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Transizione 5.0, guida agli incentivi per formazione e software per l’autoproduzione di energia



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Il Piano Transizione 5.0, promosso dal Ministero delle imprese e del Made in Italy, offre un’opportunità significativa alle imprese italiane per supportare la transizione digitale ed ecologica: ecco i dettagli per accedere agli incentivi

Pubblicato il 26 ago 2024

Maurizio Carmignani

Founder & CEO – Management Consultant, Trainer & Startup Advisor



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Il Piano Transizione 5.0 integra il precedente Transizione 4.0 e supporta la trasformazione digitale ed energetica delle imprese con un budget di 12,7 miliardi di euro per il biennio 2024-2025. Con una dotazione di 6,3 miliardi di euro, il piano punta a innovare i processi produttivi, affrontando le sfide della transizione digitale ed energetica.

Il decreto del 24 luglio 2024 stabilisce le modalità del credito d’imposta, mentre il decreto direttoriale del 6 agosto 2024 ha aperto la piattaforma per le comunicazioni necessarie. La circolare del 16 agosto 2024 (qui disponibile) chiarisce l’applicazione della nuova normativa.

Incentivi Transizione 5.0: documentazione e prerequisiti

Per iniziare il processo di richiesta degli incentivi, le imprese devono preparare la seguente documentazione:

  • Documento d’identità del firmatario e se necessario una delega del rappresentante legale.
  • Certificazione ex ante sugli obiettivi di risparmio energetico.
  • Modulo di certificazione ESCo/EGE per la validazione dei risparmi energetici.
  • Dichiarazione di terzietà del valutatore indipendente.

Questi documenti sono necessari per avviare correttamente la procedura di richiesta e per garantire che l’impresa soddisfi tutti i requisiti preliminari.

Accesso alla piattaforma GSE

Dal 7 agosto 2024, la piattaforma per la prenotazione degli incentivi è accessibile tramite il Gestore dei Servizi Energetici (GSE). L’accesso avviene tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Questa piattaforma centralizza tutte le operazioni relative agli incentivi, dalla prenotazione del credito d’imposta fino alla gestione della rendicontazione finale.

La guida completa all’utilizzo della piattaforma Gse è disponibile in questo articolo della nostra testata:

Invio della comunicazione preventiva

Il primo passo formale è inviare una comunicazione preventiva attraverso la piattaforma GSE, contenente:

  • La descrizione dettagliata del progetto.
  • L’importo stimato del credito d’imposta.
  • La certificazione ex ante per il risparmio energetico.

Questa comunicazione è fondamentale per la prenotazione del credito d’imposta e deve essere correttamente compilata per evitare ritardi o rigetti.

Verifica del GSE e prenotazione del credito

Dopo l’invio della comunicazione preventiva, il GSE ha cinque giorni per verificare le informazioni e confermare l’importo del credito d’imposta. Se ci sono problemi, l’impresa ha dieci giorni per correggere e integrare le informazioni mancanti. Una volta confermata, l’impresa deve dimostrare di aver speso almeno il 20% dell’acconto previsto per l’investimento entro 30 giorni.

Realizzazione del progetto e comunicazione finale

Una volta completato il progetto, l’impresa deve inviare una comunicazione finale che includa:

  • Perizia asseverata: un documento che certifica i risultati raggiunti in termini di risparmio energetico.
  • Certificazione contabile: documentazione completa delle spese sostenute.

Questa fase è essenziale per concludere il processo e ottenere il credito d’imposta.

Incentivi formazione 5.0

Il piano prevede un credito d’imposta fino al 10% delle spese sostenute per la formazione, con un limite massimo di 300.000 euro. Le spese ammissibili includono:

  • Costi per formatori esterni accreditati.
  • Materiali didattici e spese di viaggio.
  • Consulenze per la gestione e valutazione del progetto formativo.

I corsi devono avere una durata minima di 12 ore e riguardare competenze fondamentali per la transizione digitale ed energetica. Gli esami finali e la certificazione sono obbligatori per concludere validamente i percorsi formativi.

Incentivi per software di autoproduzione energetica

Gli incentivi coprono anche l’acquisto di software dedicati all’autoproduzione di energia. Questi software devono:

  • Monitorare e ottimizzare i consumi energetici.
  • Gestire l’autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
  • Includere funzionalità avanzate come l’Energy Dashboarding e l’integrazione con l’IoT per migliorare l’efficienza energetica complessiva.

Questi investimenti devono essere finalizzati all’autoconsumo e devono rispettare i requisiti specifici indicati nel decreto.

Incentivi Transizione 5.0, tempistiche e scadenze

È fondamentale rispettare tutte le tempistiche:

  • Gli investimenti devono essere completati entro il 31 dicembre 2025.
  • La documentazione finale deve essere presentata entro il 28 febbraio 2026.

Il mancato rispetto di queste scadenze può comportare la perdita del diritto agli incentivi.

Consigli pratici per massimizzare i benefici

  • Pianificazione strategica: integrare gli investimenti in formazione e software all’interno di una strategia aziendale più ampia.
  • Documentazione accurata: tenere traccia di tutte le spese e delle attività correlate per garantire la conformità durante le verifiche.
  • Collaborazione con enti accreditati: essenziale per ottenere certificazioni valide e per garantire il successo del progetto.

Ulteriori Dettagli dal Mimit

Il piano ha una dotazione di 6,3 miliardi di euro, destinati a favorire la trasformazione digitale ed energetica delle imprese, con l’obiettivo di ridurre significativamente i consumi energetici. Il credito d’imposta ottenuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24 e richiede l’adempimento di obblighi specifici di certificazione sia ex ante che ex post. Sono richiesti certificati rilasciati da esperti come EGE e ESCo, per assicurare la conformità del progetto agli standard richiesti.

Inoltre, per una corretta applicazione della nuova disciplina agevolativa, le imprese devono fare riferimento alla Circolare operativa del 16 agosto 2024. Questa circolare fornisce chiarimenti tecnici sui criteri per determinare i risparmi energetici, le modalità di invio delle comunicazioni e gli esempi di calcolo del credito d’imposta spettante, fondamentali per garantire il rispetto delle condizioni del piano.

Conclusione

Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità unica per le imprese italiane di migliorare la loro competitività e sostenibilità attraverso investimenti in innovazione tecnologica ed energetica. Seguendo questa guida pratica, le imprese possono navigare con successo attraverso il processo di richiesta degli incentivi, massimizzando i benefici economici e contribuendo a un futuro più sostenibile e digitalizzato.

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