Incentivare l’uso della proprietà industriale è una strategia vincente per salvaguardare il vantaggio competitivo: al fine di valorizzare questo aspetto, il Ministero dello sviluppo economico ha finanziato duemila progetti presentati dalle PMI nell’ambito dei bandi Brevetti+, Disegni+, Marchi+, Marchi collettivi e di certificazione. Il valore totale dei fondi concessi ammonta a 40,4 milioni di euro.
Con tali finanziamenti si è chiuso l’iter individuato dal Piano strategico sulla proprietà industriale per il triennio 2021-2023: l’evenienza offre uno spunto per riflettere sullo stato dell’arte della proprietà industriale nel contesto socio economico attuale.
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Proprietà industriale, stato dell’arte della normativa
Infatti, proprio la proprietà industriale è un tema caldo, considerando i lavori in corso per la definizione di un testo revisionato del Codice della proprietà industriale. A maggio, il testo è passato sotto la lente del Parlamento dopo il via libera del Consiglio dei ministri ad aprile 2022. Più ampiamente, i lavori si inquadrano nel processo di concretizzazione del programma sulla Riforma del sistema della proprietà industriale previsto dal PNRR.
Il piano strategico sulla proprietà industriale 2021-2023
Prima dell’avvio del processo di riforma, a giugno 2021 era stato varato il piano strategico sulla proprietà industriale 2021-2023, con decreto sottoscritto dal ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti dopo aver accolto le segnalazioni di numerose associazioni di categoria, enti universitari ed esperti del tema. L’obiettivo era quello di dare il via a una serie di iniziative previste dal PNRR per valorizzare e proteggere la proprietà industriale: tra queste, appunto, la revisione normativa e il sostegno tramite incentivi agli ambiti dei brevetti, dei disegni e dei marchi. Il Piano è stato finanziato con 30 milioni di euro.
Proprietà industriale, a quanto ammontano i fondi del Mise
Il Mise, come comunicato in una nota ufficiale, ha stanziato dunque oltre 40 milioni di euro, suddivisi per i diversi bandi in questo modo:
- 20,2 milioni di euro alle 274 domande approvate per Brevetti +;
- 15,1 milioni di euro alle 389 domande approvate per Disegni +;
- 2,9 milioni di euro alle 28 domande approvate per Marchi collettivi e di certificazione;
- 2,2 milioni di euro alle 1.277 domande approvate per Marchi +;
Unioncamere e Invitalia si sono tecnicamente occupate di gestire e valutare le domande presentate dalle imprese che hanno partecipato ai bandi. I fondi arriveranno nelle casse aziendali entro sei mesi.
Quando arrivando i fondi per le imprese
Le domande ai bandi contenenti le richieste di agevolazione sono state valutate e gestite da Unioncamere e Invitalia, per conto del MISE, nel pieno rispetto dei tempi stabiliti dalla procedura.