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Boom di Data center in Europa, è sfida ambientale: ecco il punto



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Crescono gli investimenti, da parte di grandi player internazionali, nei data center in Europa: vediamo la situazione e quali sfide comporta, a cominciare dalla sostenibilità

Pubblicato il 7 feb 2025

Rosario Farina

componente Forum fatturazione elettronica



green data center (1)

L’aumento dei data center in Europa rappresenta un trend in crescita, trainato dalla digitalizzazione e dall’espansione del cloud computing. Inoltre, lo sviluppo dei data center è spinto anche dall’adozione di tecnologie come l’Intelligenza artificiale e l’Internet of Things (IoT).

La crescente domanda di infrastrutture digitali, la transizione al cloud e le esigenze di connettività avanzata stanno guidando l’espansione dei data center. Gli investimenti nei data center in Europa sono aumentati del 168% rispetto all’anno scorso, secondo Knight Frank, società di consulenza immobiliare globale, Londra, Parigi e Francoforte sono le città principali per lo sviluppo di queste infrastrutture, attraggono i leader tecnologici per la loro posizione strategica e infrastrutture avanzate. Anche in Italia, i data center sono in aumento.

Data center, gli investimenti in Europa

Aziende come Google, Amazon Web Services (AWS) e Microsoft stanno costruendo data center in tutta Europa per migliorare i loro servizi e ridurre la latenza.

Ad esempio:

  • Amazon AWS ha annunciato un investimento di 9,5 miliardi di euro per nuovi data center nel Regno Unito.
  • Microsoft ha destinato 4 miliardi di euro a data center e formazione AI in Francia.
  • Amazon investirà 15,7 miliardi di euro per ampliare le infrastrutture nella regione spagnola di Aragona.

Tuttavia, questa espansione solleva importanti questioni legate alla sostenibilità ambientale, considerando l’elevato consumo energetico e l’impatto climatico associato a queste infrastrutture.

Sostenibilità e data center

Con riferimento alla sostenibilità, l’impatto ambientale dei data center è collegato a diversi fattori caratterizzanti:

  • Consumo energetico: i data center sono noti per il loro elevato consumo di energia, necessario per alimentare server, sistemi di raffreddamento e infrastrutture di rete. Si stima che i data center a livello globale consumino circa l’1-2% dell’elettricità mondiale, una percentuale destinata a crescere con l’aumento della domanda.
  • Emissioni di Co2: se l’energia utilizzata proviene da fonti non rinnovabili, i data center contribuiscono significativamente alle emissioni di gas serra, aggravando il cambiamento climatico.
  • Uso delle risorse idriche: o sistemi di raffreddamento dei data center spesso richiedono grandi quantità di acqua, il che può rappresentare un problema in regioni con scarsità idrica.
  • Rifiuti elettronici: il ciclo di vita relativamente breve delle apparecchiature IT nei data center genera una quantità considerevole di rifiuti elettronici, che devono essere gestiti in modo sostenibile.

Per mitigare l’impatto ambientale, l’industria dei data center in Europa sta adottando diverse strategie:

  • Energie rinnovabili: Molte aziende stanno passando all’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili, come solare, eolico e idroelettrico. Alcuni operatori hanno già raggiunto l’obiettivo di utilizzare il 100% di energia rinnovabile.
  • Efficienza energetica: Migliorare l’efficienza dei server e dei sistemi di raffreddamento è una priorità. Tecnologie come il raffreddamento a liquido e l’intelligenza artificiale per ottimizzare i consumi stanno diventando sempre più diffuse. Per esempio, Google utilizza algoritmi di machine learning sviluppati dal laboratorio DeepMind per ottimizzare il raffreddamento dei data center, riducendo i consumi del 40% ed NVIDIA ha introdotto unità di elaborazione grafica (GPU) che consumano 25 volte meno energia rispetto ai modelli precedenti.
  • Recupero del calore: Alcuni data center stanno implementando sistemi per riutilizzare il calore generato dai server, ad esempio per riscaldare edifici vicini o per usi industriali.
  • Certificazioni e standard: Sempre più data center aderiscono a standard di sostenibilità, come LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) o ISO 50001, per garantire pratiche eco-compatibili.
  • Localizzazione strategica: La scelta di ubicare i data center in regioni con climi più freddi o vicino a fonti di energia rinnovabile può ridurre l’impatto ambientale.
  • Economia circolare: Promuovere il riutilizzo e il riciclo delle apparecchiature IT per ridurre i rifiuti elettronici è un altro pilastro della sostenibilità ed utilizzare materiali a basso impatto ambientale e riciclare edifici esistenti per ridurre la necessità di nuove costruzioni.

Architettura iperconvergente HCI, che cos’è

Inoltre, l’architettura iperconvergente (HCI) può portare a un miglioramento significativo dell’efficienza energetica, riducendo il numero di apparecchiature e i consumi energetici.

Con iperconvergente indichiamo un tipo di architettura IT basata sul software (software-defined) che virtualizza e integra in un’unica appliance le risorse di elaborazione (server), lo storage ed il networking.

In questo modo tutte le funzionalità fondamentali del data center vengono combinate ed eseguite tramite un layer software integrato, invece che sull’hardware con l’obiettivo quello di incrementare agilità e scalabilità, ottimizzare le risorse e ridurre le complessità dei data center.

Questo non solo ottimizza l’efficienza energetica, ma offre anche maggiore flessibilità operativa e semplificazione della gestione.

Il ruolo dell’Unione Europea

L’Unione Europea sta giocando un ruolo chiave nel promuovere la sostenibilità dei data center attraverso:

  • Il Green Deal europeo, che mira a rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050, riducendo drasticamente le emissioni di gas serra e promuovendo una crescita economica sostenibile e inclusiva. Questo piano d’azione promuove l’uso di energie rinnovabili, l’economia circolare, la mobilità e l’edilizia sostenibile. Non si tratta solo una politica climatica, ma un piano di trasformazione economica e sociale che mira a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei, creando nuovi posti di lavoro e opportunità di crescita sostenibile. La sua attuazione richiede la collaborazione tra governi, aziende, istituzioni e cittadini, con un forte impegno verso l’innovazione e la resilienza climatica.
  • La Direttiva sull’efficienza energetica, che incoraggia l’adozione di tecnologie più efficienti, attraverso un quadro normativo dell’Unione Europea volto a promuovere l’uso efficiente dell’energia in tutti i settori economici. Introdotta per la prima volta nel 2012, questa direttiva stabilisce una serie di misure obbligatorie per gli Stati membri, con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia primaria e finale, migliorare l’efficienza energetica e raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici dell’UE. Tra gli obiettivi principali quello di migliorare l’efficienza energetica del 32,5% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2007 e quello di ridurre del 20% il consumo di energia primaria entro il 2020 rispetto alle proiezioni, obbligando gli Stati membri a stabilire programmi nazionali di efficienza energetica e a monitorare i progressi.
  • Il Codice di Condotta per i Data Center, una iniziativa volontaria lanciata dalla Commissione Europea per migliorare l’efficienza energetica nel settore dei data center. Questo codice fornisce linee guida e raccomandazioni per la gestione e l’operazione dei data center, al fine di ridurre il consumo energetico e l’impatto ambientale senza compromettere le prestazioni e l’affidabilità dei servizi. Tra gli obiettivi del codice di condotta è data grande enfasi alla sostenibilità ambientale attraverso l’incentivo all’uso di energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas serra. Tale codice include una serie di buone pratiche che i data center possono adottare per migliorare la loro efficienza energetica e l’utilizzo di strumenti di monitoraggio per tenere traccia del consumo energetico e identificare aree di miglioramento.

Quindi la buona notizia è che la normativa europea promuove data center “green” per ridurre l’impatto ambientale, con un’enfasi sull’efficienza energetica e sull’uso di fonti rinnovabili. I paesi del Nord Europa, come Svezia, Finlandia e Danimarca, sono favoriti grazie ai costi energetici bassi e ai climi favorevoli. Anche Germania, Paesi Bassi e Francia sono hub tradizionali per la connettività e il business, mentre l’Europa Orientale sta crescendo per attrarre investimenti con costi competitivi.

I fronti critici

Nonostante i progressi, rimangono sfide significative:

  • La domanda di capacità di calcolo continua a crescere, rendendo difficile bilanciare espansione e sostenibilità.
  • La necessità di investimenti in infrastrutture e tecnologie innovative richiede collaborazione tra governi, aziende e istituzioni.

In conclusione, mentre l’aumento dei data center in Europa rappresenta una grande opportunità per l’innovazione digitale, è fondamentale che questa crescita avvenga in modo sostenibile, con un forte impegno verso la riduzione dell’impatto ambientale e l’adozione di pratiche rispettose del clima.

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