Agevolazioni 4.0

Macchinari innovativi, tutte le regole del nuovo bando Mise per le regioni del Sud

Le domande potranno essere presentate a partire dal 27 aprile: il bando è rivolto alle imprese presenti nei territori di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e punta a supportare investimenti strategici per la trasformazione tecnologica

Pubblicato il 12 Apr 2021

Gianpiero Ruggiero

Esperto in valutazione e processi di innovazione del CNR

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Il Mise ha lanciato il nuovo bando per sostenere l’acquisto di macchinari innovativi rivolto alle imprese presenti nei territori della Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Si tratta del secondo sportello che sostiene programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare. Le domande, concesse mediante procedura valutativa a sportello, potranno essere inviate dal 27 aprile. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Cosa prevede il bando del Mise

Il decreto direttoriale 26 marzo 2021 definisce i termini di apertura del secondo dei due sportelli per la presentazione delle domande di agevolazione di cui al Nuovo bando “Macchinari innovativi”. Si tratta di una misura che sostiene gli investimenti innovativi che siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo di beni materiali.

Investimenti che attengono alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Impresa 4.0 e/o la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare. L’intervento agevolativo rientra nel Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 e utilizza risorse comunitarie (FESR) già stanziate, con una dotazione di 132,5 milioni di euro.

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A chi si rivolge il bando Mise

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda soddisfino i seguenti requisiti:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia e urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
  • non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

Potranno accedere alle agevolazioni anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della legge n. 4/2013.

Al fine di facilitare l’accesso alle agevolazioni di soggetti che realizzano programmi di investimento caratterizzati da comuni obiettivi di sviluppo, possono beneficiare dell’intervento le imprese, fino a un massimo di sei soggetti co-proponenti, aderenti a un contratto di rete a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva, stabile e coerente con gli obiettivi di sviluppo tecnologico connessi alla realizzazione dei programmi proposti.

Attività economiche ammesse

I programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento di attività manifatturiere (attività economiche di cui alla sezione C della Classificazione delle attività economiche ATECO 2007, con esclusione del settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche) e di attività di servizi alle imprese[1].

Bando macchinari innovativi: cosa finanzia

I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica del soggetto proponente, in grado di consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Impresa 4.0 e/o favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare.

Elenco delle tecnologie abilitanti individuate dal piano Transizione 4.0 atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa

TECNOLOGIE ABILITANTIDescrizione
1Advanced manufacturing solutionsSoluzioni che consentono l’evoluzione delle macchine verso una maggiore autonomia, flessibilità e collaborazione, sia tra loro sia con gli esseri umani, dando vita a robot con aumentate capacità cognitive; applicata all’industria per migliorare la produttività, la qualità dei prodotti e la sicurezza dei lavoratori.
2Additive manufacturingProcessi per la produzione di oggetti fisici tridimensionali, potenzialmente di qualsiasi forma e personalizzabili senza sprechi, a partire da un modello digitale, che consente un’ottimizzazione dei costi in tutta la catena logistica e del processo distributivo.
3Realtà aumentataImpiego della tecnologia digitale per aggiungere dati e informazioni alla visione della realtà e agevolare, ad esempio, la selezione di prodotti e parti di ricambio, le attività di riparazione e in generale ogni decisione relativa al processo produttivo al fine dell’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi.
4SimulationSoluzioni finalizzate, in ottica di integrazione, alla modellizzazione e/o alla simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico) facendo riferimento al concetto di digital twin, ovvero alla disponibilità di un modello virtuale o digitale di un sistema generico (macchina, impianto, prodotto, etc.) al fine di analizzarne il comportamento con finalità predittive e di ottimizzazione.
5Integrazione orizzontale e verticaleSoluzioni che consentono l’integrazione automatizzata con il sistema logistico dell’impresa con finalità quali il tracciamento automatizzato di informazioni di natura logistica, con la rete di fornitura, con altre macchine del ciclo produttivo (integrazione Machine-to-Machine). Rientrano tra queste anche le soluzioni tecnologiche digitali di filiera finalizzate all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori, le piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio, i sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange, EDI).
6Internet of things e Industrial internetImplementazione di una rete di oggetti fisici (things) che dispongono intrinsecamente della tecnologia necessaria per rilevare e trasmettere, attraverso internet, informazioni sul proprio stato o sull’ambiente esterno. L’Internet of things (IoT) è composto da un ecosistema che include gli oggetti, gli apparati e i sensori necessari per garantire le comunicazioni, le applicazioni e i sistemi per l’analisi dei dati introducendo una nuova forma di interazione, non più limitata alle persone, ma tra persone e oggetti, denotata anche come Man-Machine Interaction (MMI), e pure tra oggetti e oggetti, Machine to Machine (M2M).
7CloudImplementazione di un’infrastruttura Cloud IT comune, flessibile, scalabile e open by design per condividere dati, informazioni e applicazioni attraverso internet (raccolti da sensori e altri oggetti, e dal consumatore stesso) in modo da seguire la trasformazione dei modelli di business con la capacità necessaria abilitando flessibilità, rilasci continui di servizi con cicli di vita ridotti a mesi, innovazione progressiva e trasversalità, l’interoperabilità di soluzioni, anche eterogenee, sia aperte che proprietarie, con un eventuale slancio a nuovi processi digitali e a nuove modalità di interazione tra aziende, cittadini e PA.
8CybersecurityTecnologie, processi, prodotti e standard necessari per proteggere collegamenti, dispositivi e dati da accessi non autorizzati, garantendone la necessaria privacy e preservandoli da attacchi e minacce informatiche ricorrendo a servizi di risk e vulnerabilty assessment
9Big data e AnalyticsTecnologie digitali in grado di raccogliere e analizzare, con strumenti che trasformano in informazioni, enormi quantità di dati eterogenei (strutturati e non) generati dal web, dai dispositivi mobili e dalle app, dai social media e dagli oggetti connessi, al fine di rendere i processi decisionali e le strategie di business più veloci, più flessibili e più efficienti abilitando analisi real time, predittive e anche attraverso l’utilizzo di innovazioni di frontiera quali i Sistemi Cognitivi.

Elenco delle soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare

1Soluzioni atte a consentire un utilizzo efficiente delle risorse, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a “rifiuto zero” e di compatibilità ambientale.
2Tecnologie finalizzate al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime.
3Sistemi, strumenti e metodologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua.
4Soluzioni in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo.
5Utilizzo di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.
6Implementazione di sistemi di selezione del materiale multi leggero al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni i programmi di investimento devono altresì:

  • essere diretti alla realizzazione di una nuova unità produttiva ovvero all’ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente;
  • essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
  • prevedere spese non inferiori a euro 400 mila euro e non superiori a 3 milioni. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a 200 mila euro.

I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto impianti e di finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75%.

Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:

  • per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
  • per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.

Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi nei 7 anni successivi alla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.

Le agevolazioni sono erogate dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, a cui sono demandate le relative attività istruttorie.

Come presentare le domande dal 27 aprile

I soggetti che richiedono le agevolazioni dovranno compilare il piano di investimento e la dichiarazione dei dati contabili esclusivamente in formato elettronico. Le domande di accesso alle agevolazioni, infatti, concesse mediante procedura valutativa a sportello, potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica Agevolazionidgiai.invitalia.it accendendo nell’apposita sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla misura “Nuovo Bando Macchinari Innovativi – Secondo sportello”.

Per accedere alla procedura informatica bisogna essere in possesso di una casella PEC attiva (nel caso di PMI la PEC utilizzata deve risultare la medesima comunicata al Registro delle imprese) e della Carta nazionale dei servizi, oltre che del PIN rilasciato con la stessa Carta. Per le reti non dotate di soggettività giuridica oppure per le PMI non residenti nel territorio italiano, in quanto prive di sede legale o sede secondaria, o amministrate da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla procedura informatica potrà avvenire solo previo accreditamento[2] degli stessi soggetti e previa verifica dei poteri di firma in capo all’Organo comune della rete, ovvero al legale rappresentante della PMI.

Le domande di accesso alle agevolazioni seguiranno la seguente tempistica:

  • compilazione della domanda a partire dalle ore 10.00 del 13 aprile 2021;
  • invio della domanda a partire dalle ore 10.00 del 27 aprile 2021.

__

Note

  1. L’elenco delle attività di servizi alle imprese ammissibili è riportato nell’allegato 3 del decreto Mise 30 ottobre 2019
  2. Per ottenere l’accreditamento è necessario inviare esclusivamente attraverso posta elettronica certificata, a partire dal 6 aprile 2021, una specifica richiesta trasmettendo una PEC all’indirizzo nuovobando.macchinarinnovativi@pec.mise.gov.it, corredata dei documenti e degli elementi utili a permettere l’identificazione dello stesso soggetto proponente, del suo rappresentante e dell’eventuale delegato alla presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni. Gli adempimenti tecnici connessi a tale fase di accreditamento sono svolti nel termine di 5 giorni lavorativi a partire dalla ricezione della richiesta.

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