Da anni, già prima del Covid e a maggior ragione dopo, i nostri politici, anche su spinta europea (PNRR), si preoccupano, tra le altre cose, di incentivare le aziende con voucher o analoghe misure affinché si compia, in maniera via via più strutturata, una completa digitalizzazione dell’industria, a prescindere dal settore in cui la singola azienda opera.
Da qui, le Camere di Commercio di Italia (PID), a sostegno di tutte le imprese, hanno messo a disposizione, nel tempo e gradualmente, i voucher digitali 4.0, quale “… sostegno tangibile a favore della digitalizzazione delle micro piccole e medie imprese italiane”.
Vediamo di che cosa si tratta, e scopriamo a che punto siamo regione per regione. Per completezza, riporteremo tutte le regioni, soffermandoci più diffusamente, come pare ovvio, su quelle che presentano dei bandi non ancora scaduti.
I voucher digitali 4.0: cosa sono, a chi si rivolgono, che cosa finanziano, le domande
I voucher digitali 4.0 o per la digitalizzazione che dir si voglia, sono incentivi per “…l’acquisto di servizi di consulenza, formazione e tecnologie in ambito 4.0”, erogati con appositi Bandi che ciascuna Camera di commercio regionale, mette a disposizione, con cadenza variabile. Possono beneficiare di tali agevolazioni tutte le imprese singole ed anche i gruppi di imprese purché abbiano un progetto finalizzato all’introduzione di tecnologie per arrivare ad (avere) un’Impresa 4.0.
In altre parole, si tratta di misure agevolative per le micro, piccole e medie imprese prevedendo un contributo, tramite concessione di un “voucher”, di importo variabile a seconda delle capienze, e tendenzialmente a fondo perduto, ma sempre finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
I decreti direttoriali
Gli incentivi di cui ci stiamo occupando non sono certo una novità, anzi risalgono a diversi anni fa con il (primo) decreto interministeriale del 23 settembre 2014.
Poi, come da sito del Ministero di riferimento – Impresa e Made in Italy, sono stati emanati altri decreti direttoriali e nello specifico:
- Decreto direttoriale 7 agosto 2019 – Elenco delle imprese decadute dalle agevolazioni
- Decreto direttoriale 22 gennaio 2019 – Ulteriore elenco imprese assegnatarie del voucher
- Decreto direttoriale 14 dicembre 2018 – Proroga del termine di ultimazione delle spese
- Decreto direttoriale 1 agosto 2018 – Proroga termini ultimazione
- Decreto direttoriale 26 luglio 2018 – integrazione elenco imprese assegnatarie delle agevolazioni
- Decreto direttoriale 1 giugno 2018 – Elenco delle imprese assegnatarie delle agevolazioni
- Decreto ministeriale 23 marzo 2018 – Integrazione della dotazione finanziaria
- Decreto direttoriale 29 marzo 2018 – Fissazione del termine iniziale di presentazione della richiesta di erogazione
- Decreto direttoriale 14 marzo 2018 – Elenco delle imprese ammissibili al Voucher per la digitalizzazione delle Pmi
- Decreto direttoriale 14 marzo 2018 – Voucher per la digitalizzazione delle Pmi. Modifiche al decreto direttoriale 24 ottobre 2017
- Decreto direttoriale 9 febbraio 2018 – Voucher per le PMI. Proroga della presentazione delle domande
- Decreto direttoriale 24 ottobre 2017
A chi si rivolgono
Si tratta di incentivi per le imprese PMI che intendano sviluppare progetti di digitalizzazione dall’eCommerce ad altre soluzioni digitali più o meno avanzate, come — a titolo esemplificativo ma non esaustivo —: banda larga e ultralarga; eventi formativi nel campo dell’Information and Communication Technology – ICT, ecc.
Cosa finanziano i voucher per la digitalizzazione
I voucher per la digitalizzazione sono utilizzabili, ad esempio, per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici al fine di:
- migliorare l’efficienza aziendale;
- modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro;
- sviluppare soluzioni di e-commerce;
- fruire della connettività a o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
- realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.
Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla pubblicazione dell’eventuale bando adottato su base regionale.
Le domande
Le domande per l’accesso al voucher possono essere presentate solo attraverso l’apposita procedura informatica, accendendo nell’apposita sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla misura “Voucher per la digitalizzazione”, nei termini stabiliti, a seconda del bando, pena la decadenza della domanda stessa.
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Le varie fasi dei voucher digitali
L’iniziativa del voucher per la digitalizzazione è stata avviata dal Ministero dello sviluppo economico – Direzione generale per gli incentivi alle imprese – (DGIAI) con l’assistenza tecnica di Invitalia, la quale affianca l’Amministrazione in tutte le fasi di attuazione dell’iniziativa, e in particolare:
- nella progettazione dell’impianto procedurale della misura agevolativa;
- nella definizione della domanda di agevolazione in ottica di semplificazione dei processi e riduzione dei tempi delle procedure amministrative;
- nel supporto operativo in attuazione dello strumento;
- nell’analisi e scouting di nuove fonti di finanziamento;
- nella verifica dei requisiti di ammissibilità alle agevolazioni e controlli amministrativi sulle domande tutte presentate;
- nell’attribuzione dell’importo del voucher.
Nella sezione Bandi sono elencate le misure di incentivazione gestite dalla Direzione generale per gli incentivi alle imprese del citato Ministero per le quali è possibile per le imprese trasmettere le domande di accesso alle agevolazioni, grazie all’accesso tramite CNS al fine di (poter) procedere con l’autenticazione e l’utilizzo delle funzioni messe a disposizione, monitorandone lo stato/avanzamento.
I voucher digitalizzazione regione per regione
Vediamo ora regione per regione come e quali voucher digitalizzazione sono ancora attivi o di prossima scadenza. Per completezza indicheremo anche quelli (già) scaduti.
Abruzzo
In Abruzzo, sono ancora attivi ma in scadenza il 12 ottobre 2023, i “Contributi a fondo perduto pari al 70% fino a 600.000 euro per gli investimenti innovativi delle imprese”.
L’obiettivo del bando, come si ha modo di leggere, è quello di “sostenere la competitività delle imprese abruzzesi per:
- Realizzare nuovi prodotti che costituiscono una novità per l’impresa e/o per il mercato.
- Innovare i processi produttivi.
- Sviluppare nuovi modelli di organizzazione del lavoro e risparmio ed ecologico”.
I soggetti beneficiari sono naturalmente le micro, Piccole e Medie Imprese (mPMI) iscritte ed attive nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura territorialmente competente.
Le agevolazioni previste sono, per l’appunto, i contributi a fondo perduto pari al 70% della spesa ammessa; con la precisazione che il “contributo massimo ammissibile: € 600.000 (euro seicentomila)” vale a dire che la spesa minima è pari a €50.000,00 su, ad esempio, un importo di € 860.000,00 laddove il contributo (70%) è 600.000 fondo perduto. In pratica, da non restituire.
Nel merito, gli interventi ammessi sono quali “spese agevolabili”: i macchinari, impianti, attrezzature, nuovi di fabbrica (mezzi mobili, ecc); le “opere murarie ed impiantistiche strettamente necessarie” per l’installazione ed il collegamento dei macchinari acquisiti e dei nuovi impianti produttivi, oltre alle opere edili e impiantistiche; i programmi informatici, meglio (se) open source, in proporzione alle esigenze produttive e gestionali del proponente; i “servizi di consulenza” per la realizzazione del progetto di investimento, di assistenza tecnologica (accesso e modifica del codice sorgente dei software open source, ecc.); “perizia giurata” rilasciata da un tecnico professionista abilitato, asseverata dal tribunale; “fideiussione bancaria o polizza assicurativa” in favore della regione, irrevocabile, incondizionata ed esigibile a prima richiesta.
Si tratta di spese tutte ammissibili nei limiti di una percentuale variabile e meglio indicata nel singolo bando di riferimento, rispetto all’investimento circa l’intero progetto. Per ulteriori dettagli, anche relativi alle spese di investimento connesse si rimanda direttamente al bando disponibile nei canali ufficiali di cui alla Camera di Commercio.
Basilicata (scaduto)
In Basilicata, il bando Voucher Digitali I 4.0 per i “Contributi a fondo perduto fino a 7.000 euro” è scaduto lo scorso anno (31.12.2022) e non rinnovato per il 2023 e prevedeva “Voucher 4.0 PID (cciaa) Industria 4.0 (Ammodernamento) Digitalizzazione ed Ecommerce” per il settore:Agricoltura Agroindustria/Agroalimentare Artigianato Commercio/Industria Servizi/No-Profit Turismo. Sempre per le PMI, con contributi a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili. Diversi erano i progetti finanziabili, sostanzialmente “servizi di consulenza e/o formazione relativi; e acquisto di beni e servizi strumentali materiali e immateriali inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’introduzione e/o acquisizione delle tecnologie abilitanti”.
Calabria (scaduto)
In Calabria, si è chiuso anticipatamente con Determinazione Dirigenziale n. 270 del 05/07/2023 il bando Voucher Digitali I 4.0 – IX Edizione, attivo da inizio febbraio 2023. Tale voucher ha inteso sostenere le imprese PMI di tutti i settori, purchè aventi progetti di transizione digitale ed ecologica del territorio.
Lo scopo del bando era quello di “…promuovere l’utilizzo, da parte delle MPMI della circoscrizione territoriale camerale, di servizi o soluzioni focalizzate sulle nuove competenze e tecnologie digitali, in attuazione della strategia definita nel Piano Transizione 4.0 anche in ottica green”, oltre all’adozione di investimenti in ambito Cybersecurity.
La dotazione finanziaria stanziata era pari ad € 250.000,00 potendo ottenere un solo voucher nel limite massimo di € 10.000,00 con un investimento minimo di € 5.000,00 al netto Iva; con un contributo del 70%.
Campania
In Campania è ancora attivo in scadenza al 20 settembre 2023 il “Bando voucher digitali I4.0 – Anno 2023” con cui la Camera di commercio del casertano ha proposto un’unica misura rispondente agli obiettivi che seguono e testualmente:
- “la realizzazione di progetti mirati all’introduzione di nuovi modelli di business 4.0 e modelli green oriented;
- la promozione e l’utilizzo, da parte delle MPMI della circoscrizione territoriale camerale, di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Transizione 4.0;
- la digitalizzazione ed automazione funzionali alla continuità operativa delle imprese e alla ripartenza nella fase post-emergenziale”.
L’importo stanziato è pari ad € 250.000,00 euro. Per ulteriori dettagli, anche di modulistica, si rimanda direttamente al sito ufficiale.
Emilia-Romagna
In Emilia- Romagna, è ancora attivo in scadenza il 21 settembre 2023, il bando “Voucher digitali impresa 4.0 edizione 2023”. Aperto dalla Camera di Commercio di Bologna la quale ha stanziato € 600.000,00 per le imprese del territorio che vogliano realizzare progetti per introdurre nuove tecnologie digitali in azienda.
Si rivolge alle MPMI di tutti i settori economici, purché da un lato non siano già assegnatarie di analoghi voucher dell’edizione 2022, e dall’altro non riguardino di progetti di digitalizzazione base ma su tecnologie cd “abilitanti” con valenza sistemica.
Ulteriori info, qui.
Friuli-Venezia Giulia (scaduto)
In Friuli-Venezia Giulia, è ormai chiuso il bando per poter ottenere i “contributi per l’acquisizione di servizi per l’innovazione – (“voucher”)” a fondo perduto alle PMI del settore manifatturiero e dei servizi, per promuovere attività di innovazione.
Lazio
Nel Lazio, è stato pubblicato un nuovo bando voucher digitali I4.0 della Camera di Commercio Rieti-Viterbo, in scadenza al 29 settembre 2023 o fino all’esaurimento dello stanziamento. Come si legge espressamente, si tratta di un incentivo che si rivolge alle imprese MPMI dell’alto Lazio, ed è concepito per “stimolare” il processo di trasformazione nel tessuto imprenditoriale locale.
Il fondo stanziato ammonta a € 350mila, e ciascuna delle imprese ammesse al bando potrà contare su un contributo massimo di € 5.000,00 a fondo perduto, fino al 70% delle spese ammissibili. Ancora “gli acquisti dovranno esser finalizzati a beni o servizi (strumentali, materiali e immateriali), consulenza (max 20%), formazione (max 30%) ed anche acquisto di servizi per la presenza e lo sviluppo commerciale su piattaforme di e-commerce”.
Non possono presentare domanda alcuna le imprese che abbiano ottenuto già altri contributi relativi ai bandi voucher I4.0 come quelli emessi dalla Camera di Commercio di Rieti e dalla Camera di Commercio di Viterbo nel 2021 e 2022.
Liguria
In Liguria, invece, è ancora attivo e aperto fino al 15 settembre 2023, il Bando Voucher digitali I4.0 per le PMI avente sede legale e/o unità locali nel territorio della Camera di commercio di Genova, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese.
Come da bando, tra le spese ammissibili sono da includersi “gli interventi dovranno essere riconducibili a: servizi di consulenza e/o formazione […] Tali spese devono rappresentare almeno il 20% dei costi ammissibili; acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, strettamente e direttamente funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti […], nel limite massimo dell’80% dei costi ammissibili.” Sono escluse spese, ad esempio, per “macchinari ed attrezzature (ad es. pc, stampanti, telefoni cellulari, ecc.) non rientranti nella tipologia di spese” di cui al citato bando al quale, se di interesse, si rinvia.
L’investimento minimo complessivo dovrà essere pari ad almeno € 1.000,00.
L’importo massimo ottenibile con il voucher non potrà essere superiore a € 3.000,00. In ogni caso, l’entità massima delle agevolazioni non può andare oltre il 70% delle spese ammissibili.
Per presentare le domande, si invita caldamente, a compilare il “self assessment (SELFI 4.0), accessibile dal cassetto digitale dell’imprenditore, per verificare il proprio grado di maturità digitale e indirizzare al meglio la propria richiesta di voucher tra le tecnologie”, come si legge espressamente nel Bando sopracitato e linkato.
Lombardia
In Lombardia, è stato approvato il bando “nuova impresa 2023” nel più ampio progetto di avvio nuove imprese e autoimprenditorialità – sportello 2023 – anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto sui costi connessi alla creazione delle nuove impresele cui domande si possono presentare fino al 28 marzo 2024, salvo chiusura anticipata per esaurimento finanziario.
Si rivolge alle MPMI iscritte e attive al Registro delle Imprese (dal 1.10.2022) e in più ai lavoratori autonomi con partita iva individuale (non iscritti al Registro delle imprese), con il domicilio fiscale in Lombardia.
La dotazione finanziaria è di € 5.317.300.
Il voucher consiste in un “contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile nel limite massimo di € 10.000,00” con un investimento minimo di € 3.000,00 a progetto.
Le domande possono essere presentate solo per via telematica.
Ulteriori info, qui.
Marche (scaduto)
Nelle Marche il bando Voucher Digitali 4.0 – Anno 2023 con contributi del 70% fino a 6.000 euro è scaduto lo scorso giugno (2023), ed era per l’ammodernamento/digitalizzazione ed eCommerce, sempre rivolto alle MPMI di tutti i settori economici purché finalizzato allo “utilizzo di servizi e/o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali abilitanti, nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0”.
Piemonte
In Piemonte, è attivo il voucher digitalizzazione, stanziando per esso 10 milioni di euro affinché imprese MPMI e professionisti possano essere competitivi.
Si tratta di incentivo per la realizzazione di progetti inclusivi, in particolare, spese per l’acquisto di beni e servizi oltre all’attività di consulenza e formazione.
Si tratta sempre di “un contributo a fondo perduto, per un massimo di una quota variabile tra il 50 e il 70% in base alle dimensioni dell’impresa, delle spese ammissibili sostenute”.
Il bando sarà pubblicato nella seconda metà di settembre 2023.
Per ulteriori info, qui.
Puglia
In Puglia, sono ancora attivi i “contributi a fondo perduto per nuove imprese fino a € 200.000,00” in scadenza al 31 dicembre 2023 ovvero fino a esaurimento fondi.
Si rivolge a:
- compagini giovanili da costituirsi in forma di società, partecipate interamente da giovani con età compresa tra i 18 e i 35 anni alla data della domanda preliminare;
- imprese femminili, sia in forma di impresa individuale che di società, costituite da meno di 6 mesi o non ancora costituite e partecipate interamente da donne di età superiore a 18 anni;
- nuove imprese, partecipate per almeno il 50%, sia del capitale sia del numero di soci;
- nuove imprese turistiche in possesso degli stessi requisiti previsti per le Nuove Imprese, che vogliono avviare un’attività di B&B imprenditoriale o affittacamere.
Imprese tutte purché aventi sede nel territorio – operanti nei macrosettori – nonchè costituite in forma di “microimpresa”. É previsto un programma di investimenti completo compreso tra €10.000,00 e 150.000,00, come da sito cui si rinvia per ulteriori dettagli.
Sardegna (scaduto)
In Sardegna c’era (fino al 2018, ci risulta) il voucher digitalizzazione da 6 milioni di euro a fondo perduto per le imprese PMI che innovino e modernizzino i processi produttivi aziendali ottenendo importi da €10.000,00 a copertura del 50% circa gli investimenti compiuti.
Ciò valeva per l’acquisto di software, hardware o servizi destinati al miglioramento e/o avanzamento dell’efficienza aziendale, nonché la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro.
Sicilia
In Sicilia, è stato approvato il bando “Doppia Transizione Digitale ed Economica – in regime de Minimis”, per l’anno 2023, destinando la somma di € 1.200,000,00 scaturente dalla programmazione 2023 per il finanziamento del bando stesso, in scadenza il 10 ottobre 2023.
Tale voucher si rivolge alle MPMI le quali possono presentare la domanda per l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher), purché siano del territorio, con il chiaro intento di innovare i processi aziendali.
Per ulteriori info, qui.
Toscana (scaduto)
In Toscana, la Camera di Commercio nell’intento di promuovere “la diffusione della cultura e della pratica digitale ed ecologica” ha messo a disposizione € 1.000.000,00 di di contributi a fondo perduto per le “iniziative digitali” e di sicurezza (fisica) imprenditoriali, nell’ambito delle azioni previste dal Piano Transizione 4.0, a seguito del decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy del 23 febbraio 2023 approvando, come noto, il progetto “Punto Impresa Digitale” (PID).
Il bando è scaduto il 26 giugno 2023.
Trentino (scaduto)
Anche in Trentino, è da poco scaduto il “bando esg e digitale 2023” che era volto a sostenere, promuovere e sviluppare nelle MPMI ubicate nel territorio, nei processi sulla sostenibilità secondo i criteri ESG, e sulla cultura/pratica digitale.
I contributi erano per:
- interventi di consulenza e/o formazione
- favorire la conoscenza e l’adozione di processi innovativi digitali e di sostenibilità.
Le risorse finanziarie messe a disposizione ammonta(va)no a 450mila euro.
Umbria (scaduto)
Parimenti, in Umbria il Bando Impresa Sostenibile e Digitale – anno 2023, atto a favorire la transizione digitale, ecologica, sociale e di governance delle MPMI umbre appartenenti ai settori dell’industria, dell’artigianato, del commercio e turismo, risulta scaduto.
L’incentivo intendeva sostenere le micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio, nei diversi ambiti dell’innovazione.
Le risorse complessivamente stanziate ammonta(va)no ad € 400.000,00 suddivise pressoché equamente tra i settori industria, artigianato, commercio e turismo, con un importo unitario/minimo di investimento pari a € 3.000,00.
Valle d’Aosta (scaduto)
In Valle d’Aosta, il voucher digitalizzazione è scaduto già nel 2022.
I beneficiari erano le imprese MPMI che intendessero avanzare tecnologicamente.
Per ulteriori info, qui.
Veneto (scaduto)
In Veneto, il bando voucher digitali I4.0 – edizione 2023 è stato chiuso a causa dell’esaurimento fondi, prima del tempo.
La Camera di Commercio territorialmente competente ha inteso promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle MPMI di tutti i settori economici, sostenendo economicamente le iniziative di transizione digitale ed ecologica.
Per ulteriori info, qui.
I voucher digitali 4.0: i bandi attivi
Riportiamo nella tabella che segue, i bandi non ancora scaduti per richiedere i voucher digitali 4.0, come da PID. In generale, e per completezza, comunque tutti i bandi (anche quelli già scaduti) regione per regione, sono consultabili qui.
REGIONE | VOUCHER | SCADENZA |
ABRUZZO | bando | 12 ottobre 2023 |
CAMPANIA | bando | 20 settembre 2023 |
EMILIA ROMAGNA | bando | 21 settembre 2023 |
LAZIO (Rieti – Viterbo) | bando | 29 settembre 2023 |
LIGURIA (Genova) | bando | 15 settembre 2023 |
PIEMONTE | bando | Data da destinarsi |
PUGLIA | bando | 31 dicembre 2023 |
SARDEGNA (Sassari) | bando | 18 settembre 2023 |
SICILIA | bando | 10 ottobre 2023 |
I voucher digitalizzazione per consulenza in innovazione
Da ultimo, un breve cenno al voucher digitalizzazione per “consulenza in innovazione” – “Secondo Sportello”. Si tratta di una misura incentivante coerentemente con il Piano nazionale “Impresa 4.0”, a sostegno dei “processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa” dell’intero territorio nazionale. Ciò si rende possibile attraverso “figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0”.
I termini e le modalità per la presentazione delle domande sono disciplinati dal decreto direttoriale del 13 giugno 2023; e le istanze potranno essere presentate telematicamente, fino al 5 settembre 2023.
In questo caso, la dotazione finanziaria stanziata ammonta a 75 milioni di euro.
Possono beneficiare di tale agevolazione tutte le imprese PMI operanti sull’intero territorio nazionale in regola con il versamento dei contributi previdenziali e mai state sanzionate; sane a livello finanziario/bancario.
Circa le spese ammissibili, “si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete”.
Il requisito principe è dato dall’essere qualificato cd “manager dell’innovazione” ovvero un manager iscritto nell’apposito elenco costituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Naturalmente, “la consulenza deve essere finalizzata a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0”.
L’agevolazione consiste in un voucher concedibile in regime “de minimis” e il contributo massimo concedibile varia a seconda della tipologia di beneficiario e cioè a dire per:
- “le micro e piccole, contributo pari al 50% dei costi sostenuti per un massimo di 40 mila euro;
- le medie imprese, contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro”.
Insomma, sotto a chi tocca.