Il Cloud storage è il presente. Ricorrere a spazio di archiviazione online è una soluzione intelligente che permette di ridurre i costi e demanda a terzi – ossia ai provider – il compito di mantenere aggiornata e funzionante l’infrastruttura necessaria alla conservazione dei file.
Come scegliere una soluzione Cloud storage, tuttavia, è ancora tema di dibattito tra le imprese perché il mercato è denso di fornitori e ci sono ancora incognite relative alla sicurezza e alla compliance.
In questo articolo individuiamo alcuni fornitori elencandone pregi e difetti e, parallelamente, suggeriamo una piccola variazione all’uso comune del Cloud storage, proponendo anche alternative da dedicare esclusivamente ai backup dei dati.
L’irresistibile fascino del Cloud storage
Demandare a terzi il compito di gestire un’infrastruttura per la conservazione dei file garantendo, allo stesso tempo, la sicurezza dei dati a riposo e in transito è naturale: si paga un abbonamento (un costo aziendale variabile) per sgravare i conti economici dai costi fissi e dalle spese straordinarie.
In cambio si ottiene uno spazio di archiviazione online dal taglio variabile e un ecosistema di servizi per la condivisione dei file, la collaborazione online e l’integrazione con altri software o piattaforme.
Tuttavia, i servizi Cloud storage non sono tutti uguali e le aziende non possono farsi ammaliare unicamente dal prezzo, perché in gioco c’è la continuità di business che non può essere demandata soltanto alle questioni economiche.
Per fornire un orientamento prendiamo in considerazione dei parametri che ogni impresa dovrebbe valutare per fare una scelta consapevole di un servizio Cloud storage, ovvero:
- scalabilità
- sicurezza
- compliance
- possibilità di integrazione con altre risorse in uso all’azienda
- documentazione online e servizio assistenza
In ultimo, proponiamo due servizi per il backup dei dati online.
Le soluzioni Cloud storage
Forti delle considerazioni fatte sopra e dei parametri presi in osservazione, stiliamo l’elenco di cinque servizi Cloud storage evidenziandone pregi e criticità, il cui vero valore assume spessore nel contesto delle necessità di ogni singola azienda.
Microsoft OneDrive
È la soluzione migliore per le aziende dotate di domini Microsoft e sistemi operativi Windows. Di fatto, per l’utente, l’archiviazione e l’accesso ai file online avviene in modo del tutto trasparente, non nota differenze rispetto a quanto avveniva quando lavorava i file sul proprio computer o sulle share di rete.
La gestione di utenti, computer e dispositivi effettuata mediante Active Directory può esser estesa a OneDrive for Business, il Cloud storage di Microsoft che punta tutto sulla condivisione dei file e sulla collaborazione includendo – in alcuni pacchetti – la gestione dei webinar e le conferenze via Microsoft Teams.
Le politiche di accesso ai file possono essere riverberate sul Cloud e ciò si estende anche ai livelli di accesso a database e applicazioni da questi alimentati.
La posta elettronica trova la sua naturale evoluzione sul Cloud grazie alla versione web di Outlook, che può essere configurata usando gli indirizzi email aziendali.
La scalabilità non è da mettere in discussione, giacché l’uso di OneDrive for Business è legato al numero di utenti a ognuno dei quali, a seconda del pacchetto scelto, vengono assegnati da 1 a 5 TB di spazio.
I pacchetti Business Basics e Business Standard includono anche l’uso di Microsoft 365, la suite per l’ufficio che include gli applicativi Word, Excel, PowerPoint e Outlook.
Microsoft mette a disposizione app sia per dispositivi fissi sia per quelli mobili, garantendo la piena mobilità crittografando tanto il traffico dati, quanto i file a riposo e tutto nel rispetto degli standard e i framework relativi alla compliance.
Buona la knowledge base ed effervescente la community che si prodiga nel prestare supporto, il servizio clienti Microsoft – almeno stando alla nostra prova – è decisamente da migliorare: tempi di attesa interminabili e risposte non risolutive.
I tre pacchetti disponibili, differenti tra loro per spazio di archiviazione e per applicativi in dotazione, hanno prezzi che variano dai 4,70 agli 11,70 euro al mese per utente.
Google Drive
Sebbene sia diffuso tra gli utenti Android, Google Drive ha un senso spiccato per il business, mettendo a disposizione – a seconda del pacchetto scelto – da 30 GB a 5 TB di spazio disco per utente.
La condivisione dei file, così come la possibilità di lavorare in remoto, è garantita e ampliata da una serie di plug-in che permettono l’elaborazione di oltre 100 tipi di file, inclusi i file generati da Microsoft 365 (la suite per l’ufficio di Microsoft) e da altri applicativi.
La compliance è garantita dalle verifiche indipendenti e periodiche a cui Google si sottopone, proprio per essere certa di adempiere continuamente a tutte le normative, siano queste europee ed extra-Ue.
La sicurezza, pure demandata a Big G, pone ciclicamente alcuni interrogativi. Nonostante il traffico sia crittografato così come lo sono i file a riposo, Google possiede le chiavi utili alla lettura dei dati e può teoricamente farne uso. Ci sono però degli strumenti che fanno parte del corredo di applicazioni che possono essere integrate con Google Drive che ovviano a questo problema.
La documentazione online, infine, è sufficiente a risolvere qualsiasi problema possa intervenire, anche in relazione alla console amministrativa, mediante la quale, assegnare diritti agli utenti e gestire le regole di condivisione.
Le formule commerciali sono quattro e il costo varia dai 5,75 ai 17,25 euro al mese per utente. Il prezzo dell’abbonamento Enterprise viene comunicato a chi ne fa richiesta.
Internxt
Soluzione molto interessante perché molto evoluta dal punto di vista della sicurezza ma con logiche di condivisione di file abbastanza elementari che poco si sposano con le necessità di grandi organizzazioni.
Internxt è più adatta alle microimprese e a quei contesti nei quali i file devono essere condivisi con una cerchi molto ristretta di utenti. Il Cloud non è prerogativa solo delle grandi organizzazioni e non c’è un solo motivo per cui quelle più piccole non debbano farne uso.
Crittografia di livello militare con hashing e privacy-by-design, ha un servizio di assistenza rapido e altamente professionale e questo fa di Internxt una soluzione che farà parlare di sé in futuro.
L’integrazione con altre applicazioni in dote all’impresa è, in questo contesto, secondario. Internxt si presta per lo più alla conservazione di file online ed è utilizzabile da qualsiasi sistema operativo mobile o fisso, garantendo la mobilità e l’interoperabilità.
I tagli disponibili sono diversi, i più interessanti sono quello da 200 GB (a 4,49 euro al mese) e quello da 2 TB a 9,99 euro al mese.
C’è anche la possibilità di sottoscrivere abbonamenti lifetime, ossia pagando una sola volta: in questo caso 2 TB possono essere acquistati a 299 euro e il taglio da 10 TB può essere acquistato in un’unica soluzione da 999 euro.
pCloud
Già leader di mercato, pCloud ha apportato continue migliorie nel corso degli anni, fino ad arrivare a offrire una soluzione degna di nota.
Consente la creazione di gruppi di utenti per gestire l’accesso ai file e coadiuvare il lavoro in collaborazione e offre strumenti per il monitoraggio degli account utenti.
Sicurezza e compliance sono parte fondamentale della filosofia di pCloud che risponde agli standard più elevati, così come è di elevata qualità il servizio clienti che si è dimostrato rapido ed efficace.
Inoltre, i file hanno un periodo di revisioning di 180 giorni e ciò consente di recuperare versioni più datate di ogni singolo documento.
Lo spazio di archiviazione è legato al singolo utente e questo favorisce la scalabilità della soluzione il cui costo, di 19,98 euro al mese, prevede una capacità di storage di 2 TB.
Sync
Un insieme di formule che offrono revisioning e tagli diversi, pensate per soddisfare una platea ampia di necessità.
L’accento viene messo soprattutto sulla sicurezza, la compliance e sulla collaborazione cucita, nel caso di Sync, attorno all’emisfero di Microsoft 365. Ciò ne fa una valida alternativa a OneDrive per tutte quelle organizzazioni che fanno largo uso della suite per ufficio più nota al mondo.
Sicurezza e compliance, come detto, rispondono agli standard più elevati e sono centrali per Sync.
Con 6 dollari al mese si ottiene 1 TB per utente e, per una maggiore scalabilità, c’è la formula Teams + Unlimited che, per 15 dollari mensili, offre spazio illimitato e un supporto tecnico avanzato.
Le grosse organizzazioni possono optare per il pacchetto Enterprise nel quale è anche incluso un percorso di formazione all’uso di tutte le potenzialità offerte da Sync.
Il Cloud storage per il backup
Le infrastrutture Cloud sono sicure e ridondante, ciò significa che anche in caso di problemi esperiti dal fornitore, i clienti sono in grado di continuare a lavorare pure pagano lo scotto di qualche possibile rallentamento.
È però opportuno valutare un “piano B” e scegliere un fornitore diverso per depositare copie dei backup di dati particolarmente sensibili come, per esempio, dump di database relazionali o una copia globale dei dati conservati sul Cloud affinché, in caso di un (altamente improbabile) fermo macchina del fornitore del servizio Cloud scelto, un’impresa non debba accusare troppo il colpo e possa continuare a lavorare.
BlackBlaze
Non è un servizio dedito alla sincronizzazione di file ma è incentrato sulla conservazione dei backup e offre spazio illimitato.
BlackBlaze mette a disposizione un’app per Windows e macOS e, già per impostazioni di default, provvede al backup di tutti i file della macchina, escluse le cartelle e i file di sistema.
I vantaggi sono rappresentati dalla velocità e dalla crittografia, i dati sono cifrati sia durante il transito verso i server BlackBlaze sia quando sono a riposo.
Il servizio risponde pienamente alle norme imposte dal GDPR e offre standard elevati per l’accesso, tra i quali la doppia autenticazione via TOTP e consente di ripristinare copie antecedenti dei backup gestendo la sovrascrittura di file ed evitando di creare diverse copie di backup in momenti cronologici diversi.
Il grosso limite è che il prezzo di 99 dollari annui (91 euro circa) si applica a un solo computer (o server). Chi volesse procedere al backup del contenuto di diverse macchine deve quindi sottoscrivere più abbonamenti e questa politica commerciale rende parzialmente utile il fatto che, il servizio BlackBlaze, non pone limiti allo spazio di archiviazione.
Facendone però uso per creare una copia distribuita di una risorsa di Cloud storage, allora la spesa appare più che giustificata.
iDrive
Soluzione che offre diverse possibilità: può essere utile a creare backup dei dati conservati su client, server e dispositivi mobili e, nel contempo, permette di creare copie di sicurezza di tutto quanto è salvato su OneDrive di Microsoft e su Google Drive.
I prezzi arrivano fino a oltre 8mila dollari l’anno, ma è opportuno non fermarsi alla cifra in sé quanto alla necessità di tenere copia di tutti i dati dell’impresa in un luogo sicuro all’interno di un’infrastruttura che risponde ai più alti standard di privacy e accessibilità.