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Cloud e IA, leve di competitività per le aziende Ue: strategie e casi di successo



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 L’adozione del cloud e dell’IA è vitale per la crescita economica europea. L’UE promuove la sicurezza dei dati e la sovranità digitale, incoraggiando progetti come Gaia-X per un’infrastruttura cloud comune che rafforzi la competitività e l’innovazione

Pubblicato il 14 feb 2025

Giuseppe Arcidiacono

Responsabile Sistema Informativo at ARCEA



Le strategie di adeguamento del Cloud in Europa: il boom dell'AI

La migrazione verso il Cloud delle infrastrutture digitali, dei software e delle applicazioni informazioni rappresenta ormai un fenomeno globale ed irreversibile, che travalica i confini strettamente tecnici per abbracciare ambiti di natura politica in grado di influenzare anche i delicati equilibri internazionali ed i rapporti tra Stati e Governi.

Si pensi, ad esempio, alle implicazioni connesse alla gestione, all’archiviazione ed al trattamento di dati, informazioni e archivi digitali in datacenter posizionati al di fuori dei confini nazionali, che devono necessariamente rispondere alle normative approvate dai legislatori locali e che, in casi estremi, possono essere addirittura controllati da organizzazioni governative per motivi di sicurezza o semplice “opportunità”.

E’ immediatamente comprensibile, pertanto, come la grande nuvola sia diventata un elemento di primaria importanza nell’agenda politica di tutti gli Stati del mondo e che le trattative e le negoziazioni sul tema siano sempre più frequenti, insistenti ed a tratti infuocate.

Tematiche come la “sovranità digitale”, la “sicurezza cibernetica”, la “tutela dei dati personali” hanno ritrovato centralità grazie alle sfide poste dal Cloud e devono essere affrontate quotidianamente sui principali tavoli di confronto aperti a livello internazionale.

In tale contesto, l’Unione Europea, percependo (cosa che non sempre avviene) tempestivamente in pieno lo spirito dei tempi, ha avviato una serie di progetti, iniziative e attività incastonate in una precisa strategia volta a guidare la trasformazione digitale degli apparati pubblici nazionali e delle aziende private di tutti gli Stati Membri.

Perché il Cloud è fondamentale per le aziende europee

Il passaggio verso il Cloud, allo stato attuale, non rappresenta una scelta ma una imprescindibile necessità per le aziende europee che, per rimanere ancorate alle frenetiche evoluzioni del mercato ed ai progressi dei competitor extracomunitari o extra-continentali, devono necessariamente non solo migrare sulla nuvola digitale ma, nell’immensa galassia cloud, devono anche individuare i modelli applicativi in grado di garantire la massimizzazione dell’efficienza, dell’efficacia e della sostenibilità nel tempo.

Le principali tendenze del cloud nel 2025

Secondo le ultime previsioni di Gartner, nel 2025 la spesa degli utenti finali a livello mondiale per i servizi di cloud pubblico dovrebbe raggiungere i 723,4 miliardi di dollari, rispetto ai 595,7 miliardi di dollari del 2024.

Adozione accelerata di modelli ibridi e multicloud

Le aziende, in particolare, stanno adottando sempre più spesso configurazioni ibride (combinazione di cloud privato e pubblico) e multicloud (utilizzo di più fornitori di servizi cloud) per ottenere maggiore flessibilità e ridurre la dipendenza da un unico provider.

Secondo il Vice President Analyst di Gartner, Sid Nag, “L’uso delle tecnologie AI nell’IT e nelle operazioni aziendali sta accelerando in modo inarrestabile il ruolo del cloud computing nel supportare le operazioni e i risultati aziendali. I casi d’uso del cloud continuano ad espandersi con una crescente attenzione agli ambienti distribuiti, ibridi, cloud-native e multicloud supportati da un framework cross-cloud, facendo sì che il mercato dei servizi cloud pubblici raggiunga una crescita del 21,5% nel 2025”.

Gartner, in particolare, prevede che il 90% delle organizzazioni adotterà un approccio cloud ibrido entro il 2027 e la sfida GenAI più urgente da affrontare nel prossimo anno sarà la sincronizzazione dei dati nell’ambiente cloud ibrido.

Nel complesso, si prevede che tutti i segmenti del mercato cloud registreranno un tasso di crescita a due cifre nel 2025, evidenziando come i leader I&O siano spinti a integrare efficacemente I&O nelle loro strategie GenAI e a prepararsi a gestire l’intelligenza artificiale e l’infrastruttura GenAI all’edge, come indicato nella seguente tabella:

2024 Spesa2024 Crescita (%)2025 Spesa2025 Crescita (%)
Servizi di infrastruttura per applicazioni cloud (PaaS) 171.565 19.1 208.644 21.6
Servizi di applicazione cloud (SaaS)250.80418.1299.07119.2
Desktop cloud come servizio (DaaS)3.4667.73.84911.1
Servizi di infrastruttura del sistema cloud (IaaS)169.81821.3211.85624.8
Mercato totale595.65219.2723.42121.5

Fonte: Gartner (novembre 2024)

Dinamiche di spesa IaaS e PaaS

La crescita di modelli di IA generativa verticali e industriali specifici , curati, privati ​​e sicuri, che richiedono formazione avanzata, inferenza e messa a punto, continuerà a guidare la crescita della spesa per i servizi cloud pubblici a livello globale.

Nel 2025, le organizzazioni saranno sempre più attratte dall’efficienza delle offerte di servizi di infrastruttura e piattaforma cloud (CIPS). Gartner definisce il mercato CIPS come una piattaforma completa in cui le funzionalità IaaS e PaaS vengono fornite come servizi cloud integrati.

Inoltre, il framework di integrazione cross cloud (CCIF) che rende il multicloud una realtà sarà un fattore chiave del modello di adozione CIPS, spingendo le organizzazioni a richiedere funzionalità GenAI federate multi cloud con l’obiettivo di gestire carichi di lavoro e casi d’uso AI avanzati.

Gartner prevede che la spesa degli utenti finali per CIPS crescerà del 24,2% nel 2025, raggiungendo i 301 miliardi di $ tanto che, Nel 2025, offerte CIPS rappresenteranno il 72% della spesa IT per IaaS e PaaS, rispetto al 70% del 2022.

Crescita del cloud sostenibile

La nuova rivoluzione digitale sta anche riproponendo, sotto alcuni aspetti, problemi e criticità simili a quelle già sperimentate più di un secolo fa con la nascita delle grandi fabbriche e la proliferazione dell’industria su larga scala.

Anche oggi, infatti, un nodo cruciale è rappresentato dagli impatti ambientali delle nuove tecnologie che, seppur in maniera meno “evidente” rispetto al passato, utilizzano una quantità spesso esagerata di risorse rischiando di compromettere equilibri già fortemente minacciati da anni di incuria e sottovalutazione di tali aspetti.

E’ necessario, infatti, considerare come un centro di elaborazione dati per poter correttamente funzionare e, soprattutto, per fornire risposte in tempi rapidi a tutti gli utilizzatori, umani o tecnologici, dei propri servizi consuma per l’alimentazione ed il raffreddamento dei propri sistemi un quantitativo decisamente elevato di energia, che sta esponenzialmente crescendo nel corso degli anni.

L’Inner Mongolia Information Park di proprietà di China Telecom

Secondo i dati del portale “World’s Top Data Centers”, che censisce i CED più importanti di tutto il mondo, l’Inner Mongolia Information Park di proprietà di China Telecom e costruito nell’ambito della campagna di espansione digitale descritta in precedenza, oltre a presentare l’incredibile estensione di circa 3 Km quadrati (pari a quella di un piccolo comune italiano), deve essere alimentato con una potenzia di addirittura 150 megawatt, sufficiente a coprire il fabbisogno energetico di circa 80.000 famiglie.

Si tratta, com’è di tutta evidenza, di cifre estremamente significative, che richiedono uno sforzo collettivo per una migrazione verso soluzioni compatibili con l’ambiente e basate sull’utilizzo di energie rinnovabili.

Se, quindi, fino a poco tempo fa i parametri principali utilizzati per la classificazione ed il rating dei data center erano tutti connessi ad aree in grado di misurare l’efficienza, la potenza di calcolo, la capacità di risposta in tempi rapidi, negli ultimi anni si sta assistendo ad un repentino cambio di rotta e ad una vera e propria “rivoluzione verde”, nella quale sono impegnate le principali multinazionali del settore ICT.

Apple, ad esempio, ha effettuato ingenti investimenti finalizzati a convertire i sistemi di alimentazione dei propri data center secondo logiche compatibili con l’utilizzo di energia “pulita” e completamente rinnovabile. Tra le azioni più significative condotte dalla multinazionale statunitense, è possibile menzionale la costruzione dei più grandi parchi solari privati nella Carolina del Nord, la collaborazione con NV Energy in Nevada per alimentare il nuovo data center Reno con energia solare e geotermica e l’acquisto di energia eolica per i CED situati nell’Oregon e nella California.

La storia di “Open Compute Project” di Facebook

Particolarmente interessante, nell’ambito della svolta “green” dei data center mondiali, è la storia di “Open Compute Project”, lanciato da Facebook nel 2009, ossia in un momento nel quale il colosso fondato da Mark Zuckerberg cresceva in modo esponenziale, offrendo nuovi servizi attraverso l’ormai celeberrima piattaforma per condividere foto e video.

Il grande merito dell’azienda americana fu in prima battuta quello di ripensare, in tempo utile, la propria infrastruttura per accogliere il prevedibile enorme afflusso di dati, contenendo i costi e il consumo di energia, e successivamente quello di aver condiviso i propri progetti con attori del calibro di Intel, Rackspace, Goldman Sachs e Andy Bechtolsheim con l’intento di dar vita a un movimento nell’ambito dell’hardware in grado di generare lo stesso tipo di creatività e collaborazione tipici del mondo del software open source.

Fu, in qualche modo, un segnale inequivocabile di un cambiamento ormai in atto che avrebbe innescato, come in una virtuosa reazione a catena, una serie di altre iniziative, destinate a trasformare i connotati dei data center ed avviarli verso una nuova era eco-compatibile.

Il CED subacqueo di Microsoft

Non poteva non cogliere la nuova sensibilità un’azienda leader del settore ICT come Microsoft, fondata, tra l’altro, da un magnate, Bill Gates, che ha fatto della filantropia e dell’attenzione verso l’umanità un tratto distintivo della propria esistenza.

In tale ambito, la casa di Redmond ha lanciato un progetto avveniristico quanto affascinante, progettando e mettendo in opera un CED subacqueo, posizionato a 35 metri di profondità nel mare del Nord ed in grado di ospitare 865 server costantemente monitorati sotto il profilo delle prestazioni e dell’affidabilità.

Il punto di forza principale di tale data center è naturalmente quello di ricevere direttamente dalle fredde acque marine i mezzi necessari a compensare il surriscaldamento causato dall’operatività dei server e dei dispositivi di elaborazione ma, grazie all’intenso lavoro di progettazione del gruppo di lavoro targato Microsoft, il “sommergibile tecnologico” presenta anche altri importanti vantaggi come quello di essere completamente alimentato dalla luce solare e di riuscire a sfruttare le forti correnti ed i venti per generare nuova energia totalmente rinnovabile.

Considerando, infine, che più della metà della popolazione mondiale vive nel raggio di 200 Km dalle coste marine, è immediatamente comprensibile come posizionare, a regime, i data center sott’acqua garantirebbe vantaggi anche in termini di velocità per lo streaming, la navigazione ed il video-gaming.

Il peso delle nuove tecnologie

Un ulteriore elemento in grado di imprimere un’accelerazione al Cloud è, come anticipato, rappresentato dalle cosiddette tecnologie “disruptive” che nei prossimi anni potranno completamente rivoluzionare il nostro modo di vivere ed agire.

E’ ormai in dirittura d’arrivo l’esplosione del 5G che, ben lungi dall’essere una semplice evoluzione nel campo delle telecomunicazioni, aprirà la strada verso l’interconnessione continua di uomini, dispositivi ed oggetti, creando una rete universale in grado di scambiare quantità di dati inimmaginabili solo pochi anni fa.

E’ del tutto evidente, ad esempio, come le applicazioni concrete dell’Internet delle Cose richiederanno la necessità di elaborare, interconnettere, interpolare ed analizzare dati sempre più complessi, grandi e difficili da gestire.

Pensiamo, ad esempio, ad un sistema antincendio totalmente automatizzato basato sull’IoT nel quale ogni oggetto di un particolare sito sia in grado di misurare e comunicare in tempo reale la propria temperatura ad un “controller” deputato ad attivare, in caso di necessità, i dispositivi di raffreddamento o spegnimento. Ponendoci nell’ottica di un flusso continuo di informazioni derivanti da migliaia di componenti che potrebbero anche generare, per le motivazioni più disparate, “falsi positivi” o “falsi negativi”, sarebbe ipotizzabile una verifica “locale” di tutti i dati da parte di un modulo specializzato o, molto più verosimilmente, sarebbe necessario, anche ai fini della sicurezza inoltrare le interlocuzioni digitali verso servizi cloud altamente specializzati ed in grado di effettuare calcoli ed inferenze di tipo statistico in poche frazioni di secondo?

Trasportando questo semplice scenario su larga scala ed estendo l’ambito all’infinito insieme di applicazioni nelle quali il 5G e l’IoT potranno intervenire, è facilmente intuibile come i servizi cloud di nuova generazione diventeranno anelli di pregio in una catena di valore inestimabile.

Considerazioni del tutto analoghe possono essere formulate in relazione all’intelligenza artificiale che, per sua natura, richiede l’impiego di elevate risorse computazionali, difficilmente trasportabili su dispositivi di tipo “client” orientati verso la dinamicità e la leggerezza più che verso la potenza di calcolo.

Anche in questo caso, per avere un quadro più realistico della situazione è possibile far riferimento ad esempi di tipo concreto quali possono essere gli “assistenti virtuali” disponibili nei sistemi mobili Android ed Apple che, allo stato attuale, per funzionare richiedono una connessione verso internet. Il meccanismo di fondo è estremamente semplice: il nostro smartphone ascolta il comando vocale e invia anonimamente i dati vocali verso server, che convertono l’audio in testo, interpretano il comando e restituiscono il risultato finale.

In estrema sintesi, come nel caso dei sensori o degli oggetti che misurano la propria temperatura, i nostri dispositivi svolgono semplicemente il ruolo di produttori di dati e ricevitori di comandi delegando a computer remoti, gestiti dai provider cloud, il compito di elaborare le informazioni e adottare le decisioni conseguenti.

Il ruolo della blockchain

Un altro elemento in grado di imprimere una svolta nella storia e nella fisionomia dei data center è rappresentato da uno dei “trend topic” digitali degli ultimi anni ossia dalla blockchain, che, in estrema sintesi, potrebbe utilizzare CED super-sicuri in tutto il mondo per verificare e certificare le modifiche ai set di dati dei propri database distribuiti.

Considerando che, secondo le stime della società di ricerca “Research and Markets”, il mercato della blockchain è destinato a passare dai $ 2,5 miliardi di oggi ai $ 20 miliardi del 2025, è del tutto evidente come i nuovi data center dovranno farsi trovare pronti per questa nuova sfida che potrebbe rivoluzionare i rapporti di forza in tutto il mondo.

In questa carrellata di tecnologie emergenti in grado di modellare il futuro dei database non sarebbe certamente possibile tralasciare l’”edge-computing” che, sfruttando la disponibilità sul mercato a un costo sempre più accessibile di componenti e sistemi elettronici di piccole dimensioni (conosciuti come SFF o small form factor), mira a portare i dispositivi basilari di elaborazione, storage e networking quanto più vicino possibile alle fonti che materialmente generano i dati.

Casi di successo europei nell’utilizzo dell’IA nel cloud

In un quadro che può apparire “futuristico” o può essere (erroneamente considerato) come non immediatamente attuale, un esempio particolarmente concreto è quello dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) nel cloud che ha già permesso a molte aziende di sfruttare la scalabilità, la potenza di calcolo e le capacità analitiche avanzate per risolvere problemi complessi e migliorare i loro processi.

Di seguito sono sintetizzati alcuni dei casi di studio di successo a livello europeo:

AmbitoSanità: Analisi dei Dati Genomici nel CloudSanità
StatoRegno UnitoSvezia
CasoGenomics England e Microsoft Azure Genomics England è un progetto pionieristico avviato dal governo del Regno Unito con l’obiettivo di sequenziare 100.000 genomi umani per migliorare la comprensione delle malattie genetiche e sviluppare trattamenti personalizzati. Il progetto coinvolge una quantità enorme di dati genomici, che devono essere analizzati rapidamente e con precisione.Karolinska Institutet (Svezia) e Microsoft Azure Il Karolinska Institutet è uno dei principali istituti di ricerca medica in Europa, noto per il suo ruolo pionieristico nella ricerca avanzata. L’istituto si è concentrato sullo studio delle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il Parkinson, che rappresentano una crescente sfida sanitaria a livello globale.
SfidaAnalizzare grandi quantità di dati genomici per sviluppare trattamenti personalizzati. Volume dei dati: Ogni genoma umano completo genera circa 200 GB di dati. Con decine di migliaia di genomi da analizzare, il volume totale supera i petabyte. Complessità analitica: L’interpretazione dei dati genomici richiede strumenti avanzati per identificare mutazioni, correlazioni genetiche e biomarcatori. Tempi e costi: L’analisi manuale e locale dei dati richiedeva mesi per essere completata, rendendo il processo inefficiente.Volume e complessità dei dati: I ricercatori lavorano con enormi quantità di dati clinici, genetici e di imaging cerebrale. La diagnosi precoce richiede l’analisi di dati eterogenei, come scansioni di risonanza magnetica (MRI), sequenze genomiche e dati demografici. Tempi di analisi: Le analisi tradizionali richiedevano settimane o mesi, rallentando la ricerca e l’intervento terapeutico. Conformità normativa: Garantire la protezione dei dati sensibili dei pazienti e rispettare il GDPR.
SoluzioneGenomics England ha collaborato con Microsoft Azure per sfruttare la potenza del cloud computing e delle capacità di intelligenza artificiale.
Le principali componenti della soluzione includono: Archiviazione e Calcolo Scalabile: Azure offre uno spazio di archiviazione sicuro e scalabile per gestire i dati genomici, oltre a capacità di calcolo on-demand per analisi intensive. Machine Learning e AI: Algoritmi avanzati sono stati utilizzati per: Identificare mutazioni genetiche significative. Correlare dati genomici con database clinici e scientifici. Sicurezza e Privacy: Azure garantisce conformità con standard rigorosi come GDPR e HIPAA, proteggendo i dati sensibili dei pazienti.
Il Karolinska Institutet ha collaborato con Microsoft Azure per creare una piattaforma di analisi avanzata basata sull’intelligenza artificiale e sul cloud. Infrastruttura Cloud: Azure Data Lake è stato utilizzato per archiviare in modo sicuro grandi volumi di dati eterogenei, inclusi dati clinici, genetici e di imaging. Azure Kubernetes Service (AKS) ha fornito un ambiente scalabile per eseguire modelli di intelligenza artificiale ad alte prestazioni. Analisi Avanzata con AI: Azure Machine Learning ha permesso di sviluppare modelli predittivi per identificare biomarcatori associati alle malattie neurodegenerative. Gli algoritmi di deep learning hanno analizzato le scansioni cerebrali per rilevare cambiamenti sottili nelle strutture cerebrali, spesso invisibili all’occhio umano. Collaborazione Sicura: La piattaforma ha facilitato la collaborazione tra medici, ricercatori e istituzioni globali, garantendo la protezione dei dati grazie alla conformità con il GDPR. Simulazioni e Modelli Predittivi: L’AI ha integrato dati clinici e genetici per prevedere il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, consentendo interventi preventivi.
RisultatiRiduzione dei tempi di analisi: L’utilizzo del cloud ha permesso di ridurre i tempi di analisi da mesi a pochi giorni. Personalizzazione dei trattamenti: I ricercatori sono stati in grado di identificare varianti genetiche associate a malattie rare e sviluppare terapie mirate. Collaborazione: Il cloud ha facilitato la collaborazione tra ospedali, università e aziende farmaceutiche, accelerando la ricerca. Costi ridotti: Grazie alla scalabilità del cloud, è stato possibile ottimizzare i costi operativi, utilizzando risorse solo quando necessario.Riduzione dei Tempi di Analisi: I tempi di analisi dei dati sono stati ridotti da settimane a pochi giorni, accelerando la diagnosi e la ricerca. Diagnosi Più Accurate: L’uso di AI ha migliorato l’accuratezza nella rilevazione precoce dell’Alzheimer del 30%, consentendo interventi terapeutici più tempestivi. Progressi nella Ricerca: La piattaforma ha identificato nuovi biomarcatori che potrebbero essere utilizzati per sviluppare terapie innovative. Collaborazione Globale: L’accesso sicuro ai dati ha permesso di creare un ecosistema di ricerca globale, coinvolgendo istituzioni accademiche e aziende farmaceutiche. Conformità e Sicurezza: Grazie a Microsoft Azure, i dati sensibili sono stati gestiti in modo sicuro e conforme alle normative europee.
ImpattoRicerca Medica: La piattaforma ha accelerato lo sviluppo di terapie innovative, come farmaci mirati per il cancro e trattamenti per malattie genetiche rare. Sanità Pubblica: Il progetto ha fornito al Servizio Sanitario Nazionale (NHS) strumenti per diagnosticare malattie genetiche in modo più rapido e accurato. Innovazione: Ha aperto la strada a nuovi approcci basati su AI per l’analisi genomica.Azure Data Lake: Per archiviare e gestire grandi volumi di dati medici. Azure Machine Learning: Per sviluppare modelli di intelligenza artificiale per l’analisi dei dati. Azure Kubernetes Service (AKS): Per gestire carichi di lavoro complessi e scalare i modelli di AI. Azure Cognitive Services: Per elaborare dati di imaging e identificare schemi complessi.
Tecnologie UtilizzateAzure Machine Learning: Per costruire modelli predittivi e analizzare i dati. Azure Data Lake: Per archiviare grandi quantità di dati genomici in modo sicuro. Azure Kubernetes Service (AKS): Per gestire carichi di lavoro complessi e scalare le applicazioni di analisi.Pazienti: Diagnosi più rapide e personalizzate hanno migliorato la qualità della vita dei pazienti. Maggiore possibilità di intervento precoce ha rallentato la progressione delle malattie. Sistema Sanitario: Riduzione dei costi legati a diagnosi tardive e trattamenti meno efficaci. Ottimizzazione delle risorse sanitarie. Ricerca Medica Nuove scoperte scientifiche hanno aperto la strada a terapie mirate e a una comprensione più profonda delle malattie neurodegenerative.
ConclusioniIl progetto Genomics England dimostra come l’AI nel cloud possa rivoluzionare la medicina personalizzata, migliorando la diagnosi e i trattamenti per malattie complesse. Questo approccio non solo accelera i progressi scientifici, ma rende anche la ricerca più accessibile e collaborativa.Il caso del Karolinska Institutet dimostra come l’intelligenza artificiale nel cloud possa trasformare la ricerca medica e la diagnosi, accelerando i progressi scientifici e migliorando la qualità della cura. Grazie alla potenza di Microsoft Azure, il progetto ha stabilito nuovi standard per la ricerca collaborativa e l’innovazione nella sanità.
AmbitoOttimizzazione Energetica e Transizione Sostenibile con AI e CloudSettore Bancario
StatoPaesi BassiSpagna
CasoShell e Google Cloud Shell, una delle maggiori aziende energetiche al mondo con sede nei Paesi Bassi, ha intrapreso una trasformazione digitale per migliorare l’efficienza operativa e accelerare la transizione verso fonti di energia sostenibili. La gestione di impianti petroliferi, gas e infrastrutture energetiche richiede soluzioni innovative per affrontare sfide come la manutenzione predittiva, la riduzione delle emissioni di carbonio e l’ottimizzazione delle operazioni.BBVA e AWS BBVA, una delle principali banche in Spagna e leader globale nei servizi finanziari, ha adottato soluzioni di intelligenza artificiale (AI) basate su Amazon Web Services (AWS) per migliorare l’esperienza dei clienti e ottimizzare i processi interni. La banca si è posta l’obiettivo di diventare una delle più innovative nel settore, integrando tecnologie avanzate per la gestione dei dati e la personalizzazione dei servizi.
SfidaManutenzione Complessa: Prevedere i guasti degli impianti e delle apparecchiature per evitare costosi tempi di inattività. Monitorare le infrastrutture distribuite a livello globale in tempo reale. Ottimizzazione Energetica: Ridurre gli sprechi energetici negli impianti di produzione. Migliorare l’efficienza operativa e ridurre le emissioni di carbonio. Analisi di Grandi Volumi di Dati: Gestire dati provenienti da milioni di sensori IoT installati in impianti, raffinerie e reti di distribuzione. Estrarre insight utili da dati eterogenei e complessi.Rilevamento delle Frodi: Prevenire transazioni fraudolente in tempo reale senza compromettere la fluidità dell’esperienza cliente. Identificare schemi di frode complessi e in continua evoluzione. Personalizzazione dell’Esperienza Cliente: Offrire raccomandazioni finanziarie personalizzate basate sui dati e sul comportamento dei clienti. Migliorare l’interazione con i clienti attraverso canali digitali. Efficienza Operativa: Automatizzare processi interni per ridurre i costi operativi e migliorare la produttività. Integrare grandi volumi di dati provenienti da diverse fonti in un’unica piattaforma scalabile. Conformità Normativa: Garantire la protezione dei dati sensibili e rispettare le normative europee (GDPR).
SoluzioneShell ha collaborato con Google Cloud AI per implementare una piattaforma basata su intelligenza artificiale che utilizza il cloud per raccogliere, analizzare e ottimizzare i dati operativi. Raccolta Dati con IoT e Cloud: Sensori IoT installati negli impianti raccolgono dati su temperatura, pressione, vibrazioni e altri parametri operativi. Questi dati vengono inviati a Google Cloud IoT Core per essere elaborati e archiviati. Analisi Predittiva con AI: BigQuery analizza grandi volumi di dati in tempo reale per identificare schemi e anomalie. Modelli di machine learning sviluppati su Vertex AI prevedono guasti imminenti e ottimizzano la manutenzione. Ottimizzazione delle Operazioni: Gli algoritmi AI suggeriscono miglioramenti nei processi operativi per ridurre i consumi energetici. Google Earth Engine viene utilizzato per monitorare le emissioni di carbonio e valutare l’impatto ambientale. Supporto alla Transizione Energetica: Shell utilizza modelli AI per ottimizzare la produzione e la distribuzione di energie rinnovabili, come l’eolico e il solare. La piattaforma fornisce simulazioni per valutare l’efficacia di progetti di sostenibilità.BBVA ha collaborato con AWS per implementare una piattaforma di AI e machine learning basata su cloud, sfruttando strumenti avanzati per analizzare i dati e ottimizzare i processi. Rilevamento delle Frodi con Amazon SageMaker: BBVA ha utilizzato Amazon SageMaker per sviluppare modelli di machine learning in grado di analizzare milioni di transazioni in tempo reale. Gli algoritmi di AI identificano schemi anomali e segnalano potenziali frodi prima che si verifichino. Personalizzazione con Amazon Personalize: Per migliorare l’esperienza cliente, BBVA ha adottato Amazon Personalize, che utilizza AI per fornire raccomandazioni personalizzate su prodotti e servizi finanziari. L’analisi del comportamento dei clienti consente di offrire suggerimenti mirati, come piani di risparmio o investimenti. Automazione e Scalabilità con AWS Lambda: BBVA ha integrato AWS Lambda per automatizzare processi interni come la gestione delle richieste di prestiti e l’elaborazione dei dati. L’uso di funzioni serverless ha migliorato l’efficienza e ridotto i costi operativi. Archiviazione e Analisi Dati con Amazon S3 e Redshift: I dati bancari sono archiviati in modo sicuro su Amazon S3, garantendo la conformità con le normative GDPR. Amazon Redshift viene utilizzato per analizzare grandi volumi di dati e generare insight utili per decisioni strategiche. Chatbot Intelligenti con Amazon Lex: BBVA ha implementato chatbot basati su Amazon Lex per fornire assistenza 24/7 ai clienti, rispondendo a domande frequenti e offrendo consulenze finanziarie personalizzate.
RisultatiManutenzione Predittiva: Riduzione del 20% dei tempi di inattività grazie alla previsione dei guasti. Risparmio di milioni di dollari nei costi di manutenzione annuali. Efficienza Operativa: Miglioramento del 15% nell’efficienza energetica degli impianti. Riduzione degli sprechi energetici e ottimizzazione dell’uso delle risorse. Riduzione delle Emissioni: Abbattimento del 10% delle emissioni di carbonio in alcuni impianti grazie a processi ottimizzati. Maggiore trasparenza nell’impatto ambientale delle operazioni. Innovazione nei Modelli di Business: Shell ha utilizzato le analisi AI per sviluppare nuovi modelli di business, come la gestione intelligente delle reti di ricarica per veicoli elettrici. Miglioramento dell’integrazione delle energie rinnovabili nella rete.Riduzione delle Frodi: Il sistema di rilevamento basato su AI ha ridotto le frodi del 25%, migliorando la sicurezza delle transazioni. La velocità di identificazione delle frodi è aumentata, garantendo un intervento tempestivo. Miglioramento dell’Esperienza Cliente: Le raccomandazioni personalizzate hanno aumentato la soddisfazione dei clienti del 15%. I chatbot hanno ridotto i tempi di attesa e migliorato l’accesso ai servizi. Efficienza Operativa: L’automazione dei processi interni ha ridotto i costi operativi del 20%. La scalabilità offerta da AWS ha permesso di gestire picchi di domanda senza interruzioni. Conformità e Sicurezza: Grazie alle soluzioni di sicurezza avanzate di AWS, BBVA ha garantito la protezione dei dati sensibili dei clienti. La conformità al GDPR è stata mantenuta, rafforzando la fiducia dei clienti.
ImpattoIndustria Energetica: Shell ha stabilito nuovi standard per l’efficienza e la sostenibilità nel settore energetico. L’adozione dell’AI ha dimostrato come le tecnologie digitali possano accelerare la transizione energetica. Sostenibilità: La riduzione delle emissioni e l’ottimizzazione dei processi hanno contribuito agli obiettivi di sostenibilità globale di Shell. La piattaforma AI ha supportato lo sviluppo di energie rinnovabili e strategie a basse emissioni di carbonio. Competitività: L’uso dell’AI ha permesso a Shell di mantenere un vantaggio competitivo, migliorando l’efficienza e riducendo i costi operativi. L’azienda è diventata un esempio di innovazione tecnologica nel settore energetico.Clienti: Servizi più rapidi, personalizzati e sicuri hanno migliorato l’esperienza complessiva dei clienti. La maggiore sicurezza ha rafforzato la fiducia nel marchio BBVA. Settore Bancario: BBVA ha stabilito nuovi standard per l’uso dell’AI nel settore bancario. L’adozione di soluzioni basate su cloud ha posizionato la banca come leader nell’innovazione digitale. Competitività: L’uso di AI e cloud ha permesso a BBVA di rimanere competitiva in un mercato sempre più orientato alla digitalizzazione. La banca ha attratto nuovi clienti grazie a servizi più efficienti e personalizzati.
Tecnologie UtilizzateGoogle Cloud IoT Core: Per raccogliere dati in tempo reale dai sensori. BigQuery: Per analizzare e visualizzare i dati su larga scala. Vertex AI: Per sviluppare modelli di machine learning predittivi. Google Earth Engine: Per monitorare e analizzare l’impatto ambientale. Cloud Pub/Sub: Per gestire flussi di dati in tempo reale.Tecnologie Utilizzate Amazon SageMaker: Per sviluppare e implementare modelli di machine learning per il rilevamento delle frodi. Amazon Personalize: Per offrire raccomandazioni finanziarie personalizzate. AWS Lambda: Per automatizzare processi interni e migliorare l’efficienza operativa. Amazon S3: Per l’archiviazione sicura dei dati. Amazon Redshift: Per analisi avanzate dei dati. Amazon Lex: Per sviluppare chatbot intelligenti.
ConclusioniIl caso di Shell e Google Cloud AI dimostra come l’intelligenza artificiale e il cloud possano trasformare il settore energetico, migliorando l’efficienza, riducendo l’impatto ambientale e accelerando la transizione verso un futuro più sostenibile. Questa collaborazione è un modello per altre aziende che vogliono integrare AI e cloud nelle loro operazioni per affrontare le sfide globali dell’energia e della sostenibilità.Il caso di BBVA e AWS dimostra come l’intelligenza artificiale e il cloud possano trasformare il settore bancario, migliorando la sicurezza, l’efficienza e l’esperienza cliente. Grazie a una strategia innovativa, BBVA ha non solo ottimizzato le operazioni interne, ma anche creato un ecosistema digitale che risponde alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Cloud specializzati per settori verticali

Nel 2025, i fornitori di servizi Cloud stanno concentrando i loro sforzi sulla creazione di soluzioni personalizzate per soddisfare le esigenze specifiche di settori verticali, come sanità, finanza, manifattura, retail e pubblica amministrazione. Questo approccio consente alle aziende di adottare il Cloud in modo più mirato e conforme alle loro particolari sfide e regolamentazioni.

AmbitoSanità: Cloud per la gestione dei dati sanitariPubblica Amministrazione: Cloud per i servizi pubblici digitaliManifattura: Cloud per l’Industria 4.0
La digitalizzazione della sanità sta accelerando, e il Cloud gioca un ruolo cruciale nel consentire l’accesso sicuro ai dati sanitari, migliorare la collaborazione tra i professionisti e supportare l’analisi avanzata.Le amministrazioni pubbliche stanno adottando soluzioni Cloud per modernizzare i servizi, migliorare la trasparenza e garantire la sicurezza dei dati dei cittadini.Le aziende manifatturiere utilizzano il Cloud per ottimizzare la produzione, monitorare la supply chain e implementare la manutenzione predittiva.
EsempiMicrosoft Cloud for Healthcare offre strumenti per la gestione elettronica dei record medici (EMR), la telemedicina e l’analisi predittiva per migliorare gli esiti dei pazienti. AWS HealthLake consente di archiviare e analizzare dati sanitari strutturati e non strutturati, facilitando l’uso di AI per identificare tendenze cliniche.AWS GovCloud è progettato per soddisfare i requisiti normativi dei governi, offrendo sicurezza avanzata e conformità. Google Cloud for Government supporta la gestione dei dati e la collaborazione tra enti pubblici.Siemens MindSphere è una piattaforma cloud per l’IoT industriale che consente di raccogliere e analizzare dati dalle macchine in tempo reale. AWS IoT Core supporta la connettività e l’analisi per migliorare l’efficienza operativa nelle fabbriche.
VantaggiConformità alle normative come GDPR e HIPAA, miglioramento dell’efficienza operativa e dell’assistenza ai pazienti.Vantaggi: Maggiore efficienza, accesso ai servizi digitali per i cittadini e conformità alle normative locali.Miglioramento della produttività, riduzione dei tempi di inattività e maggiore flessibilità nella produzione.
AmbitoRetail: Cloud per l’e-commerce e l’esperienza clientePubblica Amministrazione: Cloud per i servizi pubblici digitali
Nel settore retail, il Cloud è utilizzato per migliorare l’esperienza cliente, gestire l’inventario e ottimizzare le operazioni di e-commerce.Le amministrazioni pubbliche stanno adottando soluzioni Cloud per modernizzare i servizi, migliorare la trasparenza e garantire la sicurezza dei dati dei cittadini.
EsempiCommerce Cloud consente ai rivenditori di personalizzare le esperienze di acquisto e integrare i canali online e offline. Google Cloud Retail AI offre soluzioni di ricerca e raccomandazione basate sull’AI per migliorare la conversione e la soddisfazione del cliente.AWS GovCloud è progettato per soddisfare i requisiti normativi dei governi, offrendo sicurezza avanzata e conformità. Google Cloud for Government supporta la gestione dei dati e la collaborazione tra enti pubblici.
VantaggiVantaggi: Analisi dei dati in tempo reale, personalizzazione delle offerte e gestione efficiente dell’inventario.Vantaggi: Maggiore efficienza, accesso ai servizi digitali per i cittadini e conformità alle normative locali.

Strategie di adeguamento del Cloud

L’adozione del Cloud computing da parte delle aziende europee è guidata dalla necessità di migliorare l’efficienza operativa, accelerare l’innovazione e mantenere la competitività in un mercato in rapida evoluzione.

La migrazione verso la nuvole digitale, però, richiede necessariamente l’implementazione di una strategia di ampio respiro, che abbracci l’intera governance aziendale senza limitarsi ad una visione prettamente tecnica.

L’impatto della trasformazione ha, infatti, una portata talmente ampia che deve essere gestita ai massimi vertici di una organizzazione in maniera tale che tutti gli sforzi implementativi siano direttamente connessi agli obiettivi di alto livello ed al miglioramento del “core business” aziendale.

Come le aziende stanno adottando il Cloud

Per comprendere le differenti tipologie di adozione, si può fare riferimento ad un esempio “classico”, sperimentato da molti nel corso del tempo, che in qualche modo ricorda la migrazione verso il cloud e permette di comprenderne alcune sfaccettature spesso nascoste.

E’ possibile sintetizzare nel seguente modo i modelli operativi adottati dalle aziende nella migrazione verso il cloud.

Lift-and-Shift

Prevede lo spostamento diretto di applicazioni e dati esistenti sul Cloud senza modifiche significative.

È una scelta rapida, come quella del riutilizzo degli arredi presso una nuova casa ma, naturalmente, non consente di sfruttare appieno i vantaggi del Cloud.

Principali vantaggiQuando è conveniente adottare questa metodologiaCaratteristiche principali
Velocità: le applicazioni non vengono trasformate ma spostate nel nuovo ambiente cloud. Questo riduce in modo significativo le tempistiche della migrazione. Semplicità: l’assenza di modifiche alle applicazioni rende il processo snello e rapido. Efficienza: il Lift & Shift permette alla PA di beneficiare delle caratteristiche base del cloud come la scalabilità orizzontale, l’affidabilità e la gestione semplificata delle risorse. Riduzione dei costi: con i modelli di pagamento basati sul consumo, le Amministrazioni pagano solo per le risorse davvero utilizzate. Inoltre, senza la necessità di gestire l’infrastruttura, i costi si abbassano ulteriormente. Replicabilità: Lift & Shift è una migrazione automatizzata grazie a framework, tool e metodologie consolidate per ogni tipologia di migrazione e target.Migrazione di applicazioni web Quando l’applicazione si trova in un server on-premise, Lift & Shift permette la sua migrazione inclusi i file di configurazione, i database e le risorse di sistema. L’applicazione viene trasferita nell’infrastruttura cloud senza modifiche significative al codice sorgente. Trasferimento di un sistema ERP Lift & Shift facilita la migrazione di sistema ERP (Enterprise Resource Planning) installato localmente. L’intera struttura viene logicamente migrata (i server, i database e le integrazioni di sistema) nel nuovo ambiente cloud e, anche in questo caso, non vengono apportate modifiche sostanziali al codice sorgente. Migrazione di un’applicazione legacy Le Amministrazioni in possesso di applicazioni legacy, non più supportate dai loro server, con Lift & Shift possono trasferirle nel cloud di Polo Strategico Nazionale. In questo caso il codice non viene modificato. Migrazione di un’applicazione di sviluppo e test Lift & Shift permette anche di creare un ambiente di sviluppo e test. Le Amministrazioni che desiderano ricreare questo ambiente, anche nell’infrastruttura cloud, possono farlo senza difficoltà. La migrazione assicura un ambiente scalabile senza modifiche all’architettura dell’applicazione. Consolidamento di un Data Center Grazie all’approccio Lift & Shift, questa soluzione permette di organizzare in un unico Data Center le applicazioni ospitate in diversi ambienti cloud. Questa scelta strategica semplifica la gestione delle applicazioni e abbassa i costi operativi legati alla gestione di più infrastrutture.

Cloud-Native

E’ soluzione incentrata sulla creazione di applicazioni progettate specificamente per il Cloud, utilizzando tecnologie come container, microservizi e piattaforme Kubernetes.

In tal modo, le aziende possono sfruttare davvero al 100% tutta l’efficacia dell’infrastruttura cloud con l’obiettivo di trasformare le applicazioni secondo il paradigma cloud-native.

Tale soluzione richiede una trasformazione del codice sorgente delle applicazioni (e naturalmente maggiori investimenti in termini temporali e finanziari) ma aumenta in maniera esponenziale l’efficacia dei servizi offerti.

Principali vantaggiQuando è conveniente adottare questa metodologia
Sicurezza: evolve le applicazioni secondo approcci Secure by design. Ottimizzazione dell’architettura applicativa: i software della PA sfruttano appieno la scalabilità, l’osservabilità e il provisioning delle risorse dell’ambiente cloud. Verifiche automatizzate: Re-Architect prevede test consolidati per testare funzionalità, qualità e sicurezza del sistema. Aggiornamento: il servizio trasforma il codice in modo controllato e sempre in linea con le ultime best practices. Modernizzazione: le applicazioni sono sviluppate in ottica di riuso e disponibili a eventuali implementazioniScalabilità e ridondanza
Re-Architect garantisce alle applicazioni una scalabilità dinamica che permette di gestire sempre e ovunque picchi di carico, anche improvvisi. Il codice sorgente dell’applicazione viene riscritto proprio per sfruttare al massimo servizi come l’auto-scaling, i bilanciatori di carico e la distribuzione geografica. Modernizzazione dell’architettura
Le applicazioni legacy con architetture monolitiche possono essere aggiornate con Re-Architect. Ad esempio il servizio può evolversi verso un’ architettura a microservizi, suddividendo l’applicazione in componenti modulari, rendendoli scalabili ed integrabili per l’implementazione di nuove funzionalità. Re-Architect è la migrazione avanzata che assicura alle Amministrazioni i più alti standard sul mercato

La migrazione di livello intermedio

Si tratta di una via di mezzo tra le soluzioni descritte in precedenza, con la quale un’organizzazione può sfruttare al meglio le potenzialità del cloud attraverso la modifica di alcune componenti tecnologiche delle applicazioni, con l’obiettivo di renderle compatibili con i requisiti minimi di portabilità.

Per realizzare la migrazione vengono generalmente modificati i layer di tutte le categorie definite “middleware”, come API, EAI ed ETL che permettono di raggiungere maggiori livelli di Efficienza dei servizi, velocità di esecuzione delle operazioni e sicurezza per dati e applicazioni

Principali vantaggiQuando è conveniente adottare questa metodologie
Ottimizzazione: budget e risorse sono contenuti perché si accede al cloud modificando il codice sorgente il meno possibile. Velocità: il servizio Re-Platform non prevede una migrazione complessa, per questo il processo procede spedito e fa guadagnare tempo prezioso alla PA. Utilizzo di servizi cloud native: le necessarie modifiche ai software permettono alle aziende di sfruttare al meglio i servizi PaaS messi a disposizione dai provider cloud.Aggiornamento del database: Quando l’applicazione non risponde correttamente perché il database è obsoleto si può migrare la tecnologia su un ambiente cloud aggiornato. In questo caso non è necessario modificare il codice dell’applicazione. Estensione delle modalità dell’applicazione: Re-Platform permette di ampliare le funzionalità di un’applicazione senza riscrivere l’intero codice. Quando l’applicazione viene ospitata in un ambiente cloud che offre servizi aggiuntivi – come l’intelligenza artificiale o l’analisi dei dati – ne assorbe in automatico il funzionamento.

La Strategia Cloud nei paesi europei

Come anticipato in precedenza, la razionalizzazione delle infrastrutture fisiche e la conseguente migrazione verso tecnologie di tipo Cloud rappresenta un elemento comune alle Agende Digitali dei governi di tutto il mondo, che stanno cercando di adeguare la propria macchina burocratica alle evoluzioni del mercato, con l’obiettivo di fornire servizi sempre più efficienti e rapidi a famiglie ed imprese, favorendo l’inclusione sociale, il rilancio dell’economia e la competitività a livello internazionale.

La Strategia Cloud Italia

La “Strategia Cloud Italia”, approvata nel mese di Settembre 2021, punta alla creazione di un’infrastruttura interamente dedicata all’erogazione di servizi pubblici, gestita e controllata da fornitori residenti nel territorio dell’Unione Europea, ed all’implementazione di un percorso di qualificazione dei fornitori e dei loro servizi, con il fine di garantire che le caratteristiche e i livelli di qualità dichiarati siano in linea con i requisiti necessari di sicurezza, affidabilità e rispetto delle principali normative nazionali e comunitarie.

La strategia, invero, individua tre obiettivi strategici che dovranno caratterizzare l’intero percorso di trasformazione:

  • incentivare le amministrazioni all’adozione di soluzioni basate sul cloud computing, attraverso il modello Cloud della PA, nell’ottica di proporre un’offerta di servizi digitali moderni ed in linea sia con la normativa europea che con le richieste del mercato;
  • garantire la sicurezza degli asset strategici per il Paese mediante lo sviluppo di un’infrastruttura ad alta affidabilità promossa dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, consentendo il consolidamento dei data center delle amministrazioni centrali;
  • valorizzare le amministrazioni e la loro capacità di offrire servizi digitali alla collettività.

Regno Unito

Nel Regno Unito è stato lanciato, a partire dal 2011, il Programma “G-Cloud” finalizzato a diffondere l’utilizzo del cloud attraverso una serie di accordi quadro, un “mercato elettronico” ed un’iniziativa di consolidamento dei data center.

Gli accordi quadro, finalizzati alla semplificazione della fornitura di servizi cloud alle pubbliche amministrazioni da parte di operatori privati, consentono agli enti britannici, sulla base di un modello molto simile a quello delle “Convenzioni Consip” adottato in Italia, di acquistare i servizi software e concludere gli accordi di fornitura senza dover completare il complesso iter amministrativo sotteso all’assegnazione di appalti tramite bando pubblico.

Rispetto al consolidamento dei data center, un apposito censimento ha identificato 220 strutture pubbliche, che ha, di fatto, avviato la successiva fase di razionalizzazione, con una riduzione dei costi stimata in circa 300 milioni di sterline all’anno.

Particolarmente interessanti, sono la “Government Cloud First policy” e la “Government Cloud Strategy”.

Germania

In Germania il cloud rappresenta uno dei pilastri della “strategia di information and communication technology” approvata dal governo federale nel 2010, con l’obiettivo di facilitare la migrazione della pubblica amministrazione e delle imprese.

Tematiche quali la sicurezza dei dati, la qualità del servizio, la facilità di integrazione e gli standard aperti sono state, invece, trattate nel “Cloud Computing Action Programme”.

Iniziative più recenti quali la “Sharing Government IT – Bundescloud” hanno previsto il consolidamento applicativo all’interno di un cloud federale ad architettura privata e di una rete di proprietà pubblica, la “ITZbund”. È stato anche avviato un processo finalizzato alla gestione centralizzata delle procedure di acquisto, all’interno del progetto “Digital Administration 2020”.

Francia

In Francia è stata creata una joint venture Pubblico-Privato, denominata “Andromede”, della quale fanno parte anche France Telecom-Orange, Thales e Dassault Systèmes, con l’obiettivo di fornire un cloud sicuro e “nazionale” per il settore pubblico e per le imprese.

A partire dal 2014 è stata sviluppata anche una piattaforma di cloud interministeriale per fornire servizi di tipo IaaS e PaaS ai ministeri ed all’ amministrazione centrale, utilizzando architetture di rete ibride.

A livello nazionale, inoltre, è stato lanciato il progetto RIE (Réseau interministériel de l’état), per razionalizzare le differenti reti in un’unica infrastruttura capace di collegare tutte le articolazioni della PA, che attualmente raggiunge oltre 11.500 siti e 18 entità ministeriali. E’ disponibile anche una piattaforma di e-government che fornisce informazioni su tasse, lavoro, immobili, mentre offre alle PA un cloud interministeriale con servizi di tipo IaaS, PaaS, SaaS basato su un modello ibrido.

Spagna

Anche la Spagna ha orientato in maniera decisa la propria attenzione sulla diffusione del cloud nella pubblica amministrazione, lanciando fin dal 2011 l’iniziativa SARA, che consiste nella creazione di una rete in grado di collegare amministrazioni centrali, regionali e locali fornendo servizi di SaaS (Software as a service) e IaaS (Infrastructure as a service).

Attualmente i servizi offerti includono anagrafe, tassazione, residenza, servizi sociali, disoccupazione, catasto ecc., e ne fanno un uso massivo gli Enti Locali. Secondo i dati forniti dall’ “Observatorio de Administración Electrónica”, il cui compito istituzionale è quello di monitorare il processo di digitalizzazione dei servizi pubblici spagnoli, circa il 93% della popolazione usufruisce dei servizi cloud offerti dalla macchina statale.

L’Influenza delle normative europee sulle strategie di cloud

Le normative europee, come il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati), il Digital Markets Act e il Digital Services Act, stanno modellando in modo significativo le strategie di cloud adottate dalle organizzazioni. Queste normative, focalizzate sulla protezione dei dati, la sicurezza e la sovranità digitale, richiedono alle aziende di adottare approcci innovativi e conformi per sfruttare i vantaggi del cloud computing senza violare le leggi vigenti.

NormativaGDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) – EuropaDigital Markets Act (DMA)Digital Services Act (DSA)Sovranità Digitale e Gaia-X
PrincipiIl GDPR impone regole rigorose sulla raccolta, l’archiviazione e l’elaborazione dei dati personali.Obiettivo: Regolare le grandi piattaforme digitali (gatekeeper) per garantire una concorrenza equa.Regolare i contenuti online e aumentare la responsabilità delle piattaforme digitali.Creare un’infrastruttura cloud europea che garantisca sovranità digitale e trasparenza.
ImpattoI fornitori di servizi cloud devono garantire che i dati siano archiviati in data center situati in paesi conformi al GDPR. Le organizzazioni devono valutare le clausole contrattuali standard (SCC) e le certificazioni di conformità dei fornitori. La portabilità dei dati e il diritto all’oblio influenzano le architetture di dati nel cloudImpone trasparenza sui contratti cloud, evitando pratiche monopolistiche da parte dei grandi fornitori. Promuove la portabilità e l’interoperabilità dei dati tra piattaforme cloud diverse.Le piattaforme cloud devono garantire che i contenuti ospitati rispettino le normative europee sulla sicurezza e sulla privacy. Richiede misure avanzate di sicurezza per proteggere i dati degli utentiLe aziende europee sono incentivate a utilizzare fornitori che aderiscono agli standard Gaia-X per garantire controllo e trasparenza sui dati. Promuove la collaborazione tra fornitori di cloud per sviluppare soluzioni interoperabili e sicure.

Le normative europee stanno ridefinendo il panorama del cloud computing, spingendo le aziende a sviluppare strategie che bilancino innovazione, sicurezza e conformità. Sebbene le normative rappresentino una sfida, offrono anche opportunità per migliorare la fiducia, promuovere la sovranità digitale e stimolare l’innovazione. Le organizzazioni che adottano un approccio proattivo alla conformità normativa saranno meglio posizionate per prosperare in un mercato sempre più regolamentato e competitivo.

Gaia-X ed il sogno di un Cloud europeo

Un esempio di concreto di progetto comune a livello europeo in ambito Cloud è rappresentato da Gaia-X che intende favorire la promozione di un’infrastruttura federata di dati e software finalizzata a fornire servizi cloud che si basano sui valori europei, rafforzando la sovranità digitale del mercato unico comunitario, consentendo la condivisione dei dati e creando un ecosistema comune a tutela degli utenti e dei fornitori nella pubblica amministrazione, nell’industria e nella ricerca.

La missione di Gaia-X, in particolare, è quella di specificare i requisiti, progettare l’architettura e implementare i componenti software necessari per connettere soggetti differenti in una grande federazione europea, garantendo l’interoperabilità, la trasparenza e la tracciabilità dei servizi attraverso l’utilizzo di strumenti comuni per nomenclature, identità digitali e sistemi di controllo.

Un ruolo di primaria importanza, in tale contesto, rivestono che cosiddette “etichette” (o Label), che, alla stregua di un sigillo digitale, garantiscono la piena conformità di un determinato servizio rispetto a un insieme specifico di regole (denominato “rulebook”), fornendo agli utenti ampie garanzie di qualità, tutela dei dati e sicurezza.

Le etichette, che possono essere assegnate ai servizi e non ai fornitori, intendono semplificare le analisi preliminari svolte dai clienti nella scelta dei servizi, puntando a creare un vero e proprio “canale di fiducia” tra utenti e provider.

Secondo quanto è possibile leggere nel sito ufficiale dell’Associazione, Gaia-X non fornirà direttamente alcun servizio, in modo da evitare fin dall’origine ogni problematica connessa a potenziali conflitti di interesse, ma si limiterà a progettare le specifiche ed a sviluppare i componenti tecnologici necessari per consentire agli utenti e ai fornitori del mercato di interagire in maniera sicura ed indipendente.

La sovranità nazionale e il rapporto di GAIA-X con le istituzioni

Il documento di architettura Gaia-X definisce il concetto di sovranità dei dati come “la capacità, per i partecipanti al mercato dei dati, di essere completamente autodeterminati per quanto riguarda lo scambio e la condivisione di dati e la capacità di prendere decisioni ponderate su servizi che aderiscono spontaneamente a specifiche tecniche caratteristiche e normative europee o nazionali”.

Per comprendere a pieno il quadro di riferimento, è necessario considerare anche le numerose sollecitazioni con la quale la Commissione Europea, che ha inteso richiamare più volte l’attenzione degli Stati Membri sulla necessità di garantire l’indipendenza digitale dell’Unione da potenziali influenze provenienti da giurisdizioni straniere e sull’opportunità strategica di elaborare e archiviare i dati sul suolo europeo.

E’ immediatamente comprensibile, pertanto, come il concetto di sovranità sia intrinsecamente connesso ad aspetti di natura legale, politica, strategica ma anche di equilibri internazionali che devono essere salvaguardati, soprattutto in un momento storico estremamente delicato come quello attuale, segnato fortemente dalla pandemia e dalla crisi in Ucraina.

In tale contesto, tutti i soggetti aderenti al framework Gaia-X si impegnano reciprocamente a lavorare in maniera congiunta per arrivare nel più breve tempo possibile:

  • Alla definizione di regole comuni per il trattamenti dei dati all’interno dell’Unione Europea;
  • All’elaborazione di standard comuni per permettere agli operatori e gli utenti comunitari di interloquire in maniera omogenea con i grandi player extra-comunitari;
  • Alla promozione di fattori in grado di garantire l’indipendenza e l’autonomia rispetto a giurisdizioni straniere.

Gli obiettivi di Gaia-X ed il ruolo dei “data space”

L’obiettivo principale di Gaia-X è quello di creare le condizioni per una vera e propria esplosione del mercato delle informazioni grazie soprattutto alla creazione di “spazi di dati” in grado di trasporre in forma digitale gli ecosistemi fisici, naturali, industriali o sociali già esistenti all’interno dell’Unione Europea.

In un “data space”, in particolare, tutti gli attori che appartengono alla medesima “catena del valore” (si pensi, ad esempio, ai fornitori ed ai produttori nella filiera di approvvigionamento, ai gestori di trasporti pubblici e privati in una smart city, gli ospedali e i laboratori in ambito sanitario) possono implementare vere e proprie “federazioni”, con l’obiettivo di condividere dati in maniera semplice e quanto più possibile automatizzata.

L’idea di fondo è quella di un ambiente nel quale le informazioni siano certificate, arricchite, migliorate e condivise attraverso la cooperazione di soggetti che svolgono ruoli differenti ma sono ugualmente interessati ad estrarre valore dai propri patrimoni informativi.

Gli spazi di dati, invero, consentono di migliorare i servizi di ogni singolo fornitore, di estendere le soluzioni esistenti grazie alle informazioni aggiuntive derivanti dalle interlocuzioni digitali, ma anche di combinare le proposte già esistenti, favorendo la cooperazione tra i principali player.

Secondo quanto è possibile leggere sul portale dell’Associazione, inoltre, i “data space” possono essere specifici del settore o intersettoriali, possono coinvolgere più attori all’interno di un territorio o tra territori e fornire strumenti finalizzati a eliminare le barriere fisiche, ridurre il “time-to-market”, sfruttare l’intelligenza distribuita e creare valore aggiunto per tutti i soggetti aderenti alla federazione.

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