La digitalizzazione forzata, la pressione per la sostenibilità e i cambiamenti normativi sono solo alcuni dei fattori che mettono alla prova la resilienza aziendale. In questo scenario, quali strategie possono rafforzare le imprese? Quali gli esempi e i modelli di successo? Come affrontare la disruption tecnologica e quale investimento in digitale scegliere?
Sono le domande a cui prova a rispondere l’ultimo Strategic Report dal titolo “Resilienza Aziendale nell’Era della Disruptive Innovation: Approcci e Strategie Vincenti”. Uno studio approfondito su questi temi che ha l’obiettivo di essere una sorta di “bignami” per le aziende che si trovano ad affrontare queste situazioni. E lo fa dividendo i problemi e provando a proporre soluzioni.
Le sfide globali e locali, adattarsi o scomparire
Le imprese di oggi operano in un contesto dove il cambiamento è l’unica costante. Tra i principali ostacoli, la digitalizzazione accelerata obbliga le aziende a rivedere i propri processi operativi, mentre la sostenibilità ambientale non è più un’opzione, ma una necessità. A questi si aggiungono le normative locali, che richiedono capacità di adattamento per restare competitivi. Le aziende possono rispondere a queste sfide costruendo un business resiliente fondato su alcuni pilastri chiave.
I pilastri della resilienza aziendale
Per resistere a queste pressioni e prosperare, le aziende devono costruire una solida base fondata su alcuni pilastri chiave:
- Tecnologia e innovazione: l’adozione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e la blockchain, offre nuove opportunità per ottimizzare i processi e rispondere rapidamente ai cambiamenti.
- Gestione del rischio: prevedere e mitigare i rischi, specialmente quelli legati alla sicurezza informatica e alle interruzioni di supply chain, è fondamentale per mantenere operatività e fiducia.
- Sostenibilità: integrare la sostenibilità nei processi aziendali non è solo un vantaggio competitivo, ma anche una responsabilità verso la società.
- Competenze e formazione continua: le competenze giuste rappresentano il cuore della resilienza. Investire nella formazione dei dipendenti permette alle aziende di restare al passo con i tempi e di rispondere alle sfide.
Approcci e strategie: esempi di successo e best practices
Diverse aziende hanno già implementato strategie di successo per rafforzare la loro resilienza. Ecco alcuno esempi che illustrano diverse strategie.
- Caso studio A – Luxottica e la formazione continua: Luxottica ha affrontato la sfida della carenza di competenze tecniche nel settore manifatturiero sviluppando un programma interno di formazione avanzata. Questo approccio ha ridotto il gap di competenze ma ha anche migliorato la produttività e la capacità di innovare, posizionando l’azienda come leader resiliente nel settore.
- Caso studio B – Ferrari e la gestione della supply chain: in risposta alle interruzioni della catena di fornitura globale, Ferrari ha adottato un modello di gestione della supply chain più flessibile. Questa strategia ha garantito continuità produttiva e un adattamento rapido ai cambiamenti del mercato, rafforzando la competitività e la resilienza del brand.
- Caso studio C – alleanza tra DHL e Poste Italiane nel settore logistico: la partnership strategica tra DHL e Poste Italiane ha introdotto un sistema di e-commerce innovativo, sfruttando locker e punti di ritiro per garantire flessibilità e convenienza. Questa alleanza ha permesso di ampliare la customer base e porsi come competitor di un colosso del settore logistico come Amazon.
Uno sguardo al futuro, prepararsi per l’incertezza
Guardando al futuro, le imprese dovranno continuare ad adattarsi a un ambiente di business sempre più volatile. Investire nella resilienza aziendale è una scelta che ripaga non solo in termini di competitività, ma anche di sostenibilità a lungo termine. Quali saranno le prossime sfide? Le aziende che puntano oggi su innovazione, sostenibilità e competenze avranno la capacità di affrontare con successo i cambiamenti di domani.
Le strategie per costruire una resilienza duratura
Tuttavia, per costruire una resilienza duratura, le aziende possono adottare diverse strategie tra cui si citano a titolo esemplificativo:
- Anticipare le disruption: l’analisi continua delle tendenze tecnologiche e dei cambiamenti nelle aspettative dei consumatori è cruciale per affrontare in modo proattivo le innovazioni dirompenti. Prepararsi ai cambiamenti prima che diventino urgenti consente alle aziende di mantenere una posizione di vantaggio competitivo.
- Collaborazione e partnership strategiche: le alleanze strategiche, come quelle discusse nel presente elaborato, permettono di condividere risorse e competenze, ottimizzando l’efficacia operativa e accrescendo il valore offerto al mercato.
- Investimenti in sostenibilità e innovazione: integrare pratiche sostenibili e mantenere un focus costante sull’innovazione tecnologica sono elementi chiave per rispondere alle pressioni ambientali e sociali. La forte crescita riscontrata nei grossi colossi IT ha dimostrato che la sostenibilità può andare di pari passo con la crescita economica, contribuendo a una performance di lungo termine.
- Diversificazione e adattabilità operativa: le aziende resilienti sono quelle capaci di adattare i propri modelli operativi e di diversificare le fonti di reddito. L’adozione della hyper-automation, ad esempio, riduce la dipendenza da singoli processi e consente di ottimizzare risorse e tempi, aumentando la capacità di adattamento di fronte alle incertezze.
- Supervisione continua del mercato: integrare l’uso di strumenti di analisi avanzati permettono di identificare con largo anticipo le opportunità oppure le minacce provenienti dal mercato esterno o semplicemente dal contesto operativo in cui l’azienda opera. Tecnologie come l’edge computing, offrono al business aziendale un valido supporto nel prendere decisioni proattive.
Guardando al futuro, queste raccomandazioni, se applicate in sinergia, possono aiutare le aziende a rispondere non solo alle sfide del presente ma a posizionarsi per prosperare in un futuro sempre più dinamico. Investire nella resilienza aziendale non è solo una scelta strategica, ma una necessità per garantire competitività e sostenibilità a lungo termine.