Le piattaforme cloud native rappresentano un’importante leva di innovazione per le aziende di ogni settore, in quanto permettono di abilitare soluzioni digitali in grado di rendere più semplici ed efficaci i processi di business, snellendo l’operatività e portando maggiore sicurezza. Una spinta alla trasformazione digitale che è utile cogliere, anche alla luce delle politiche nazionali ed europee che vedono nella digitalizzazione un asset strategico di rilievo primario per il rilancio economico del Paese dopo la pandemia di coronavirus. Proprio tale periodo ha portato una maggiore consapevolezza dell’impatto del digitale per la continuità operativa, mettendo oltretutto in luce le unicità del cloud come architettura capace di offrire personalizzazione e flessibilità. È importante quindi conoscere questi strumenti e capire in che modo portano vantaggi in azienda, alla luce anche delle possibilità di investimento offerte da opportunità irripetibili come i fondi del PNRR.
PNRR e piattaforme cloud native sono la leva dell’innovazione
Va ricordato infatti che il PNRR mette a disposizione per missione 1, dedicata a Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo fondi per 40,32 miliardi di euro. La suddivisione dei fondi prevede tre indirizzi di investimento: 9,75 miliardi di euro per digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA, 23,89 miliardi di euro per digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo e 6,68 miliardi di euro per turismo e cultura 4.0. Il secondo indirizzo in particolare comprende anche lo stanziamento di fondi per il piano Transizione 4.0 nel quale sono inclusi incentivi per investimenti in beni innovativi tra cui anche il cloud.
Proprio il cloud del resto è individuato nel PNRR come un asset di rilievo primario nella digitalizzazione della PA necessaria per il rilancio del Paese. E’ utile sottolineare come il cloud consenta la realizzazione di applicazioni business strategiche per amministrazioni e imprese. In particolare, le cloud native platform come Entando permettono performance migliori nell’erogazione dei servizi. Si pensi per esempio al caso di un click day della pubblica amministrazione per fruire di un bonus: un sito costruito su una piattaforma nativa cloud evita il classico blocco dell’applicazione causato dell’ingente numero di accessi contemporanei.
I vantaggi delle cloud native platforms
Gli impatti delle cloud native platform sono così benefici per il business che Gartner prevede che entro il 2025 queste soluzioni verranno utilizzate per costruire oltre il 95% delle nuove iniziative digitali. Una crescita importante, se si pensa che nel 2021 la percentuale si è attestata intorno al 40%. In generale, il mondo del cloud sta vivendo un momento di crescita mai visto prima. Secondo i dati dell’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano, anche la spesa per i sistemi cloud in Italia continua a crescere su tutti i fronti. Il Public & Hybrid Cloud ha raggiunto una spesa di 2,39 miliardi di euro, segnando un +19%, i servizi Paas, registrano un + 31%, gli Iaas un +23%, mentre i servizi Saas si attestano sul +13%.
Dal punto di vista delle imprese però, emerge dal report dell’Osservatorio che il 34% delle aziende non ha ancora intrapreso operazioni di modifiche organizzative in seno alla Direzione IT per accompagnare l’implementazione di queste tecnologie. Da questa situazione si evince come servano indirizzi di change management e progettualità per superare il nodo delle competenze, con il supporto di partner tecnologici esperti.
Va evidenziato inoltre che, secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico, nelle imprese si registra una crescita di interesse per percorsi strategici di migrazione che puntano a progettare nuovamente le applicazioni e ai sistemi cloud native, che vengono utilizzati come base standard nel 15% dei nuovi progetti e nel 59% a seconda dei casi di utilizzo. I numeri rappresentano una presa di consapevolezza sulle possibilità offerte dai sistemi cloud. Il cloud infatti offre benefici particolarmente apprezzati in termini di flessibilità e scalabilità. La prima caratteristica è data dal fatto che questa tecnologia abilita l’integrazione dei sistemi, favorendo la condivisione dei dati in maniera rapida ed efficiente. La seconda peculiarità invece fa sì che i consumi delle risorse siano completamente personalizzati in base alla situazione reale e alle richieste rivolte al sistema. In modo automatico per esempio, una piattaforma cloud native è in grado di adattarsi a improvvise variazioni del volume di traffico, senza conseguenze per i servizi gestiti. L’ulteriore vantaggio delle applicazioni cloud native è la composizione a micro servizi, che permette di ridurre costi e l’utilizzo delle risorse
Piattaforme cloud native, il caso di Entando
Tra le opportunità da cogliere abbracciando il cloud, c’è anche quella di sviluppare applicazioni web utilizzando la piattaforma Entando, progetto nato nel 2015 che punta alla valorizzazione delle opportunità dell’open source. Sfruttando un modello di architettura fortemente modulare nel progettare applicazioni che sfruttano al meglio le potenzialità della piattaforma Kubernetes, Entando permette di semplificare lo sviluppo di business application cloud native attraverso un approccio innovativo denominato “composable”. Il risultato è una piattaforma che consente di realizzazione composable applications in ambienti Kubernetes. Queste ultime in particolare sono applicazioni estremamente modulari, che contribuiscono a realizzare un modello che si adatta rapidamente e in modo automatico a situazioni di cambiamento. Alla base di tutto vi sta un catalogo di componenti e business capabilities, una sorta di marketplace incluso nella piattaforma, che consente di riusare su più applicazioni le capabilities, generando un risparmio di tempo e costi.
Entando si presenta come una soluzione open source modulare, in grado di conferire flessibilità e scalabilità alle applicazioni web sviluppate. Inoltre, si tratta di tecnologia green, un tema molto sentito per Entando: fare applicazioni cloud native si traduce in un drastico calo del consumo di energia da parte delle infrastrutture cloud, con una conseguente riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Inoltre, disporre di una piattaforma open source significa contribuire a rendere la conoscenza e la tecnologia accessibili a tutti con conseguente e significativo impatto sia economico che sociale.