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Il 5G per le imprese italiane: il ruolo di reti private e network slice

Il 5G per le imprese italiane rappresenta un’occasione da cogliere per colmare il gap nella digitalizzazione: in questa prospettiva, per sfruttare al meglio il potenziale di catalizzatore della digital transformation di questa tecnologia, assumono ruoli importanti due modalità di implementazione della rete

Pubblicato il 21 Dic 2020

Stefano Bolis

Junior Consultant ICT Consulting

Sara Frizziero

Senior Consultant ICT Consulting

Antonio Filippo Giangrande

Manager ICT Consulting

Filippo Lucarelli

Partner ICT Consulting

Connettività 5G: le applicazioni reali che stanno cambiando il mercato e la vita di tutti

La penetrazione del 5G nel mercato enterprise sarà fondamentale per colmare il gap delle aziende italiane nella trasformazione digitale, poiché, in virtù delle proprie caratteristiche, il 5G potrà agire da catalizzatore e consentire la piena innovazione di infrastrutture produttive e processi aziendali.

A tal scopo, il primo e fondamentale passaggio sarà quello di integrare il nuovo standard di comunicazioni mobili nelle infrastrutture ICT delle aziende. Dal punto di vista dell’architettura e della tecnologia, è possibile individuare due modalità ben distinte: la realizzazione di reti 5G private e la creazione di Network Slice 5G dedicate a specifici settori industriali.

Le possibilità del 5G per le imprese

Va in primis sottolineato che in ambito enterprise il 5G non è percepito meramente come uno strumento di connettività, ma è piuttosto considerato come la chiave per innovare prodotti, servizi e processi aziendali.

L’adozione della tecnologia 5G consente non solo di raggiungere velocità di trasmissione dei dati fino a 10 volte superiori a quelle garantite delle attuali reti 4G, ma anche di gestire contemporaneamente milioni di oggetti connessi necessari allo sviluppo delle applicazioni di Industria 4.0, e di realizzare connessioni a bassissima latenza e alta affidabilità necessarie al controllo remoto dei processi produttivi in real-time. Inoltre, nell’alveo dei benefici attesi dall’adozione delle nuove tecnologie di rete wireless nel mercato Enterprise sono annoverati l’incremento del livello di sicurezza con cui i dati aziendali sono gestiti, una maggiore efficacia degli strumenti di supporto decisionale, e un generale incremento della qualità dell’esperienza lavorativa.

In Italia, lo sviluppo delle reti di quinta generazione è seguito con elevato interesse da parte delle imprese, che non solo si professano intenzionate a utilizzare la tecnologia 5G nel proprio business, ma ambiscono addirittura a sfruttarla già entro il primo anno dalla disponibilità commerciale. Le aziende prevedono un impiego trasversale del 5G, con applicazioni che abbracciano diversi mercati verticali e includono la robotica industriale, la logistica connessa, l’utilizzo di droni e veicoli autonomi, la realtà aumentata, l’intrattenimento immersivo, la sicurezza fisica e cibernetica, la sanità e l’evoluzione degli strumenti di marketing e di vendita.

Reti private 5G per le aziende

In prima battuta, nel mondo Enterprise potranno essere realizzate reti private 5G dedicate alla copertura di campus e distretti industriali. Il paradigma è analogo a quello delle reti private LTE, che negli ultimi anni hanno ottenuto un discreto successo.

Una rete 5G privata realizza la copertura wireless di un campus o di un’area produttiva attraverso il dispiegamento “on site” di antenne e apparati 5G dedicati. In aggiunta, per sfruttare pienamente le potenzialità del 5G, le coperture radio potranno essere integrate con il dispiegamento di nodi “Edge” privati, ovvero mini-datacenter installati all’interno (o in prossimità) dei campus, che renderanno disponibili localmente quelle applicazioni che per requisiti di performance/latenza o di sicurezza/privacy traggono maggior beneficio da una implementazione locale. La rete così implementata è in grado di offrire connettività unificata, accesso ottimizzato alle applicazioni aziendali da parte del personale e dei sistemi di automazione industriale, e costituire al contempo un mezzo di comunicazione sicuro all’interno dell’area coperta in virtù della possibilità di processare localmente dati sensibili o critici per il business.

Inoltre, la rete privata 5G può essere ingegnerizzata per indirizzare i requisiti specifici – ad esempio di prestazioni o di sicurezza – di una particolare azienda; ciò permette di raggiungere elevati livelli di efficienza a livello funzionale e operativo, e consente di contenere i costi di sviluppo e di conduzione della rete stessa. In aggiunta, l’integrazione di una rete privata di quinta generazione con gli altri sistemi Enterprise risulta notevolmente semplificata, anche in relazione alle precedenti tecnologie radiomobili, poiché il 5G prevede l’utilizzo di interfacce standard per il dialogo con applicazioni di terze parti.

Ad oggi, in Italia, lo scenario di deployment maggiormente promettente per le reti private 5G prevede il dispiegamento di Small Cell in banda 26 GHz. Infatti, le caratteristiche di tale spettro, sia in termini di propagazione radio, che di ampiezza di banda, risultano ideali per la copertura di aree circoscritte in cui debbano essere stabilite connessioni ad elevata capacità. Le aziende potranno acquistare tali soluzioni in modalità “as a Service” dalle TelCo, oppure potranno sviluppare autonomamente le proprie reti private. Infatti, sebbene in Italia lo spettro a 26 GHz sia stato licenziato alle TelCo, può essere concesso su base locale in modalità wholesale a player verticali (non operatori – che dovranno comunque essere autorizzati dal Ministero dello Sviluppo Economico) che intendano gestire autonomamente la propria copertura.

Alcuni Paesi europei hanno promosso un modello alternativo a quello italiano, concedendo le licenze per l’utilizzo di una porzione dello spettro 5G direttamente alle imprese. A titolo esemplificativo, in Germania le imprese sono titolate a richiedere il diritto esclusivo di utilizzo di alcuni blocchi di frequenze nella banda 3,7-3,8 GHz; dal 2019 sono già state assegnate 33 licenze ad aziende private tra cui Bosch, BMW, BASF, Lufthansa, Siemens e Volkswagen. Policy analoghe sono state adottate anche in Francia, Svezia e Regno Unito.

Network Slice dedicate ai mercati verticali

Progressivamente e secondo tempistiche dettate dal rollout della copertura 5G e dall’evoluzione delle reti Core, nel mondo Enterprise potranno essere realizzate Network Slice dedicate a specifici settori industriali.

Le Network Slice sono istanze virtuali di rete in grado di indirizzare esigenze e requisiti specifici. Ogni Slice può essere definita da diverse caratteristiche, tra cui tecnologia di accesso radio, banda, latenza, affidabilità, Quality of Service, sicurezza, estensione nel tempo e sul territorio, in modo tale da comporre un servizio di comunicazione ottimizzato sulle esigenze di una particolare classe di applicazioni, ad esempio quelle afferenti ad uno specifico settore dell’industria.

Attraverso le Slice, le TelCo potranno proporre ai clienti del mercato Enterprise abbonamenti (che comporteranno l’installazione on premise di CPE o l’integrazione di SIM) che permetteranno di fruire di un servizio di connettività e applicativo personalizzato rispetto alle esigenze del settore verticale di appartenenza.

In aggiunta, la natura programmabile, tempo variante e logica del paradigma di Network Slicing abiliterà modelli di business di tipo Network Slice as a Service (NSaaS), grazie ai quali le Slice di più operatori potranno essere combinate da singoli Communication Service Provider. Potranno pertanto nascere Mobile Virtual Network Operator focalizzati su specifici settori industriali, che comporranno Slice di più operatori al fine di erogare un servizio più complesso da offrire ai propri clienti nel settore Enterprise. L’offerta di NSaaS sarà effettuata inizialmente mirando ai settori industriali di maggior interesse commerciale e identificandone i requisiti in termini di prestazioni e servizi a valore aggiunto.

Verso un’offerta più completa

Le TelCo avranno la possibilità di sviluppare una proposta a tutto tondo, che abbia come base fondante reti 5G private e Network Slice, ed includa anche elementi che permettano l’effettiva implementazione presso le imprese di soluzioni dedicate ai differenti mercati verticali. Ciò consentirà agli operatori di non essere relegati al ruolo di meri fornitori di connettività, ma piuttosto di coprire un numero crescente di anelli della catena del valore.

Nello sviluppare tali proposizioni, gli operatori dovranno fare leva anche su asset, skill e know-how che tradizionalmente non sono nella disponibilità di una TelCo, quali ad esempio la produzione di sensoristica o la capacità di supportare l’analisi di Big Data. La disponibilità di tali risorse sarà però fondamentale ai fini dello sviluppo di una proposizione completa verso il settore Enterprise.

Gli operatori potranno accedere a tali asset, skill e know-how sia attraverso l’acquisizione di specifiche realtà, che tramite lo sviluppo di partnership con altri attori dei nuovi ecosistemi abilitati dal 5G. In tal senso, la definizione di partnership strategiche e di consorzi finalizzati ad occupare i vari segmenti del mercato 5G Enterprise è già una realtà internazionale. A titolo esemplificativo si riporta il lavoro che sta facendo il consorzio 5G-ACIA per la creazione di un nuovo ecosistema che integri tecnologie operative, quali l’automazione industriale, con le tecnologie dell’informazione e comunicazione.

Conclusione

In conclusione, nella costruzione della propria offerta 5G per il settore Enterprise, le TelCo da un lato si troveranno a reingegnerizzare e innovare i propri servizi, e dall’altro definiranno partnership di sistema che consentano di integrare le capacità necessarie alla creazione di una proposta completa e chiavi in mano.

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