Nell’era della quarta rivoluzione industriale le aziende devono trasformare il loro modo di innovare spingendo sempre più verso l’integrazione tra mondo fisico e digitale, virtualizzandosi, e sfruttando le tecnologie emergenti e immersive per rinnovare il loro modello di business.
A guidare i progetti di digital transformation sono sempre più protagoniste la Realtà Aumentata (AR) e la Realtà Virtuale (VR).
In questa direzione si è già schierata anche la Commissione europea, che ha creato XR4all, un’iniziativa co-finanziata dal programma europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 per rafforzare e accelerare la crescita dell’industria europea orientata all’XR e alle tecnologie immersive.
Vediamo, allora, in che modo queste tecnologie emergenti stanno dominando il mercato dell’ICT.
Il mercato della realtà aumentata, gli ultimi dati
Secondo il Rapporto Assintel 2020 tra le tecnologie emergenti, a crescere esponenzialmente negli investimenti delle imprese italiane sono l’Internet of Things (+24%), l’Intelligenza Artificiale (+39,1%), le soluzioni di Realtà Aumentate e Virtuale (+160,5%) e i dispositivi wearable (+116,2%). Continua anche la crescita dei “pillar” della Terza Piattaforma: la spesa aziendale italiana in servizi Public Cloud cresce del +26,1% e le soluzioni Big Data & Analytics del +7,6%.
Secondo IDC, i ricavi a livello europeo per il mercato della realtà aumentata e della realtà virtuale tra il 2017 e il 2022 cresceranno con un tasso di crescita medio del 74% annuo: la spesa totale per prodotti e servizi di AR e VR passerà da 1,06 miliardi di dollari nel 2017 a 16,84 miliardi di dollari nel 2022. Tra i settori in cui si prevede la crescita della spesa per l’acquisto di soluzioni di realtà aumentata a livello europeo tra il 2017-2022 spicca il settore logistico e delle spedizioni e a seguire la diagnostica medica, e il settore della educazione.
Realtà virtuale e aumentata, come cambia il modo di fare impresa
Ma come cambia il modo di fare impresa e il ruolo degli operatori con l’introduzione di queste tecnologie?
La Realtà aumentata e la realtà virtuale sono considerate la nuova frontiera del lavoro collaborativo in quanto permettono di simulare scenari, condividere esperienze e dati, selezionare e formare persone, riformulare i processi industriali e migliorare l’efficienza generale e l’esperienza e la sicurezza degli utenti/operatori.
In ottica industria 4.0 e sfruttando le agevolazioni fiscali previste nella legge di bilancio 2020 è possibile far crescere e dotare le imprese di queste tecnologie che permettono di trasformare in ottica di digital transformation due processi fondamentali del lifecycle management di una impresa ovvero: il processo di formazione e il processo di manutenzione.
I vantaggi per la formazione
Per quanto concerne la formazione la realtà Virtuale permette di supportare le imprese in tre grandi sfide:
- formare dipendenti dislocati, soprattutto parlando di multinazionali, in aree sempre più estese e decentrate riducendo tempi e costi di formazione;
- formare dipendenti di settori industriali ad alto rischio, o responsabili di processi aziendali altamente critici come nel settore del pharma o dell’oil &gas simulando le operazioni da fare negli ambienti ad alta criticità e minimizzando il rischio di incidenti e infortuni derivanti dall’uso di dispositivi pericolosi senza la dovuta esperienza ;
- formare offrendo una digital experience che coinvolge di più gli operatori e permette di processare e veicolare grandi quantità di dati ed informazioni complesse.
L’applicazione della Realtà Aumentata alla formazione genera quello che viene definito un “extended training” in cui gli operatori si immergono mettendo in pratica quanto appreso durante la formazione acquisendo in modo più rapido le competenze necessarie e basandosi non solo sulla teoria ma su esperienze concrete.
L’Extended Training è reso possibile da dispositivi wearable quali smart glasses, wearable camera che permettono di aumentare la velocità della conoscenza, reperendo informazioni in modo più rapido; comunicare in modo più veloce ed efficiente, accedendo in maniera più rapida alle informazioni.
I vantaggi per il processo di manutenzione
Per quanto concerne il processo di manutenzione la Realtà virtuale ci permette di parlare di manutenzione 4.0 spingendo sempre più la conversione dell’operatore di fabbrica in operatore 4.0.
La Realtà virtuale introduce un nuovo modo di lavorare per l’operatore 4.0 che governerà le informazioni e i dati in un modo nuovo combinando la loro visualizzazione con dispositivi hardware, quali smart glasses ad esempio con applicazioni software che permettono di trasformare le informazioni in immagini in alta definizione.
Il punto di forza di questa trasformazione digitale sta nell’introduzione di dispositivi che essendo in grado di liberare le mani, potenziano le capacità operative di diverse tipologie di lavoratori/operatori ed efficientano due processi aziendali fondamentali nel lifecycle management industriale ovvero la manutenzione e la sicurezza.
È proprio negli ambiti i cui processi manutentivi risultano molto complessi che l’AR va a integrare le competenze dei tecnici, mettendo a disposizione procedure step by step e tutta la documentazione necessaria a svolgere il lavoro con elevati standard di qualità facilitando l’individuazione del guasto da parte dell’operatore consentendo di superare i limiti derivanti dall’utilizzo di manuali cartacei che rallenterebbero il processo di riparazione.
I principali vantaggi della realtà aumentata applicata al processo di manutenzione sono:
- Incremento della produttività che avviene migliorando l’efficienza della raccolta dei dati;
- ottimizzazione dei costi e riduzione dei potenziali errori fornendo un supporto diretto agli operatori rilevando tempestivamente eventuali errori di processo o malfunzionamento e pianificando gli interventi con grande semplicità e precisione.
Conclusioni
In conclusione, si può affermare che le tecnologie emergenti della realtà aumentata e della realtà virtuale trasformeranno sempre più il nostro modo di apprendere e di fare impresa.
Non a caso la Commissione europea, col programma XR4all, usi è porta l’obiettivo della costruzione di una vera e propria community XR europea attraverso una piattaforma di sviluppo comune. Al suo interno imprese, PMI, istituti di ricerca e università che svilupperanno le loro soluzioni potranno scambiarsi idee, informazioni, visioni sul futuro ma anche più concretamente intraprendere progetti di collaborazione.
C’è tempo fino al 31 Luglio 2020 per la presentazione delle domande di ammissione.
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