La digitalizzazione e la sostenibilità stanno ridefinendo anche l’industria dei trasporti. Dalla logistica industriale alla mobilità personale, l’innovazione sta offrendo soluzioni rivoluzionarie per ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza. Tendenze che si intrecciano creando opportunità per le aziende del settore, come la possibilità di semplificare e velocizzare i propri processi a beneficio dei clienti e di siglare partnership nuove con provider di servizi digitali.
Per capire come in concreto questo approccio rappresenti una priorità per le imprese di ogni ambito produttivo, non quindi solo quelle attive nell’ICT, è interessante approfondire il caso aziendale di Flixbus, per capire come l’innovazione e la transizione green siano in grado di trasformare il settore e quali strumenti servono per concretizzare questa tendenza.
Digitale e sostenibilità, perché sono priorità per i trasporti
La digitalizzazione si presenta come una soluzione efficace per coniugare efficienza e sostenibilità, riducendo l’impatto ambientale delle attività aziendali. Nel settore dei trasporti, la tecnologia offre strumenti per ottimizzare i percorsi, ridurre i consumi di carburante e monitorare in tempo reale le emissioni di gas serra. Flixbus contempla questa strategia: “Per noi, digitalizzazione e transizione ecologica sono leve di sostenibilità cruciali, con implica-zioni reciproche importanti – ha spiegato Andrea Incondi, Managing Director si Flixbus per l’Italia -. Ad esempio, l’approccio data driven all’analisi della domanda, che ci consente di interpretare al meglio i flussi di passeggeri sulle nostre linee, è uno strumento di grande utilità per la nostra sostenibilità economica ma anche ambientale, perché ci consente di ottimizzare il tasso di riempimento degli autobus e l’utilizzo della flotta”.
Anche nel 2024, ha raccontato il manager, “tecnologia e sostenibilità andranno a braccetto: fra le altre cose, grazie alla collaborazione con Scania, che ci permetterà di incrementare l’uso di carburanti alternativi nelle ope-razioni del servizio FlixBus grazie alla dotazione di tecnologie appositamente progettate per supportare l’uso del biogas. Nel lungo periodo, grazie all’incremento graduale di questo carburante, stimiamo di ridurre le emissioni di CO2 di circa l’80% rispetto a un autobus a diesel”.
Perché investire in soluzioni digitali
Affinché le aziende non del settore ICT affrontino questo percorso però, è necessario considerare sostenibilità e digitalizzazione non come costi aggiuntivi ma come investimenti capace di generare valore nel lungo termine: “L’esperienza di Flixbus è stata sempre marcata da una forte spinta all’innovazione. Nel 2015, quando abbiamo iniziato a operare in Italia, il viaggio in autobus era considerato qualcosa di obsoleto e poco attrattivo, e il solo fatto di offrire un servizio di prenotazione multipiattaforma in diverse lingue su sito e app era una novità in questo settore”, ricorda Incondi.
Il business model va adeguato o costruito secondo i paradigmi dell’innovazione: “Il concetto di innovazione è connaturato da sempre al nostro modello di business, che si basa sulla collaborazione con le aziende partner del territorio, responsabili del servizio operativo, e sul connubio delle loro competenze tradizionali con le nostre competenze tecnologiche – ha raccontato il Managing director -. Proprio queste ci hanno consentito di innovare il mercato dall’interno con funzionalità sempre nuove, dai servizi di ancillary abbinabili al biglietto alla funzione Dov’è il mio autobus per monitorare la propria corsa in tempo reale”.
Come si fanno le transizioni digital e green
In concreto però, come si affronta la trasformazione digitale e quella ecologica in azienda? Servono i giusti strumenti e una governance orientata all’innovazione. Per Flixbus “i vantaggi della digitalizzazione sono emersi soprattutto nella fase della pandemia, quando lo smart working, modalità che Flixbus contemplava da sempre, è diventato la quotidianità”, sottolinea Incondi.
Per supportare il lavoro da remoto, l’azienda ha scelto “Cisco WebEx e Microsoft Teams sono due delle piattaforme che più hanno segnato questo periodo di forte digitalizzazione delle consuetudini lavorative, ma il contributo del digitale all’efficientamento dei processi è stato evidente anche sotto un profilo di people management – sottolinea il manager -. Con la piattaforma di ascolto Peakon, per esempio, raccogliamo il feedback delle persone in merito all’azienda e la sua gestione attraverso survey periodiche e anonime, e la stessa cultura del feedback è incoraggiata, su un piano dipendente-dipendente, attraverso l’uso di una funzionalità dedicata nel tool Workday. In questo modo, la digitalizzazione dei processi non si risolve in un evento fine a se stesso, ma diventa un’evoluzione di cui beneficia chiunque”.
I pagamenti digitali
Di recente, Flixbus ha siglato una partnership con Satispay, per cui è disponibile questo metodo di pagamento per acquistare in via digitale i biglietti per l’Italia e l’estero. Basta scansionare il QrCode con l’app Satispay e scegliere l’itinerario: “Oltre a Satispay, chi acquista il proprio biglietto per viaggiare con Flixbus in Italia può utilizzare anche Google Pay e PayPal, in aggiunta ovviamente anche alla propria carta”, commenta Incondi.
L’impatto dell’AI
Dall’intelligenza artificiale all’IoT, le possibilità offerte dalla digitalizzazione sono molteplici e il loro impiego può portare a una radicale trasformazione del settore dei trasporti: “La nostra è una realtà nata come start up digitale meno di dieci anni fa e come tale è orientata per sua natura a cogliere le diverse novità in tema di innovazione tecnologica e a considerarne un possibile impiego – ha ricordato Incondi -. In linea con questa visione, abbiamo voluto iniziare a sperimentare l’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti specifici, come quello dell’assistenza al cliente, dove da qualche anno alcune richieste vengono gestite tramite chatbot”.
In sostanza, “chi richiede assistenza può selezionare da un menu dedicato una specifica categoria di interesse, come la prenotazione di una corsa, e ricevere così con facilità le informazioni necessarie. Soprattutto in periodi di grande afflusso, come l’alta stagione turistica o i periodi prefestivi, una risorsa come questa può dare un grosso contributo all’evasione delle richieste in tempi brevi, garantendo così una maggiore efficienza nella gestione della clientela”, ha aggiunto il manager.
Gli aspetti privacy
Digitalizzando i propri processi, ridisegnandoli in modo che siano più efficienti grazie ai tool giusti, non è possibile trascurare gli aspetti legati alla cyber security e alla data protection. Incondi racconta l’esperienza di Flixbus: “In ragione dell’alto numero di clienti in tutto il mondo, la sicurezza dei dati di chi prenota il proprio viaggio sui nostri canali è per noi un’assoluta priorità. Per questo, implementiamo una serie di protocolli e solide misure di sicurezza per garantire che le loro informazioni personali e finanziarie siano al sicuro durante il processo di prenotazione dei biglietti”.
Questo approccio include “l’uso di tecnologie avanzate, procedure di crittografia e monitoraggio costante per individuare e prevenire potenziali minacce alla sicurezza, nonché continui aggiornamenti, internamente al team dedicato, sulle ultime best practice in campo di cyber security per assicurarci di mantenere il massimo livello di sicurezza per chi ci sceglie”.
Il nodo delle competenze
Per attuare concretamente questi aspetti è necessario servirsi delle giuste competenze. Al di là degli esperti in trasformazione digitale, nel caso specifico di Flixbus e del settore dei trasporti si è registrato un problema riguardo al reperimento di conducenti di autobus: “Sebbene la carenza di conducenti rappresenti oggi una delle maggiori sfide per il settore, non sottovalutiamo la possibilità che in futuro si registri una difficoltà nel reperimento di altre figure professionali”, ha commentato Incondi.
Del resto, lo skill mismatch è un annoso problema che interessa molti ambiti produttivi e le strategie di talent retention si rivelano fondamentali per attrarre e mantenere in azienda le persone competenti: “I nostri sforzi sono costantemente rivolti a garantire un ambiente lavorativo stimolante e all’avanguardia, focalizzato a valorizzare le competenze di chi si unisce alla nostra squadra portando il proprio expertise in campo tecnologico – ha spiegato il manager -. Non è un caso che, nella pur breve storia della compagnia, siano stati inaugurati ben cinque tech hub, gli ultimi dei quali a Norimberga, in Germania, e a Sofia, in Bulgaria. Un investimento che ha permesso di impiegare centinaia di software developer e software designer e che si è dimostrato cruciale per garantire un progressivo miglioramento della customer experience e del generale avanzamento tecnologico del gruppo”.