la guida

MES software: 10 piattaforme da scegliere nel 2023



Indirizzo copiato

Le soluzioni Manufacturing execution system devono sottostare a principi irrinunciabili e devono comunque garantire la piena interoperabilità con i sistemi già in uso dalle aziende. Ecco alcune soluzioni MES software che vale la pena prendere in considerazione

Pubblicato il 4 mag 2023

Giuditta Mosca

Giornalista, esperta di tecnologia



software
(Immagine: https://pixabay.com)

Il Manufacturing execution system (MES software) è essenziale per quelle aziende che vogliono rimanere competitive producendo beni di qualità a prezzi concorrenziali. La raccolta dei dati utili a raggiungere questo obiettivo non è affatto nuova, si è spostata dalla carta ai fogli di calcolo nel corso degli anni e, ormai da tempo, è resa possibile da software specifici di cui, il mercato, è densamente popolato.

Scegliere un software MES non è mai facile, esaminiamo quindi le funzioni imprescindibili.

SORINT_INFO_5 step

Come scegliere il MES software per l’azienda

I parametri da valutare vengono approfonditi più avanti, è però utile contestualizzare l’ambito in cui la scelta va operata, considerando che nello stesso segmento di produzione (per esempio industria dell’abbigliamento) adottare la stessa soluzione MES dei concorrenti diretti può coincidere con ricadute negative sulla competitività.

Occorre quindi smarcarsi prima di tutto dalle soluzioni in auge nel medesimo comparto oppure puntare su quelle soluzioni che consentono una personalizzazione massiccia, cosa questa che può richiedere centinaia di ore uomo e che, oltre a rappresentare un costo, rallentano il processo di messa in produzione del software MES scelto, a meno che un’impresa non adotti la soluzione così com’è salvo poi modificarla quando è già operativa.

C.A.T.A.INFORMATICA S.R.L._WP_Guida all'E-DAS Unionale

MES software: quali i vantaggi per l’azienda

I vantaggi sono di ogni ordine e grado e possono variare a seconda sia della produzione aziendale sia della soluzione software scelta. In ogni caso, gli scopi che giustificano le piattaforme MES in relazione alla produttività, sono:

  • capacità di adeguarsi ai ritmi imposti dal mercato, ossia i clienti. Il MES coordina i processi produttivi e analizza i tempi di produzione in base a quelli stabiliti per evadere gli ordini, segnalando eventuali ritardi, anticipi e aggiornando costantemente l’elenco degli ordini già evasi
  • adattarsi con più flessibilità alle modifiche da apportare ai prodotti come anche alla produzione di nuovi beni e quindi alle esigenze dei clienti
  • aumentare la capacità di produzione, perché i dati restituiti dai software MES indicano le aree in cui i processi produttivi possono essere affinati e migliorati

Sul fronte dei macchinari, un software MES deve consentire:

  • la riduzione degli sprechi, individuando in tempi stretti problemi di produzione e beni non conformi dal punto di vista qualitativo
  • alla riduzione degli sprechi va associata la riduzione dell’inventario, anche perché il MES fornisce informazioni sul momento opportuno in cui l’impresa necessita di approvvigionarsi di materie prime
  • manutenzione tempestiva, perché i dati sullo stato dei macchinari consentono di ridurre panne e consentono attività di manutenzione programmata

Altri vantaggi riguardano la possibilità di informare tutti i comparti aziendali coinvolti nei processi produttivi, anche quelli amministrativi e commerciali, incluso il management che riesce ad avere in tempo reale e aggiornato lo stato della produzione e dello svolgimento del lavoro.

I criteri da considerare nella scelta

Un software MES deve avere peculiarità inalienabili e tra queste figurano:

  • l’integrazione con gli altri sistemi aziendali
  • la scalabilità affinché la crescita dell’azienda possa essere coadiuvata
  • semplicità d’uso
  • usabilità, al fine di potere mantenere il passo con le evoluzioni dei macchinari industriali e di nuovi dispositivi eventualmente acquistati per ottimizzare la produzione

Sono tutte peculiarità misurabili, così come è misurabile l’efficienza del risparmio che una soluzione MES deve garantire. Non da ultimo, una soluzione MES deve avere un ritorno dell’investimento (Roi) sostenibile per chi ne fa uso.

Come implementare un sistema MES in azienda

Qualsiasi evoluzione dei metodi utilizzati per fare impresa richiede un assessment, lo studio che misura la situazione attuale (As Is) e aiuta a costruire quella futura (To Be) tenendo conto delle criticità principali e anticipando – nella misura del possibile – i problemi che si incontreranno durante l’avanzamento del progetto.

L’assessment aiuta a comprendere quali step eseguire, come e quando eseguirli e con quale grado di personalizzazione ci si troverà confrontati, anche per capire se esistono già interfacce per la comunicazione tra il software MES e gli alti software usati dall’azienda o se sarà necessario crearle.

Solo in un secondo momento si può procedere con lo studio della soluzione da applicare, tenendo conto dei tempi necessari all’implementazione e al dispiego del sistema MES.

A seguire avviene l’implementazione vera e propria, che segue gli step decisi in fase di analisi e studio, con l’installazione dei moduli necessari, la loro configurazione e la configurazione (o la creazione) delle interfacce necessarie.

Se c’è spazio (tempo e risorse) si può procedere con delle simulazioni effettuate mediante prototipi della soluzione finale e, una volta riscontrate e corrette eventuali criticità, si comincia a replicare la soluzione su tutti i reparti. Parallelamente, avviene la formazione del personale e si redige una documentazione tecnica particolareggiata in base all’implementazione stessa.

MES software: come ottimizzare i processi produttivi

Essere sempre in grado di operare, quindi garantire uno stato ottimale di funzionamento dei macchinari e la costante disponibilità di materie prime e risorse utili alle catene di produzione. Tutto ciò è possibile grazie all’analisi di dati in tempo reale che servono anche a leggere in anticipo le criticità che si stanno profilando e comprendere quali macchinari sono in grado di supportare un maggiore ritmo di produzione, al fine di dirottare su questi la fabbricazione supplementare.

Riuscire a limitare gli sprechi esaminando gli scarti e potere impostare Kpi per conoscere l’andamento dei risultati operativi e limare il costo di produzione senza sacrificare la qualità del prodotto.

Questi sono gli elementi cardine ai quali si aggiungono, a seconda del segmento in cui opera un’industria, quelli peculiari del mercato di riferimento.

I software MES per l’industria manifatturiera

Le soluzioni offerte dal mercato sono innumerevoli e, benché condividano i fondamentali che danno un senso alle tecnologie Mes, alcune si smarcano puntando i fari su alcune prerogative rispetto ad altre. Ne abbiamo selezionate dieci.

SAP Manufacturing Execution (SAP ME)

La soluzione di SAP prevede due versioni, una delle quali in Cloud e l’altra installata su server dell’impresa che ne fa uso (on-premise). Uno dei punti di forza di questo software MES è la possibilità di sviluppare diversi approcci di implementazione per poi valutare i risultati che restituiscono e promuovere uno o l’altro modello o, in alternativa, estrapolare da ognuno ciò che più confà alle esigenze aziendali.

SAP Manufacturing Execution ha un elevato livello di integrazione anche con sistemi non SAP e include soluzioni per i dispositivi Internet of Things e Industrial Internet of Things.

I prezzi vengono comunicati a chi ne fa richiesta, si può organizzare una demo per prendere misura delle potenzialità della soluzione.

Wonderware MES

Performance Aveva è uno dei moduli di Wonderware che pone l’accento sul MES portandolo a disposizione di qualsiasi dipendente coinvolto nella catena di produzione. Usa un sistema “drag & drop” che permette la rappresentazione grafica di ogni sistema produttivo, non richiedendo quindi doti di programmazione o particolari capacità di interazione con il software stesso.

Distribuisce il lavoro alle linee di produzione secondo il loro grado di occupazione e segnala in tempo reale qualsiasi scostamento rispetto alla lavorazione attesa. Inoltre, Wonderware organizza sessioni di training principalmente online, limitando così gli spostamenti dei dipendenti per essere formati all’uso delle soluzioni che propone.

I prezzi, che variano a secondo della soluzione scelta, sono proposti a chi ne fa richiesta. C’è una sede a Varese e questo può facilitare chi desiderasse avere maggiori informazioni.

Apriso MES (Dassault Systèmes)

Dassautl Systèmes offre una delle soluzioni più evolute, che integra con facilità i sistemi aziendali ed espande le proprietà MES a qualsiasi tipo di dispositivo, anche Industrial Internet of Things (IIoT). Un MES che tende a digitalizzare ogni fase della produzione, design dei prodotti inclusi e che non lascia nulla al di fuori delle logiche di controllo e di raccolta di dati, restituendo ogni informazione in viste e report di facile consultazione per garantirne una lettura immediata e chiara. I prezzi sono comunicati a chi ne fa richiesta.

FactoryTalk MES (Rockwell Automation)

Si distingue per l’approccio Edge, ossia la raccolta dei dati laddove vengono generati, riuscendo a interfacciarli con display e repository storici. Rochwell Automation include i dispositivi IIoT e la digitalizzazione dei processi manuali, espandendo il concetto di MES a qualsiasi comparto aziendale, utilizzando dei tag che permettono di allestire report visuali che si integrano facilmente alle informazioni prelevate da altri software per database.

Una soluzione Cloud alla quale possono essere integrati moduli aggiuntivi per la manutenzione e le operazioni remote. Il costo è riservato a chi ne fa richiesta.

Siemens Simatic IT MES

Siemens Simatic è un’altra soluzione completa votata all’analisi dei processi produttivi e all’integrazione con qualsiasi sistema aziendale, permettendo la configurazione di app specifiche senza nozioni di programmazione. La gestione della sicurezza e degli accessi ai dati è una delle prerogative care a Siemens, che storicamente sviluppa sistemi che si adeguano alle logiche di permessi e autorizzazioni decise dalle imprese.

Altro punto di forza è la scalabilità, che comprende anche l’aggiunta di nuovi flussi, macchinari e utenti.

Plex MES

Plex è una soluzione alternativa prodotta da Rockwell Automation e mette al centro la gestione della qualità e l’efficienza delle apparecchiature. È una soluzione basata su Cloud che facilita l’aggiornamento dei dati tra diversi stabilimenti della stessa impresa oppure che ne coadiuva il trasferimento a enti terzi, quali per esempio i fornitori, i clienti o chi si fa carico di spostare le merci prodotte.

La filosofia di pricing si articola sull’uso che si fa della piattaforma e, a prescindere, è comunicata a chi ne fa richiesta.

GE Digital Manufacturing Execution System (GE Digital MES)

Soluzione improntata alla produzione on-demand, una piattaforma che si propone a moduli Cloud per adeguarsi in tempo rapido alle necessità delle imprese che ne fanno uso. GE Digital Mes è indicata soprattutto agli ambienti produttivi che già hanno abbracciato pienamente i capisaldi dell’Industria 4.0 e fanno dei dati una cultura essenziale. Non è corretto sostenere che questa sia una soluzione per le grandi aziende, quanto maggiormente adatta a quelle realtà imprenditoriali già altamente digitalizzate.

I prezzi, come d’abitudine, sono comunicati a chi ne fa richiesta e variano a seconda dei moduli Cloud necessari.

ABB Ability Manufacturing Operations Management (ABB MOM)

Questa soluzione evolve il concetto di MES a un livello superiore, fornendo strumenti di sviluppo software da estendere a partner commerciali e industriali, strumenti per la collaborazione – anche con gli esperti di ABB – e l’integrazione dei dati con altri sistemi di analisi già in uso all’azienda, per lo più basati su tecnologie Microsoft in una struttura single-master che comprende server per l’archiviazione dei dati e altri che fungono da punti di collect dei dati stessi.

Si adatta quindi a industrie altamente digitalizzate e che già usano d’abitudine tecniche di analisi dei dati anche al di fuori dell’ambito meramente produttivo.

Ignition MES (Inductive Automation)

Un sistema di controllo e acquisizione SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition) che si rivolge soprattutto alle grandi imprese che hanno più sedi di produzione, basato sul web e che dà ampio margine nella costruzione di interfacce, applicazione e gateway per la comunicazione. Questa ampia vocazione allo sviluppo ne fa una soluzione che si presenta come altamente personalizzabile se implementata in realtà aziendali al cui interno è presente un dipartimento ICT in grado, per capacità e risorse, di concentrarsi su Ingition MES, che appare come il classico enorme foglio bianco sul quale si può disegnare ciò che fa al caso di chi ne fa uso.

Camstar MES (Siemens Digital Industries Software)

Una suite di soluzioni firmate da Siemens che guardano a diversi comparti industriali portando tutti i vantaggi dei software MES con particolare riferimento all’industria dell’elettronica, dei semiconduttori e dei dispositivi medico-diagnostici.

Punta molto sulla flessibilità e sulla rapidità con cui il management è chiamato a prendere decisioni. Anche in questo caso i prezzi sono comunicati a chi ne fa richiesta, ma non si tratta di una soluzione alla portata di budget ridotti.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4