Un “disegno” univoco di sviluppo digitale della città. Il Comune di Pavia non ha una vera e propria Agenda digitale ma sono diversi i progetti avviati in nome dell’innovazione. “Tra questi stiamo procedendo ad un piano di infrastrutturazione per lo sviluppo di una rete integrata e diffusa a larga banda, alla diffusione di servizi online a cittadini ed imprese e all’utilizzo di sistemi smart soprattutto in ambito di viabilità urbana”, racconta Ilaria Cristiani, assessore all’Innovazione tecnologica.
Sul fronte e-gov “stiamo intervenendo per realizzare una completa digitalizzazione dei processi e delle procedure sia interne che di interazione con altri Enti, con il cittadino e le imprese”, spiega Cristiani che annovera fra le misure in campo la dematerializzazione di delibere e determine, l’uso della Pec, la presentazione online di istanze, la fatturazione elettronica ed una serie di servizi che consentono i pagamenti elettronici. “Stiamo lavorando diffusamente per aumentare i servizi ai cittadini: abbiamo già adottato sistemi di prenotazione online tramite app o pc per l’accesso ad alcuni sportelli comunali legati al settore mobilità. Oltre a questo stiamo facendo partire un sistema sperimentale per l’acquisto di biglietti dell’autobus tramite cellulare che dovrebbe convergere sul breve periodo ad una sistema unico di pagamento per tutti i servizi legati alla mobilità, dagli autobus ai parcheggi, dal bike sharing al car sharing”, sottolinea l’assessore.
Un altro obiettivo importante è offrire ai cittadini il servizio di wi-fi gratuito nelle principali aree cittadine e garantire l’accesso a larga banda in tutti gli edifici scolastici e pubblici. “Già la precedente amministrazione – puntualizza Cristiani – aveva messo inoltre in atto una serie di azioni per la sicurezza e il controllo del territorio tramite sistemi integrati di videosorveglianza che permettono anche di controllare i principali punti di accesso alla città e avere un resoconto dettagliato e in tempo reale anche dello stato di degrado dell’ambiente urbano”.
Il 2015 sarà un anno importante per l’implementazione di nuovi servizi e il potenziamento di quelli già attivi. “In particolare vogliamo estendere progressivamente tutti i servizi legati alla mobilità. E in parallelo stiamo lavorando a diversi servizi digitali per il cittadino come l’iscrizione online alle scuole materne (a partire dal mese di gennaio), l’estensione del sistema di prenotazione online agli sportelli comunali, l’ampliamento dei punti wi-fi e l’autenticazione federata con altre reti wii-fi (entro maggio)”.
Per quanto riguarda i servizi alle imprese è fissata a settembre 2015 la deadline per l’attivazione di uno sportello online per la presentazione delle pratiche edilizie e l’avvio di un sistema di fatturazione elettronica. “In vista dell’Expo 2015 stiamo inoltre mettendo a punto una app per itinerari culturali e localizzazione di servizi ed uffici pubblici”. E last but not least il Comune ha in cantiere un progetto di alfabetizzazione informatica per gli anziani che partirà all’inizio del 2015. “Riteniamo che questa fascia di popolazione sia oggettivamente svantaggiata in termini di fruizione dei servizi digitali, ma che possa trarre diversi vantaggi dalla semplificazione delle procedure rese possibili dalla digitalizzazione dei processi”.
Sul fronte infrastrutture il Comune di Pavia vanta già all’attivo una rete a larga banda, di proprietà dell’azienda partecipata Asm: l’“anello” in fibra da circa 80 km connette le realtà pubbliche e la rete di videosorveglianza cittadina. “È chiaro che da qui in avanti dobbiamo definire un piano di sviluppo per una rete integrata che comprenda anche infrastrutture soprasuolo (come i pali dell’illuminazione pubblica) in cui potremmo coinvolgere realtà pubbliche e private”. Secondo l’assessore Cristiani i Comuni “devono fare da volano per i temi principali dell’agenda digitale e possono esser attori fondamentali soprattutto su diversi aspetti legati alla semplificazione. In particolar modo per la diffusione capillare di servizi erogati attraverso il Sistema per l’Identità Digitale (Spid), l’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento in tutti i suoi servizi e relativa fatturazione”. Inoltre i Comuni “possono contribuire sostanzialmente alla riduzione del divario digitale anche attraverso la messa in condivisone di infrastrutture pubbliche, all’alfabetizzazione informatica dei cittadini e alla progressiva riduzione se non eliminazione della carta”.
Da non sottovalutare l’impatto sulle casse comunali: “Il risparmio con la tecnologia lo si può raggiungere non nel breve periodo ma almeno nel medio, in quanto in una prima fase il risparmio viene azzerato dall’ammortamento degli investimenti in tecnologia. Noi stiamo valutando varie opzioni tra cui la diffusione di sistemi di illuminazione pubblica con lampade a basso consumo, l’utilizzo di software per lo spegnimento automatico dei pc o della strumentazione informatica”. Inoltre la diffusione di strumenti elettronici di pagamento – evidenzia Cristiani – può garantire un notevole risparmio grazie alla rendicontazione automatica che elimina i costi di riconciliazione dei pagamenti (multe, pagamenti mensa e rette asili, affitti case popolari).