AnTeA[1] – Anagrafe Territoriale dinamica delle Acque potabili – è una piattaforma digitale concepita per l’acquisizione, controllo, gestione, analisi dei dati sulle acque destinate al consumo umano in Italia, in conformità al D.Lgs 23 febbraio 2023, n. 18[2], Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020.
Obiettivi della piattaforma AnTea
AnTeA è quindi stata concepita per centralizzare e armonizzare le informazioni relative alle risorse idriche nel nostro paese e si basa sul D.Lgs 23 febbraio 2023, n. 18 che stabilisce le norme per la gestione e la registrazione delle risorse idriche, garantendo un’integrazione e una visione complessiva delle acque disponibili, utilizzate e gestite a livello nazionale.
La creazione di AnTeA rappresenta una risposta alle crescenti esigenze di coordinamento e monitoraggio in un settore altamente frammentato e complesso. È questo un retaggio storico dello sviluppo locale degli approvvigionamenti e delle reti di distribuzione, dovuto sia alla differente geomorfologia dei territori, sia a un differenziato modello di urbanizzazione, rispetto ad altri Paesi europei. I dati ISTAT 2020 dal censimento delle acque per uso civile riportano n. 2391 gestori Idropotabili in Italia (Tabella 1), ognuno con propri dati, sistemi e riferimenti. Da qui, la necessità di un sistema integrato e standardizzato atto a garantire una gestione efficace e una pianificazione oculata delle risorse idriche.
Collaborazione e interoperabilità con enti istituzionali
AnTeA è strutturata per garantire l’interoperabilità dei dati e la condivisione degli stessi con i principali soggetti istituzionali e i gestori Idropotabili che presiedono all’accesso all’acqua e alla garanzia di sicurezza delle acque destinate al consumo umano. La cooperazione vede coinvolte diverse entità, quali il Ministero della Salute, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) – Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque (ISS – CeNSiA), l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), le Regioni, i Sindaci, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), gli Enti di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO).
Le Regioni sono responsabili della registrazione dei punti di campionamento nei piani di controllo, mentre le ASL e i Gestori Idropotabili sono incaricati dell’inserimento dei risultati dei controlli.
Miglioramento dell’accesso e della qualità delle informazioni sulle acque
Le principali finalità di AnTeA consistono nell’assicurare la disponibilità delle informazioni sull’accesso all’acqua e sulla qualità delle acque al punto di utilizzo – a partire dalle risorse idriche nell’ambiente e lungo l’intera filiera di trattamenti e distribuzione.
L’obiettivo principale, quindi, è facilitare la trasmissione informatizzata dei risultati dei controlli interni ed esterni sulla qualità delle acque. Le Regioni, le ASL e i Gestori Idropotabili sono chiamati a collaborare per monitorare costantemente la qualità delle acque e garantire il rispetto dei parametri normativi stabiliti a livello nazionale ed europeo. In questo contesto, AnTeA rappresenta una piattaforma cruciale per l’acquisizione, l’elaborazione, l’analisi e la condivisione dei dati relativi ai controlli effettuati su campioni d’acqua prelevati in diverse aree geografiche. Il sistema facilita la comunicazione, l’integrazione e la condivisione delle informazioni tra le autorità ambientali e sanitarie a livello nazionale, regionale e locale, oltre che con gli operatori del settore idropotabile, migliorando la cooperazione e la risposta tempestiva a eventuali problemi di qualità dell’acqua.
Un altro obiettivo cruciale è garantire un idoneo accesso pubblico alle informazioni, promuovendo la trasparenza e consentendo ai cittadini di essere informati sulla qualità dell’acqua che consumano. AnTeA assicura inoltre che le informazioni e i dati siano disponibili, aggiornati e accessibili alla Commissione europea, all’Agenzia Europea per l’Ambiente e al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, permettendo un monitoraggio e una risposta coordinata a livello europeo.
La piattaforma facilita anche lo scambio di informazioni con ARERA, ISTAT e altre istituzioni nazionali, nonché con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e altre organizzazioni internazionali, per le rispettive finalità di competenza. Questo scambio è vitale per garantire che tutte le parti interessate dispongano delle informazioni necessarie per monitorare, gestire e migliorare la qualità delle acque destinate al consumo umano, contribuendo così alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente a livello globale. La figura che segue illustra tutti i principali soggetti coinvolti in AnTeA.
Sfide della gestione integrata dei dati idrici
L’integrazione classica dei dati, come avviene in molti altri sistemi, si basa sulla centralizzazione delle informazioni provenienti da diversi attori. Tuttavia, in un settore come quello delle risorse idriche, dove operano un gran numero di gestori, ognuno con i propri sistemi e modalità di gestione, la sfida è ancora più ardua. I gestori devono operare in maniera coordinata, rispettando i requisiti normativi e tecnici stabiliti dal decreto.
La complessità del settore idrico italiano impone la necessità di affrontare il tema della centralizzazione e dell’integrazione dei dati tramite un nuovo approccio. Ogni gestore possiede informazioni specifiche che devono essere armonizzate con quelle degli altri attori del sistema. Questo contesto rende la gestione delle risorse idriche una sfida, poiché è necessario tenere conto delle differenti pratiche di registrazione nonché dell’enorme varietà di dati.
Tradizionalmente, il sistema di integrazione dei dati per il settore idrico è stato basato su un approccio centralizzato, che però si scontra con le difficoltà pratiche di un contesto così frammentato. Le informazioni devono essere consolidate, verificate e gestite in un modo che permetta una visione unitaria e utile per le decisioni strategiche e operative.
Standardizzare e ottimizzare il processo di trasmissione dei dati
L’implementazione di AnTeA mira proprio a standardizzare e ottimizzare il processo di trasmissione dei dati, tra i quali:
- Dati sulle informazioni al pubblico sulle misure adottate per migliorare l’accesso all’acqua;
- Dati sulle valutazioni e gestioni del rischio delle aree di alimentazione per i punti di prelievo di acque da destinare al consumo umano;
- Dati sulle valutazioni e gestioni del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni;
- Dati sui risultati dei controlli volti a verificare la qualità delle acque destinate al consumo umano;
- Dati e informazioni sugli incidenti attinenti all’acqua destinata al consumo umano che hanno generato un potenziale rischio per la salute umana;
- Dati e informazioni su tutte le deroghe concesse ai valori di parametro fissati dal D.Lgs18/2023.
Sicurezza e tracciabilità dei dati
La piattaforma (Fig.1) facilita l’inserimento dei dati tramite interfaccia utente, file di caricamento e API, gestendo grandi volumi di dati e automatizzando il processo per ridurre errori. La sicurezza e la tracciabilità sono garantite tramite autenticazione digitale, con un sistema di autorizzazione gerarchica che assicura operazioni qualificate. L’integrazione con un sistema di gestione delle identità centralizzato permette di gestire credenziali e permessi, migliorando la protezione dei dati. La piattaforma rispetta i requisiti normativi, assicurando una raccolta dati accurata e tempestiva. L’uso di un codice unico per ogni punto di campionamento garantisce tracciabilità e integrità dei dati.
Figura 1: La piattaforma AnTeA
Integrazione nel piano nazionale complementare e approccio collaborativo
Nel contesto del Piano nazionale complementare[3] al PNRR (PNC), destinato a finanziare specifiche azioni che integrano e completano il PNRR, è emersa l’opportunità di riformare e innovare il sistema di gestione delle risorse idriche, integrando il progetto AnTeA in un approccio più moderno e cooperativo. Il d.lgs. 18 del 2023 con l’art. 19 ha disposto la realizzazione della piattaforma digitale AnTeA per 2,5 milioni di euro a valere sulle risorse PNC, puntando a creare un ecosistema tecnologicamente avanzato. L’innovazione principale di AnTeA risiede nell’approccio cooperativo alla progettazione e nella creazione di standard condivisi. Questo significa che, invece di una semplice centralizzazione dei dati, è stato adottato un approccio che prevede la definizione di standard di condivisione e la raccolta dei commenti da parte di tutti i soggetti coinvolti nella filiera idropotabile.
L’approccio cooperativo implica che i dati siano raccolti e gestiti secondo uno standard definito, che si basa sul decreto legge esistente. Questo standard è stato costruito con l’obiettivo di garantire che i dati siano compatibili e interoperabili, facilitando così la loro condivisione tra gestori e istituzioni.
Inoltre, il progetto AnTeA si distingue per l’approccio collaborativo in tutte le sue fasi. Un esempio è dato dalla pubblicazione del documento Request for Comments (RfC)[4], fondamentale per attivare e monitorare i processi di inserimento e controllo dati. La raccolta dei commenti permette di adattare e migliorare continuamente il sistema, rendendolo più efficace e rispondente alle esigenze reali dei gestori e degli utenti finali. Un altro obiettivo del documento è quello di regolare l’accesso dei Gestori/PPAA al sistema AnTeA, gestito dal CeNSiA – ISS, e definire i requisiti tecnici per l’inserimento dei programmi di controllo conformi all’art. 12 e collegati disposti del D.Lgs. 18/2023, per garantire un’attuazione efficiente e armonizzata delle attività di monitoraggio e di gestione. Il documento delineerà inoltre i processi per ottenere le credenziali necessarie per accedere al portale e per l’inserimento dei dati all’interno della piattaforma.
Sviluppo di AnTea su polo strategico nazionale per sicurezza e innovazione
Un ulteriore passo avanti nell’innovazione di AnTeA è rappresentato dalla costruzione del sistema sul Polo Strategico Nazionale[5] (PSN). Il PSN è un’infrastruttura pubblica che ha lo scopo di centralizzare e gestire i dati strategici per il nostro paese. Esso offre un’infrastruttura sicura e scalabile che supporta la condivisione e l’accesso ai dati, garantendo al contempo elevati standard di sicurezza e protezione delle informazioni. Incaricato dello sviluppo di AnTeA sul PSN sarà We-COM[6]. In qualità di fornitore accreditato TIM come “Cloud Enabler”, We-COM supporta gli Enti pubblici nella migrazione verso il PSN, fornendo soluzioni cloud caratterizzate da affidabilità, resilienza, scalabilità, interoperabilità e sostenibilità ambientale.
Il PSN non solo consente di centralizzare le informazioni relative alle risorse idriche, ma facilita anche l’accesso ai dati per scopi di ricerca e innovazione. Grazie a questa infrastruttura, AnTeA può operare in un ambiente sicuro e scalabile, con la possibilità di gestire grandi quantità di dati, nonché garantire che i questi siano disponibili e utilizzabili da una vasta gamma di utenti, inclusi i ricercatori e le istituzioni, che possono sfruttare queste informazioni per sviluppare nuove soluzioni e migliorare la gestione delle risorse idriche.
Roadmap di attuazione e prospettive future di AnTea
La roadmap per il progetto AnTeA (Fig. 2) prevede che la prima versione del sistema sarà operativa entro il 2025, offrendo una base solida su cui costruire e migliorare. Entro la fine del 2026, alla conclusione del PNRR, AnTeA sarà completamente funzionante, integrata sul PSN e disponibile per tutti i gestori idropotabili, i ricercatori e gli enti istituzionali. Questa roadmap è pensata per garantire una transizione graduale e efficace verso il nuovo sistema, consentendo tempo sufficiente per la fase di test, l’adozione da parte dei gestori e l’implementazione delle funzionalità avanzate. L’obiettivo finale è quello di creare un sistema che sia non solo completo e integrato, ma anche innovativo e pronto ad affrontare le sfide future. AnTeA rappresenta un passo significativo verso una gestione collaborativa delle risorse idriche in Italia, promettendo una migliore qualità delle informazioni disponibili. La costruzione sul PSN garantirà un’infrastruttura robusta e sicura, favorendo la condivisione dei dati e l’innovazione.
Con l’approccio descritto e la roadmap definita, AnTeA non solo risponde alle esigenze attuali, ma si prepara anche a contribuire al progresso del settore idrico italiano per gli anni a venire. La creazione di un sistema così avanzato e integrato rappresenta una vittoria per la gestione delle risorse idriche e un modello per future iniziative nel settore pubblico.
Figura 2: Roadmap AnTeA
Tabella 1: Fonte Istat – Tavola 1 – Enti gestori del servizio idrico per uso civile per tipologia di servizio e regione (a). Anno 2020, valori assoluti.
Sitografia
https://we-com.it/polo-strategico-nazionale-psn/ ↑
https://www.iss.it/antea-copertina ↑
https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2023;018 ↑
https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/piano_nazionale_per_gli_investimenti_complementari_al_pnrr/Documenti/PNC_report-10-31-DICEMBRE-2023_2024.pdf ↑