razionalizzazione

Datacenter della pubblica amministrazione, il punto su censimento e azioni Agid

Siamo nella seconda fase del censimento del patrimonio ICT delle pubbliche amministrazioni. Ecco come si svolge, perché è importante per la razionalizzazione datacenter pubblici e i prossimi passi. Lo spiega Rellini di Agid

Pubblicato il 08 Mag 2018

Giovanni Lerz Rellini

Agenzia Italia Digitale

datacenter ovh danni

Dal 23 aprile è in corso una seconda fase del censimento del patrimonio ICT delle pubbliche amministrazioni, dopo una prima fase che si è svolta nel periodo dicembre 2017 – febbraio 2018. Questa seconda fase si concluderà il prossimo 6 giugno.

Cos’è il censimento del patrimonio ICT PA

Tale attività attua quanto previsto dalla circolare n. 05 del 30 novembre 2017, “Censimento del patrimonio ICT delle Amministrazioni e qualificazione dei Poli Strategici Nazionali”, che definisce proprio l’iter del Censimento del patrimonio ICT delle amministrazioni e la procedura di qualificazione dei Poli Strategici Nazionali (PSN).

Il Censimento è rivolto a tutte le Amministrazioni che dispongono di infrastrutture fisiche, e consentirà loro di valorizzare il proprio patrimonio informativo e individuare il raggruppamento di appartenenza dei Data Center in uso rispetto alla classificazione contenuta nel Piano Triennale dell’informatica delle PA 2017-2019 (PT) (leggi .

Le Amministrazioni tenute al Censimento sono quelle richiamate dall’art. 2 comma 2 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), che fa riferimento “alle Pubbliche Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nel rispetto del riparto di competenza di cui all’articolo 117 della Costituzione, nonché le società a controllo pubblico, come definite nel decreto legislativo adottato in attuazione dell’articolo 18 delle legge n. 124 del 2015, escluse le società quotate come definite dallo stesso decreto legislativo adottato in attuazione dell’articolo 18 delle legge n. 124 del 2015”.

La sfida dei nuovi datacenter di Stato: che cosa ci attende

Piano Triennale per l’informatica nella PA: poli strategici nazionali, gruppo A e B

Si ricorda che il Piano Triennale per l’informatica nella PA 2017-2019, agli effetti della razionalizzazione, suddivide le Amministrazioni in:

  • Poli strategici nazionali (PSN): saranno inseriti in questa categoria soggetti con data center caratterizzati da elevati standard di qualità;.
  • Gruppo A: rientreranno in questa categoria le amministrazioni che dispongono di data center con caratteristiche che non verificano pienamente quelle richieste per i PSN,
  • Gruppo B: in pratica, tutte le altre Amministrazioni.

E’ importante sottolineare subito che la mancata partecipazione al Censimento farà sì che l’Amministrazione interessata sia considerata nel Gruppo B, perdendo così la possibilità di candidarsi al ruolo di Polo strategico nazionale.

La razionalizzazione dei datacenter della PA

Questo perché, come previsto dal PT, il completamento della rilevazione permetterà di acquisire informazioni essenziali per dar vita al processo di razionalizzazione dei data center della PA italiana. Un’attività strategica per la competitività del Paese, poiché consentirà a tutte le amministrazioni di innalzare il livello di sicurezza delle proprie infrastrutture, di offrire servizi più moderni a cittadini e imprese e di tagliare costi superflui valorizzando il proprio ruolo nella  transizione digitale.

I PSN svolgeranno un ruolo chiave nel processo di consolidamento delle infrastrutture digitali della PA, poiché potranno mettere i loro data center a disposizione delle amministrazioni con carenze infrastrutturali, diventando così punto di riferimento per i territori e assicurando alti livelli di efficienza, sicurezza e rapidità nell’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese.

Come si svolge il censimento dei datacenter

Per l’espletamento delle attività di Censimento, AgID si avvale di una procedura informatica assistita, il “Questionario di Rilevamento” (qui di seguito semplicemente “Questionario”).

Il processo che ogni Amministrazione dovrà seguire è il seguente:

  1. L’Amministrazione, tramite la persona che ha identificato come Responsabile del Censimento, accede con autenticazione SPID alla prima parte (Anagrafica) del questionario tramite il pulsante in alto a destra “Entra con SPID”. Tutti i campi di questa parte sono obbligatori;
  1. A cura del Responsabile del Censimento del Patrimonio ICT, viene inviato il blocco informativo dell’anagrafica;
  1. All’indirizzo PEC inserito a cura dell’Amministrazione nell’Anagrafica, viene inviato il link contenente il token;
  1. L’Amministrazione accede tramite SPID al link e compila il questionario di rilevamento. Durante la compilazione è possibile entrare/uscire dal questionario sempre tramite il link contenente il token;
  1. Quando la compilazione è terminata, l’Amministrazione invia i dati inseriti. Il questionario verrà chiuso e non sarà più possibile rientrare nel questionario.

Ogni Amministrazione affida le attività connesse al Censimento del proprio patrimonio ICT al “Responsabile del Censimento del Patrimonio ICT” che dovrà garantire la ricognizione dei dati richiesti, nonché la veridicità dei medesimi.

Per qualsiasi chiarimento o informazione sulla compilazione del Questionario, per assistenza nella fase di compilazione, per smarrimento di credenziali o per segnalare malfunzionamenti del Sistema si potrà inviare una email all’indirizzo: helpdesk.censimentoict@agid.gov.it.

In alternativa è possibile aprire un ticket di assistenza attraverso il sistema di trouble-ticketing attivabile all’indirizzo: helpdeskcensimentoict.italia.it.

Qualificare le soluzioni Saas per il cloud PA: la circolare Agid

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