particolare riferimento al GDPR.

 

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3