In attesa dell’avvio dei cantieri previsti per il Piano Nazionale Banda Ultralarga i cui primi bandi sono già stati pubblicati il 3 giugno scorso, la diffusione della nuova rete registra significativi avanzamenti su tutto il territorio nazionale. Nelle regioni del Sud che hanno beneficiato degli interventi pubblici previsti dal precedente regime di aiuto e di risorse europee della precedente programmazione, il livello di copertura supera le più ricche e popolose del Nord.
Il modello precedentemente utilizzato prevede che l’infrastruttura incentivata resta di proprietà dell’Operatore Beneficiario che si impegna a mantenerne la proprietà e, al tempo stesso, è obbligato ad offrire accesso all’ingrosso ad altri Operatori in modo aperto, trasparente e non discriminatorio nei termini ed alle condizioni conformi agli obblighi imposti dal bando di gara e dall’Autorità Garante per le Comunicazioni.
Tutti i bandi sono stati aggiudicati e in alcune regioni i lavori sono ormai da tempo completati.
La tabella riporta i principali indicatori di avanzamento operativo consuntivati alla fine di maggio 2016 dai Beneficiari e non ancora completamente certificati da Infratel Italia. Infatti sono in corso di esecuzione diverse verifiche in campo sulle aree oggetto degli interventi da parte di Infratel Italia al fine di riscontrare la coerenza tra le opere e le forniture dichiarate dal Beneficiario e quelle effettivamente presenti in campo.
Per quanto riguarda l’intervento in Lombardia (beneficiario Intred) sono state eseguite tutte le verifiche tecniche in loco necessarie a verificare la corretta esecuzione delle opere e la fornitura dei servizi previsti dall’offerta tecnica.
In particolare i comuni con copertura a Banda Ultra Larga (30-100 Mbit/s e oltre) finanziati da interventi pubblici sono oltre 500.
Si riporta nel dettaglio lo stato degli avanzamenti del progetto a maggio 2016