tecnologie e innovazione

Smart product e IoT: quali sono i vantaggi per le aziende e come coglierli

L’innovazione non è fatta solo di nuovi prodotti e servizi ma anche di miglioramenti apportati a quelli già esistenti, con benefici per l’esperienza d’uso e per la maggiore efficacia dei dati che raccolgono. Ecco cosa sono gli Smart product e quali potenzialità hanno

Pubblicato il 17 Gen 2023

Clara Failla

responsabile practice Product and Experience Design Cefriel

IoT

L’uso della tecnologia e dell’innovazione è imprescindibile per creare un mondo accessibile, inclusivo e sostenibile. Un mondo dove le attività di rinnovamento dei servizi e dei prodotti, così come le iniziative aziendali hanno un impatto positivo sulla società e consentono pertanto alle aziende di differenziarsi.

Internet of Things (IoT) e Smart product sono parole sempre più utilizzate per qualificare nuove tipologie di prodotti che inglobano al loro interno tecnologie digitali in grado di raccogliere dati, svolgere elaborazioni e controllare in modo mirato il funzionamento del dispositivo, arricchire con nuove funzionalità prodotti tradizionali, abilitare lo sviluppo di nuove tipologie di servizi.

Si tratta quindi di un paradigma particolarmente interessante e promettente, anche perché consente a molte imprese che sviluppano prodotti di tipo tradizionale di innovare, anche in modo radicale, offerta e modelli di business. Ma quali sono i vantaggi per le imprese che vogliono innovare i prodotti e guardano con interesse a IoT e Smart Product?

Fondo Mise per IA, IoT e blockchain: da oggi via al precaricamento progetti in piattaforma

Migliorare la customer experience

L’ottimizzazione dell’esperienza in termini di fluidità e semplicità del servizio o prodotto per l’utente è oggi centrale. Occorre per questo partire dalla comprensione dei bisogni delle persone e dalla rimozione di eventuali punti deboli che impediscono la fluidità dell’esperienza o che aumentano la complessità di utilizzo di un prodotto o di un servizio.

Il processo di design e produzione

L’approccio technology-driven ha lasciato spazio al human driven design, ovvero alla necessità di capire i problemi delle persone e scegliere le tecnologie più adatte per risolverli. L’obiettivo di tutte le imprese è riuscire a combinare tre dimensioni:

  • Desideri delle persone
  • Fattibilità tecnologica
  • Valore per l’azienda.

Co-creare con i clienti prodotti e servizi è fondamentale affinché il cliente possa non solo esprimere le proprie necessità, ma testare e valutare il prodotto anche durante tutto il percorso di progettazione.

Valorizzare i dati raccolti dagli stessi prodotti

La raccolta delle informazioni, possibile attraverso la connessione degli oggetti, permette la costruzione di un patrimonio di conoscenza condivisa aziendale che consente di costruire servizi e prodotti tagliati sulle esigenze di chi li utilizza, generando nuove opportunità di business e migliorando non solo prodotti e servizi ma anche processi interni.

Esempi di smart product

Cefriel ha lavorato, diversi anni fa, insieme a Coca-Cola alla progettazione di refrigeratori smart in grado di agire e controllare l’interazione con i clienti. Obiettivo di Coca-Cola era quello di trasformare i numerosi refrigeratori dislocati in tutto il mondo (oltre 1 milione solo in Europa) in macchine intelligenti per supportare la forza di vendita in campo, stimare il traffico davanti al refrigeratore e le vendite correlate e controllare la retail execution.

È stato ideato un refrigeratore evoluto, dotato di sensori e telecamere, connesso a un sistema avanzato di telemetria, con connettività a internet sul punto vendita e connettività locale per interazione con dispositivi mobili, in grado di raccogliere dati per analizzarli e migliorare il processo di vendita.

I dati raccolti vengono inviati a una piattaforma per l’analisi e il monitoraggio, per conoscere e soddisfare in modo puntuale abitudini e bisogni degli utenti. L’intelligenza, in questo caso, non solo supporta la forza di vendita in campo, ma consente anche di stimare il traffico davanti al refrigeratore, le vendite correlate e controllare la retail execution oltre che ottimizzare la gestione dei refrigeratori in ottica preventiva.

Altro esempio di innovazione di prodotto, quella che Cefriel ha realizzato insieme a Delcon e che ha ricevuto di recente il Compasso d’oro: la bilancia per donazioni di sangue denominata Milano, un prodotto innovativo perché è stato progettato grazie a un prolungato e attento studio del modo di lavorare degli operatori del Blood Center di New York.

Il progetto è stato realizzato in un ecosistema di competenze basato su attività di co-design con gli utilizzatori e con un approccio agile, che ha permesso di affrontare e risolvere molteplici e complesse sfide con tempistiche di sviluppo straordinarie: dopo poco più di un anno è stato realizzato un primo prototipo per il mercato Usa, cui ha fatto seguito un pilota e la produzione in serie.

Non si è trattato “semplicemente” di fare un prodotto intelligente in quanto dotato di elettronica, ma di coniugare funzionalità, facilità d’uso, praticità, stile. Un oggetto che rimette al centro i bisogni delle persone che lo utilizzano e anche di quelle che decidono di donare il sangue che possono contare su una esperienza migliore. L’aderenza del concept alla soluzione finale, inoltre, ha permesso di ridurre il rischio d’impresa dell’innovazione e massimizzare il fit del prodotto sul mercato.

Ancora una volta, la sofisticazione tecnologica non è fine a sé stessa, ma al servizio di una utilità concretamente percepita dall’utente.

Sicurezza e manifattura 4.0, la priorità è supervisionare IT e OT: ecco le soluzioni per le imprese

Sviluppare prodotti intelligenti è semplice per le imprese?

Ideare e realizzare prodotti intelligenti non è facile per una serie di motivi.  È necessario innanzitutto conoscere le tecnologie digitali e avere quindi competenze e risorse per studiarle e applicarle.

Inoltre, lo sviluppo di oggetti intelligenti cambia o può cambiare anche l’approccio al mercato dell’impresa. La disponibilità di intelligenza diffusa trasforma i mercati, i prodotti e i servizi, rendendo a volte superati i prodotti “del passato” e al tempo stesso permettendo la creazione di un’offerta totalmente nuova.

C’è, inoltre, da considerare il fatto che lo sviluppo di prodotti intelligenti non può essere un esercizio fine a sé stesso, ma deve essere funzionale a creare nuove forme di valore e di utilità per l’utente.

Sviluppare prodotti intelligenti non è quindi un processo che può essere condotto e gestito in modo improvvisato.

Richiede competenze, metodi di lavoro e un know how da alimentare con lungimiranza nel tempo, valorizzando le esperienze, gli errori e le lezioni acquisite grazie ai diversi progetti realizzati.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati