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Voucher consulenza in innovazione 4.0: come ottenere gli incentivi



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Pubblicato il decreto direttoriale con il quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – MIMIt ha stabilito i termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per la consulenza in innovazione, nel limite delle risorse finanziarie disponibili. I soggetti beneficiari sono le PMI e le reti di impresa

Pubblicato il 19 ott 2023

Chiara Ponti

Avvocato, Privacy Specialist & Legal Compliance e nuove tecnologie – Baccalaureata



voucher consulenza innovazione

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, lo scorso 16 ottobre 2023, ha pubblicato il decreto direttoriale sui termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per ottenere il voucher per la consulenza in innovazione (4.0).

Si tratta di una misura a sostegno della trasformazione tecnologica e digitale delle PMI le quali, grazie a questa incentivo, potranno avvalersi di consulenze specialistiche e altamente qualificate in materia di digital trasformation per ammodernare i propri assetti gestionali e organizzativi. Spieghiamo meglio e in dettaglio cosa sono e come ottenere questi voucher per la consulenza in innovazione.

I Voucher per la consulenza in innovazione 4.0, cosa sono

I voucher per la consulenza in innovazione sono una misura concepita in coerenza con l’“Impresa 4.0”. Si tratta di un intervento che intende sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle Piccole Medie Imprese – PMI e delle reti di impresa su tutto il territorio nazionale. In pratica, è un incentivo pensato per agevolare le PMI, nella trasformazione digitale grazie all’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

In cosa consistono i voucher: gli importi

L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di un voucher che può essere concesso in regime “de minimis come da normativa europea.

A seconda del (tipo di) beneficiario varia il contributo, e in particolare:

  • le micro e piccole imprese possono ottenere un contributo pari al 50% dei costi sostenuti per un massimo di 40 mila euro;
  • le medie imprese possono ottenere un contributo pari al 30% dei costi sostenuti e fino a un massimo di 25 mila euro;
  • le reti di imprese avranno diritto a un contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 80 mila euro.

A chi spettano

Le agevolazioni in parola spettano a tutte le PMI, le quali peraltro nel nostro Paese sono la maggior parte, operanti sull’intero territorio nazionale e in qualunque settore, purché abbiamo, alla data di presentazione della domanda e al momento della concessione del contributo, alcuni requisiti di seguito specificati.

Anche le reti d’impresa possono beneficiare del voucher in questione.

I requisiti per ottenere il voucher

I requisiti che le PMI devono avere sono i seguenti:

  1. qualificarsi come micro, piccola o media impresa secondo il DM del 18 aprile 2005 cui si rinvia;
  2. non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi (pesca, acquacoltura, prodotti agricoli) come da art. 1 del Reg. UE n. 1407/2013;
  3. avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale risultando iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio competente per territorio;
  4. non avere sanzioni interdittive ai sensi del D.lgs. 231/2001 sulla responsabilità degli enti (art. 9, comma II) e risultando in regola con il pagamento dei contributi previdenziali;
  5. non trovarsi in nessuna delle situazioni di crisi d’impresa (fallimento, liquidazione anche volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo);
  6. non aver già ricevuto ovvero non rimborsato dopo (a ricevimento illegittimo) ovvero “depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune”.

Invece, per quanto concerne le reti di impresa, occorre che queste siano almeno composte da tre (3) PMI e il contratto di rete dimostri una collaborazione stabile ed effettiva, nei termini previsti dall’art. 2, comma II, del decreto 7 maggio 2019 relativo alle modalità di attuazione degli incentivi fiscali circa l’investimento in start-up innovative e in PMI innovative.

Gli obiettivi dei voucher consulenza

La consulenza per l’innovazione che dà il nome al voucher in trattazione, deve essere finalizzata a indirizzare e supportare processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal citato “Piano nazionale impresa 4.0”.

Nella tabella che segue, riportiamo l’elenco delle cd tecnologie emergenti ed abilitanti, come da fonti istituzionali.

Tecnologie consulenza voucher
big data e analisi dei dati; cloud, fog e quantum computing; cyber security; integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale; simulazione e sistemi cyber-fisici; prototipazione rapida; sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA); robotica avanzata e collaborativa;interfaccia uomo-macchina; manifattura additiva e stampa tridimensionale; internet delle cose e delle macchine; integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati; programmi di open innovation.

Voucher per la consulenza in innovazione, il decreto

Con decreto direttoriale 16 ottobre 2023 a firma del direttore generale della Direzione generale per gli incentivi alle imprese per l’appunto, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha disciplinato i termini e le modalità per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni e delle relative richieste di erogazione del voucher per consulenza in innovazione – Secondo Sportello. Vediamolo brevemente nel dettaglio.

L’articolato

Il decreto direttoriale consta di 11 articoli che trattano di “definizioni” (art. 1), “finalità e ambito di applicazione” (art. 2), “risorse disponibili” (art. 3), “termini e modalità per la presentazione delle domande di agevolazione” (art. 4), “concessione delle agevolazioni” (art. 5), “spese ammissibili” (art. 6), “erogazione delle agevolazioni” (art. 7), “variazioni” (art. 8), “controlli” (art. 9), “trattamento dei dati personali” (art. 10), “disposizioni finali” (art. 11).

Per consultare il testo di legge clicca qui.

Altre fonti normative

Per completezza, riportiamo anche le altre fonti normative o meglio i precedenti decreti direttoriali emanati al riguardo, sempre relativi il voucher in parola, e in particolare:

Voucher per la consulenza in innovazione, come fare la domanda

La domanda deve essere presentata esclusivamente tramite la procedura informatica reperibile direttamente sul sito ministeriale (www.mimit.gov.it ).

Unitamente alla domanda occorre trasmettere anche:

  • la domanda di agevolazione redatta secondo lo schema di cui all’allegato 1 per le PMI, ovvero all’allegato 2 per le reti;
  • l’offerta sottoscritta digitalmente dal manager qualificato ovvero dal legale rappresentante della società di consulenza.

Per le PMI la domanda deve essere inviata tramite PEC all’indirizzo managerinnovazione@pec.mise.gov.it indicando nell’oggetto la seguente dicitura: “Voucher per consulenza in innovazione – richiesta accreditamento alla procedura informatica”.

Nel caso di reti di impresa occorre che queste siano, da un lato soggetti a tutti gli effetti giuridici e, dall’altro registrate con la PEC nell’apposito Registro delle imprese.

L’istanza va redatta secondo lo schema del “modulo di richiesta per l’accreditamento alla procedura informatica” di cui all’allegato 3 onde consentire l’identificazione di chi la propone.

Da quando e fino a quando

I soggetti interessati possono inviare le domande a partire dalle ore 12:00 del 26 ottobre

e fino alle ore 12.00 del 23 novembre 2023.

Le PMI e le reti d’impresa che compilano la domanda potranno procedere con l’invio dell’istanza dal 29 novembre 2023.

La procedura per l’accesso alle agevolazioni

L’accesso alla procedura informatica prevede l’identificazione e l’autenticazione mediante la Carta nazionale dei servizi.

Il rappresentante legale del soggetto proponente è il solo a poter conferire ad altro soggetto, il delegato, ai fini della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

L’iter di compilazione

L’iter di compilazione e presentazione della domanda di ammissione ai contributi si compone in quattro fasi.

Nella prima fase il soggetto proponente è tenuto a effettuare l’accesso tramite la Carta nazionale dei servizi e quindi alla procedura telematica nella quale potrà immettere tutte le informazioni e i dati in essa richiesti per la compilazione della domanda con annessi allegati.

Nella seconda fase si forma il “pdf” immodificabile della domanda dopo averla debitamente compilata in ogni sua parte, e al quale viene attribuito un “codice identificativo”.

Nella terza fase la domanda compilata viene sottoscritta digitalmente.

Nella quarta e ultima fase avviene l’invio con l’attestazione di avvenuta presentazione dell’istanza telematica.

Per ulteriori chiarimenti qui le FAQ (risposte alle domande frequenti).

Voucher per la consulenza in innovazione, la dotazione finanziaria

Analizziamo, infine, le risorse disponibili e le spese ammissibili.

Le risorse stanziate

Le risorse disponibili ammontano a 75 milioni di euro.

Nell’ambito della dotazione finanziaria, ribadiamo quanto già sopra anticipato rammentando che una:

  • quota pari al 25 % è destinata alla concessione del voucher alle imprese che, sia alla data di presentazione della domanda che alla data di ammissione al contributo, risultino di micro e piccola dimensione e alle reti;
  • quota pari al 5 % delle risorse finanziarie disponibili è destinata alla concessione del voucher alle PMI che, sia alla data di presentazione della domanda che alla data di ammissione al contributo, risultino essere in possesso, sulla base dell’elenco reso disponibile dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM del rating di legalità.

Le spese ammissibili

Da ultimo, le spese ammissibili sono classificate “a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete”.

Per “manager dell’innovazione qualificato e indipendente” deve intendersi un manager iscritto nell’elenco ad hoc e costituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ovvero “indicato, a parità di requisiti personali e professionali, da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica”.

Ancora, con decreto direttoriale 19 ottobre 2023 è stato definito, per il tramite di un articolo unico, il citato elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza formato sulla base delle istanze correttamente depositate secondo le indicazioni di cui al su citato decreto direttoriale 13 giugno 2023.

In conclusione, operativamente

A partire dalle ore 12.00 del 19 ottobre 2023, e solo per quei soggetti potenzialmente beneficiari e i quali intendano presentare istanza di accesso alle agevolazioni, potranno consultare l’elenco MIMIt e verificare l’accesso alla procedura informatica direttamente al link https://Agevolazioni.dgiai.gov.it.

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