La corsa all’adozione di tecnologie digitali e per l’automazione degli ultimi vent’anni si è prevalentemente concentrata sull’incremento delle performance aziendali, mettendo in secondo piano altre variabili fondamentali quali l’impatto sulla qualità del lavoro, sulle prospettive di crescita professionali, sulla salvaguardia dell’ambiente e la capacità dell’economia europea di adattarsi e svilupparsi anche in situazioni di difficoltà o di crisi. Prospects 5.0 è il progetto Horizon Europe dedicato alla definizione delle linee guida per promuovere, indirizzare e accompagnare la quinta rivoluzione industriale in Europa.
La politica industriale europea vuole promuovere un nuovo paradigma di sviluppo tecnologico: l’industria 5.0, concetto che è entrato ufficialmente nella nomenclatura europea a partire dal 2020, indica la visione di un’industria innovativa, resiliente, centrata sulla persona e sulla società, competitiva sì ma capace, grazie ad un approccio sistemico, di generare valore in modo sostenibile distribuendolo alle comunità.
Prospects 5.0, cosa prevede il piano
Finanziato dalla Commissione europea con circa 3 milioni di euro, il progetto Prospects 5.0 costruirà il framework di riferimento per sostenere questo cambio di paradigma e portare nell’economia reale europea del prossimo decennio, l’evoluzione tecnologica dell’industria in chiave 5.0.
Prospects 5.0 durerà 3 anni e attraverso l’analisi di 14 casi aziendali di eccellenza ed un confronto costante con tutti gli stakeholder europei preposti a guidare gli investimenti in tecnologia (AI Data Robotics Association, A.SPIRE, Processes4Planet, EFFRA, ecc) fornirà strumenti concreti ai policy maker per orientare le linee guida di investimento future, alle università e ai centri di formazione per costruire percorsi professionalizzanti ad hoc, alle imprese per individuare eventuali gap da colmare nel proprio percorso verso l’industria 5.0.
I tre partner italiani di Prospetcs 5.0
Si tratta dell’unico progetto di ricerca con queste caratteristiche finanziato in Europa e che ha tre partner Italiani con un ruolo chiave.
Il caso aziendale B. Braun
Italiano è uno dei 14 casi eccellenza: un’azienda di un gruppo multinazionale del settore biomedico, B. Braun, che ha stabilito da anni in provincia di Modena, a Mirandola un importante centro di ricerca e produttivo investendo di recente nella trasformazione delle linee produttive e integrando robot collaborativi, o cobot, che collaborano e condividono lo spazio lavoro con i “colleghi” umani.
L’impianto di Mirandola dà lavoro a 400 persone, di cui una cinquantina impiegate nel reparto R&D e Engineering, dove sono stati messi a punto i “bracci robotici sensorizzati” a misura del banco di lavoro della camera bianca sterile. L’introduzione dei cobot aumenta l’efficienza, riduce gli spazi di lavoro e quindi i consumi e l’inquinamento, migliorando prestazioni e qualità del prodotto e benessere delle persone che lavorano nel sito.
Università di Modena e Reggio Emilia e NSBProject
Italiano è il partner accademico: l’Università di Modena e Reggio Emilia che avrà il compito di coordinare la raccolta e l’analisi dei dati e, infine, è italiano l’innovation broker del progetto, NSBProject, società di consulenza specializzata, che avrà il ruolo chiave di condividere i risultati con la Commissione e i rappresentanti dell’industria in Europa e di tracciare le linee guida che serviranno alla Commissione per definire le prossime policy europee, ispirando le future direttive e gli indirizzi della programmazione di bilancio del prossimo settennato, dal 2028 in poi.
L’innovation broker si occuperà del coordinamento dell’intero processo di valorizzazione incluso lo sfruttamento economico e commerciale; nonché della replicabilità delle conoscenze generate dal progetto, per fare disseminazione su tutto il territorio europeo e al più ampio numero di settori possibile.
Gli obiettivi di Prospects 5.0
A differenza degli altri progetti Horizon dedicati al 5.0 focalizzati su singole e specifiche tecnologie, Prospects 5.0 mira a creare una roadmap generale che delinei in modo trasversale competenze, soluzioni e processi necessari per la transizione. L’obiettivo è offrire un benchmark all’industria europea e a chi governa le politiche di investimento dei paesi membri, dando innanzitutto indicazioni puntuali circa i requisiti che tecnologie, processi e modelli organizzativi dovranno osservare per essere inclusivi, sostenibili e resilienti.
Prospects 5.0 costruirà e validerà strumenti di auto-valutazione in grado di aiutare le aziende a comprendere eventuali gap da colmare nella loro transizione verso l’industria 5.0. Tra gli obiettivi prefissati c’è la creazione di una Academy internazionale per le Pmi, che offrirà percorsi formativi ad hoc di breve o medio-lunga durata a imprenditori e manager in grado di fornire competenze chiave in ambito industria 5.0 coniugando – con un approccio sistemico – aspetti tecnologici con tematiche sociali, ambientali e di innovazione a 360 gradi. Parallelamente verranno attivati dei laboratori rivolti ai policy maker, aiutandoli a definire, in modo coerente con i bisogni delle imprese, le caratteristiche ottimali dei futuri strumenti agevolativi e finanziari a supporto della transizione 5.0.
Il contesto europeo
I 30 partner di progetto, provenienti da 15 Paesi europei hanno inaugurato i lavori nei pressi di Bruxelles poche settimane fa. Negli stessi giorni, il governo italiano varava lo stanziamento di 12 miliardi di euro in due anni per favorire il piano Transizione 5.0. Ampliando lo sguardo ai Paesi dell’Unione, gli investimenti che le imprese sosterranno in buona parte delle tecnologie abilitanti per l’industria 5.0 in Europa cresceranno, su base annua, dai 227 miliardi del 2023 ai 345 miliardi nel 2027 (fonte IDC, Worldwide Internet of Things Spending Guide).
Un dato che conferma ancora di più il bisogno di mettere da subito le aziende nella condizione di investire bene e seguendo i principi non solo dell’innovazione bensì anche della sostenibilità e resilienza. A tale sfida inoltre si aggiunge quella di superare il bias verso la grande industria a scapito della piccola che storicamente fa più difficoltà a dedicare risorse finanziarie e competenze agli investimenti. L’approccio sistemico proposto da Prospects 5.0 punta alla scalabilità delle tecnologie, nel senso di garantire un’implementazione su vasta scala lungo le catene del valore e degli ecosistemi, comprese le pmi.