La scheda

Nuova Sabatini: cos’è, come fare domanda e accedere al finanziamento (2019-2020)

Tutta sulla misura Beni Strumentali, anche nota come Nuova Sabatini. Uno strumento pensato per aiutare le imprese più piccole ad ottenere più facilmente l’accesso al credito bancario per dotarsi di attrezzature utili per la loro innovazione e competitività, in ottica Impresa 4.0

Pubblicato il 20 Set 2019

Nicoletta Pisanu

Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu

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Nuova Sabatini: che cos’è, quali aziende possono accedervi e quali settori sono esclusi. Tutto sulla misura per aiutare le imprese più piccole a innovarsi e accedere al credito per acquistare tecnologie e macchinari, anche in ottica Industria 4.0.

Nuova Sabatini 2019, che cos’è

Popolarmente chiamata Nuova Sabatini, la misura beni strumentali è un’agevolazione per le PMI e micro imprese con cui il Ministero dello sviluppo economico vuole semplificare l’accesso al credito da parte delle aziende. La Nuova Sabatini infatti permette di supportare gli acquisti o i leasing di macchinari e attrezzatura, ma anche tecnologia digitale, che possono aiutare le imprese nel loro percorso di innovazione.

La normativa di riferimento

La misura, così come iper e super ammortamento, è stata confermata per il 2019 con il Decreto Crescita e vale per finanziamenti fino a 4 milioni di euro. L’agevolazione Nuova Sabatini comprende la concessione del finanziamento da parte delle banche e un contributo da parte del Mise pari agli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni, con tassi di interesse rispettivamente del 2,75% se si tratta di investimenti ordinari e del 3,575% se si è investito in tecnologie per Industria 4.0 o digitali. Per ottenere i contributi, il finanziamento chiesto alla banca deve avere valore compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro, non deve durare oltre i cinque anni e in più deve essere totalmente usato solo per le spese ammissibili.

Settori ammessi e settori esclusi

La misura Beni strumentali Nuova Sabatini è stata pensata per micro, piccole e medie imprese. Si tratta delle aziende che più possono avere difficoltà ad accedere al credito e ottenere dunque gli strumenti necessari a innovarsi. Possono richiedere l’agevolazione dunque le imprese di dimensioni contenute che abbiano sede in Italia e siano iscritte al registro delle imprese, non siano in liquidazione o in situazione di difficoltà e non abbiano ricevuto e bloccato fondi illegali.

Tuttavia, non basta essere una micro o piccola impresa per ottenere con facilità la Nuova Sabatini. Ci sono alcuni settori esclusi, come ben esplicato sul portale del Mise:

  • Assicurazioni e attività finanziarie
  • Attività legate all’export

Nuova Sabatini: beni strumentali e spese ammissibili

La Nuova Sabatini facilita l’accesso al credito per acquistare beni strumentali, cioè funzionali alle attività produttive e allo sviluppo dell’impresa. I beni per cui le spese sono ammissibili sono quelli classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile e che abbiano uso produttivo. Tra questi per esempio rientrano:

  • Impianti
  • Software
  • attrezzature

Non è ammessa la spesa per sostituire strumenti che già si possiedono.

Come richiedere il finanziamento

Per prima cosa bisogna che l’azienda si rivolga alla banca chiedendo il finanziamento e presentando la domanda d’accesso alla Nuova Sabatini attraverso il modulo di domanda. Una volta condotte le necessarie verifiche, la banca prenota le risorse presso il Ministero. Una volta ottenuto il via libera ministeriale, la banca eroga il finanziamento all’azienda richiedente, inviando la documentazione sia al Mise che all’impresa. A quel punto, il Ministero presenta il provvedimento con cui si concede il fondo, indicandone l’ammontare.

Una volta concluso l’investimento, l’azienda comunica la dichiarazione di ultimazione dell’investimento tramite l’apposita piattaforma ministeriale. Attraverso la piattaforma, l’impresa potrà anche presentare la Richiesta Unica di erogazione con le quote annuali di contributo e la Richiesta di Pagamento da presentare annualmente per ottenere il pagamento di ogni quota successiva alla quota numero uno. che attiva il pagamento di ciascuna quota successiva alla prima, da presentare annualmente al Ministero, in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile nella piattaforma.

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