LE E-AGENDE COMUNALI

Ancona “pioniera” digitale, ora è tempo di smart city

Dalla carta di identità elettronica alla fibra ottica in tutti gli uffici pubblici: la città marchigiana antesignana su tutti i fronti. L’assessore Guidotti: “Andiamo oltre l’Agenda digitale”. Via al progetto che punta a innovare servizi e infrastrutture cittadine

Pubblicato il 28 Ago 2014

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Dalla carta di identità elettronica alla fibra ottica in tutti gli uffici pubblici: il Comune di Ancona è fra i più avanzati in Italia sul fronte dell’innovazione Ict al punto da anticipare molti dei contenuti del progetto “Italia digitale 2014” grazie a tutta una serie di iniziative votate a spingere la dematerializzazione ma soprattutto a erogare servizi ad alto valore aggiunto ai cittadini.

La nuova amministrazione, insediatasi da appena un anno, ha fra l’altro da poco approvato il progetto “Ancona smart city”, un progetto che “va oltre l’agenda digitale”, sottolinea l’assessore ai Servizi informatici Andrea Guidotti. L’iniziativa prevede infatti la creazione di una sorta di cabina di regia “che vorrebbe presidiare territori più vasti rispetto a quelli delle tecnologie dell’informazione, realizzando attraverso di esse nuovi servizi al cittadino, impulso alla trasparenza, la creazione di un sistema manageriale di controllo di gestione”, spiega Guidotti. Il piano è stato pensato in ottica di medio-lungo periodo e “la prima tappa – annuncia l’assessore – è la completa revisione dell’infrastruttura tecnologica”.

Miglioramento dell’infrastruttura Ced, sviluppo di una rete pubblica wi-fi, progettazione di un sistema informatico per la gestione delle pratiche, miglioramento del sistema di valutazione delle performance e un nuovo sistema di controllo di gestione le priorità del piano che punta al salto di qualità. “Prioritari anche i progetti di dematerializzazione dei documenti e la progettazione di un centro servizi al cittadino unificato, dove viene ripensato non soltanto il supporto digitale e di e-government ma lo stesso rapporto in termini di logistica, accesso, orientamento, informazione”, puntualizza Guidotti.

Il 2014 sarà un anno chiave per la messa in opera di molti progetti e l’avvio dei tanti “cantieri” calendarizzati: “Penso ad “Ancona wi-fi”, ad esempio, con cui attiveremo una serie di hotspot pubblici – annuncia ancora Guidotti -. Stiamo lavorando appunto ad una rete wireless gratuita e pubblica per favorire la connettività in tutta la città. Ci stiamo occupando inoltre della tracciabilità telematica di tutte le pratiche particolarmente significative per la vita del cittadino: pensiamo ad un sistema che permetta all’utente di avere cognizione dello stato dell’arte della sua pratica/richiesta ecc. Ci sembra una grande questione di trasparenza e di monitoraggio che produrrà efficienza”.

Ma il 2014 sarà soprattutto l’anno dedicato allo sportello digitale Sui, Sportello unico integrato che mette in rete il lavoro svolto finora da Sue (Sportello Unico Edilizia) e Suap (Sportello Unico Attività produttive). “Il Sui è attivo da mesi e sta rivoluzionando il sistema della gestione delle pratiche edilizie residenziali e commerciali e il rapporto con cittadini e liberi professionisti”.

Determinante anche la “partita” broadband: “Le reti sono fondamentali per la gestione dei dati e quindi per la qualità dei servizi: con il nuovo dirigente operativo da pochi giorni stiamo ultimando una mappatura dello stato dell’arte delle infrastrutture che ci consentirà un ampliamento a favore della comunità”, annuncia ancora l’assessore. I Comuni possono giocare in questa partita di innovazione un ruolo davvero importante non solo dal punto di vista delle infrastrutture ma anche da quello che nell’Agenda viene definita identità digitale. “I Comuni devono combattere il digital divide, cooperare, lavorare in rete. Devono esserci direttive chiare, modelli e processi standardizzati che possono essere riutilizzati facilmente”. Il riuso come la dematerializzazione favoriscono anche il taglio dei costi: “Credo che la spesa possa essere razionalizzata anche senza operare tagli lineari, ma ripensando alcuni processi: pensiamo alla dematerializzazione, o ad alcuni servizi online e a quanto risparmio porterebbero non solo di materiali ma in termini di aumento di produttività, differente impiego di alcuni operatori, controllo del rendimento, ambiente. Le ricadute sono tante, le stiamo monitorando in questa fase di progettazione”.

La digitalizzazione passa anche attraverso le competenze: “Abbiamo creato negli anni molte e varie competenze nei settori della comunicazione, dei servizi al cittadino, dell’innovazione e della gestione e organizzazione dei software applicativi. Abbiamo sperimentato progetti che siamo riusciti a realizzare in house utilizzando applicativi sviluppati internamente, che ci hanno fatto risparmiare in termini economici e di gestione, oltre a darci molta soddisfazione. Ora che vogliamo far fare a questa città un passo avanti nella digitalizzazione e nei servizi al cittadino sentiamo la necessità – conclude l’assessore – di una formazione continua, specie in un settore in continua evoluzione come questo”.

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