Sicurezza

Cybersecurity, il Governo è a metà del guado: ecco cosa manca

L’Agenzia del Governo rafforzerà le priorità già definite dall’AgID in materia di cybersecurity, consentendo di disporre di leve più forti, ma anche di risorse e supporto. Il piano nazionale però è solo in parte attuato. Per esempio manca lo sviluppo dei CERT dicasteriali

Pubblicato il 22 Gen 2016

Andrea Rigoni

Intellium

sicurezza-140405160428

E’ di questi giorni l’annuncio della creazione di una Agenzia Nazionale per la cybersecurity. Si tratta ancora di indiscrezioni e non sono emersi dettagli sul modello e le responsabilità dell’agenzia, quindi è prematuro trarre conclusioni. E’ anche prematuro perché con la costituzione dell’agenzia il governo potrebbe anche mettere mano al modello di governo definito dalla direttiva recante indirizzi per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica nazionale (DPCM del 24/1/2013).

Se il modello di governo rimanesse invariato, si potrebbero fare una serie di supposizioni anche sulla base di ciò che hanno fatto altri governi.

Innanzi tutto, va precisato che il termine cybersecurity può essere declinato in diversi modi, creando confusione. In genere, la cybersecurity nazionale è la protezione dei beni materiali e immateriali del paese da minacce cyber; si tratta di proteggere i dati dei cittadini, i servizi della PA, i servizi critici (come erogazione dell’energia elettrica, il gas, il raffinamento, le banche, le telecomunicazioni, il trasporto, gli impianti chimici e farmaceutici, ecc.), i brevetti e la proprietà intellettuale da minacce definite cyber, ovvero da minacce che utilizzano il cyberspace (internet, le reti di telecomunicazioni, i sistemi informativi) quale strumento per sottrarre informazioni, compromettere dati e sistemi o per rendere non disponibili dei servizi.

Alcune volte però si fa riferimento alla cybersecurity per indicare attività di individuazione e analisi di minacce tradizionali che operano tramite il cyberspace, come ad esempio gruppi criminali o terroristici. E’ un aspetto molto importante della sicurezza nazionale, con obiettivi complementari e diversi rispetto alla vera e propria cybersecurity.

Mentre la seconda attività è principalmente inquadrata nell’ambito dei servizi di informazione per la sicurezza, la prima è trasversale a tutti i settori, inclusa la PA.

E’ quindi lecito chiedersi cosa potrebbe accadere con l’avviamento dell’agenzia e quali ripercussioni potrebbe avere sulla PA e sugli altri organi esistenti, quali ad esempio l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).

A mio parere, questo intervento non farà che rafforzare le priorità già definite dall’AgID in materia di Cybersecurity, consentendo di disporre di leve più forti, ma anche di risorse e supporto.

L’AgID ha già definito un percorso che porterà le amministrazioni a diventare sempre più responsabili della sicurezza dei dati e dei servizi che gestiscono. Nella strategia per la crescita digitale, si prevede l’introduzione di Standard e Linee Guida a cui tutte le amministrazioni saranno chiamate ad essere conformi. L’introduzione di un approccio basato sulla valutazione e gestione dei rischi richiederà importanti risorse, in primis la presenza di personale qualificato e con le corrette responsabilità e deleghe. Per arrivare a questo risultato, sarà necessario disporre di investimenti e di strumenti, nonché di creare o modificare norme per consentire l’ingresso o la formazione di queste figure.

Si presume che la nuova Agenzia partirà dal Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica del Dicembre 2013: questo piano è stato implementato in maniera molto parziale, molte delle azioni individuate devono ancora essere avviate. E’ quindi lecito pensare che alcune di queste diventeranno una priorità per l’Agenzia. Ad esempio, alcune azioni rilevanti del piano non ancora avviate, come lo sviluppo dei CERT dicasteriali (punto 5.1), lo sviluppo di una Computer Incident Response Capability nazionale (punto 5.2), l’implementazione di un laboratorio governativo di analisi comparativa (punto 8.2) porteranno notevoli benefici alla PA, potendo fornire un supporto operativo e competente per l’attuazione dei requisiti e dei controlli richiesti dagli Standard e dalle Linee Guida. Inoltre, l’indirizzo Operativo 1 del piano, ovvero il Potenziamento delle capacità di Intelligence, di Polizia e di Difesa Civile e Militare, contribuirà all’espansione delle capacità di cybersecurity all’interno del governo, generando anche circoli virtuosi per la creazione e diffusione di competenze e strumenti per tutta la PA.

Queste azioni in isolamento non saranno sufficienti: dovranno diventare parte del piano di crescita digitale e di evoluzione della PA. Va compreso che la sicurezza deve diventare una caratteristica con cui si costruiscono e si gestiscono i servizi della PA. Usando una analogia, un aereo non lo si rende sicuro aggiungendo un dispositivo di sicurezza, ma seguendo regole e principi di sicurezza fin dalla sua progettazione, fino alla sua realizzazione e gestione; la sicurezza è presente in ogni vite, bullone, rivetto, cavo e dispositivo. Lo stesso vale per le infrastrutture cyber e i servizi erogati tramite di esse. Questo richiede una sinergia tra tutte le iniziative e una visione strategica di insieme che coniughi l’evoluzione del digitale nella PA con gli aspetti di sicurezza.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati