“Il Direttore generale dell’Agenzia sarà nominato tra i candidati per i quali risulti una particolare e comprovata qualificazione professionale in materia di innovazione tecnologica e in possesso di una comprovata esperienza di elevato livello nella gestione di processi di innovazione, tanto nel settore pubblico quanto nel settore privato, al fine del più efficace raggiungimento degli obiettivi dell’Agenzia digitale italiana”. Ad essere necessaria, inoltre, anche “un’elevata competenza nella gestione delle risorse umane”. E’ quanto si legge nell’avviso odierno, in Gazzetta Ufficiale, per la nomina a direttore generale della nuova Agenzia per l’Italia digitale. I candidati hanno 15 giorni per presentare i curricula.
In pole position Alessandro Fusacchia (responsabile task force start-up), secondo il Corriere delle Comunicazioni. Circolano anche i nomi Salvo Mizzi, esperto di innovazione di Telecom Italia, il fondatore di Dada, Paolo Barberis, e Alfonso Fuggetta del Politecnico di Milano, considerato tra i maggiori esperti di Agenda digitale del nostro Paese. Il ministro Francesco Profumo, invece, punterebbe invece su Mario Calderini, docente del Politecnico di Torino e sui consigliere per l’Innovazione. Uno dei nomi circolati da subito era quello di Roberto Sambuco (Mise), che però smentisce l’interesse.